Sembra tu stia giocando come agli US Open di due anni fa, credi che ora che affronterai Djokovic farai di nuovo quello che hai fatto?
Sì, lo spero. Sarà una grande sfida, in questo momento è il migliore e ha iniziato bene l’anno, ma oggi ho avuto uno dei migliori match di questa settimana.

Tu sei sempre preoccupato per la tua situazione fisica, i polsi, le gambe. Sta bene ora?
Sì, tutto va bene. Il mio tennis e il mio corpo stanno bene.

Cosa credi sia la cosa più difficile nell’affrontare Djokovic?
La cosa più grande è che lui non lascia via niente e non regala punti, dovrò essere io a dettare il gioco, capisci.

Oggi hai vinto tre set a zero, quanto è importante in termini di tempo, ad esempio invece di giocare cinque set o quattro ore?
È fantastico finire in tre set soprattuto durante uno Slam dove si gioca per due settimane. Ma comunque mi sento alla grande.

Quali sensazioni provi giocando con Djokovic dopo l’incontro degli US Open?
Mi da molta fiducia, però abbiamo giocato a Londra e lui mi ha più o meno distrutto, non era un incontro facile per me, in condizioni diverse. Spero di fare dei cambiamenti per giocare meglio.

Pochi giorni fa Verdasco, dopo aver battuto Nadal, ha detto di aver visto il match di sette anni fa per dieci volte. Tu hai rivisto il tuo match con Djokovic molte volte o mai?
Sì, lo guardo quando ho bisogno di un po’ di fiducia, sai. In quel match ho giocato il miglior tennis della mia vita, l’ho guardato un paio di volte. Credo che lo guarderò ancora prima del prossimo match. Io cerco di imparare molte cosa dagli incontri precedenti.

Traduzione di Paolo Di Lorito