AO, uomini: Wawrinka fuori! Raonic vince al quinto, lo aspetta Monfils. Murray-Ferrer l'ultimo quarto di finale

Australian Open

AO, uomini: Wawrinka fuori! Raonic vince al quinto, lo aspetta Monfils. Murray-Ferrer l’ultimo quarto di finale

Prima sorpresa a Melbourne, Milos Raonic va avanti due set a zero e poi vince al quinto eliminando Stan Wawrinka. Raggiunge ai quarti il francese Gael Monfils, che supera il russo Kuznetsov, Ferrer supera facilmente Isner, Tomic rimandato all’anno prossimo da Andy Murray

Pubblicato

il

 

[2] A. Murray b. [16] B. Tomic 6-4 6-4 7-6(4)  (Giovanni Vianello)

Sfida per un posto nei quarti tra il 4 volte finalista qui a Melbourne Andy Murray, n. 2 del ranking e del seeding, e l’australiano Bernard Tomic, t.d.s. 16 e n. 17 ATP, Tomic che, dopo un convincente 2011, sembrava essersi perso in una vita fin troppo mondana, salvo tornare su buoni livelli nel 2015 ed in quest’avvio di 2016, quando ha raggiunto la semifinale a Brisbane. La partita, nelle previsioni, si preannunciava come uno scontro di diversi modi di intepretare il gioco da fondocampo, con Tomic che cerca più di costruire aprendosi gli angoli mentre Murray è più difensivo. Più incisivo il servizio di Tomic, che è più alto dello scozzese, ma in compenso è molto migliore la risposta di quest’ultimo. Una statisitica curiosa a favore di Murray: il britannico ha perso una sola volta in un torneo dello Slam da un “padrone di casa”, nel 2006 da Monfils (ovviamente al Roland Garros). Partita di livello non molto alto nei primi due set, migliore nel terzo. Nel primo set Murray inizia benissimo e si porta avanti 2-0 usando molte palle corte, ma poi sul 2-1 in suo favore cede la battuta a 30 con molti gratuiti e quindi il punteggio diventa di due pari. A questo punto Tomic comincia a mostrare un atteggiamento piuttosto svagato e cede tre game consecutivi. Murray non sfrutta la prima chance di servire per il set, ma concretizza la seconda e chiude 6-4. Nel secondo set tre break consecutivi in apertura, con lo scozzese che va avanti 2-1 e servizio, poi poco da segnalare, Murray sorprendentemente più efficace col servizio rispetto a Tomic e l’australiano che non riesce a fare altro che limitare i danni. Anche nel terzo set il britannico inizialmente si trova avanti due a uno e servizio (questa volta c’è solo un break), ma a questo punto l’australiano entra finalmente appieno in partita e opera il contro-break, mettendo anche la testa avanti sul 3-2, senza break. Il gioco nel terzo set si fa di qualità più elevata, soprattutto grazie a Tomic che alza il proprio rendimento, sia col servizio che da fondo. Il parziale segue i servizi fino al tie-break, che viene vinto 7-4 da Murray, tie break su cui Tomic può tuttavia recriminare per dei facili dritti sbagliati da parte sua. Prova sufficiente per Murray, che approda almeno ai quarti di finale a Melbourne per l’ottavo anno consecutivo, rimandato Tomic, dal quale ci si poteva aspettare più continuità ed offensività. Al prossimo Murray- Ferrer.

 

[13]M.Raonic b. [4]S.Wawrinka 6-4 6-3 5-7 4-6 6-3 (da Melbourne, Luca Baldissera)

stats raonic

Il pomeriggio di Melbourne e luminosissimo e assolato, ma con temperatura piacevolmente fresca e un lieve vento dal mare, condizioni di gioco ideali, quando poco prima delle tre di pomeriggio iniziano il palleggio di riscaldamento lo svizzero Stanislas Wawrinka e il canadese Milos Raonic, due tra i giocatori più in forma di questa stagione, reduci rispettivamente dalle vittorie nei tornei di Chennai e Brisbane, entrambi con una striscia aperta di sette vittorie consecutive in avvio di 2016. I precedento sono 4-0 per Stan. Rod Laver Arena quasi al completo, bell’entusiasmo sulle tribune.

Va al servizio Wawrinka, commette un paio di errori con il dritto, ma mette glù anche due ace, e tiene dopo una parità. 1-0. L’esordio alla battuta di Milos è un ace centrale a 223 kmh, poi la macchinetta elettronica che segnala quando la palla sfiora il nastro lo costringe a ripetere altre due prime, ma la cosa non lo scompone, nell’ordine Raonic tira a 223, 226 e 222 kmh, 1-1. Doppio fallo Stan ad aprire il terzo game, poi bene con il dritto, ancora doppio fallo, buon attacco, e lo svizzero tiene a 30. Gli outfit dei due sono sinceramente discutibili, con profusione di colori fluo dal giallo all’arancione, Milos ha il consueto manicotto sul braccio destro, Wawrinka colpito dal sole sembra una lampadina a forma di sorbetto. Gli sponsor tecnici non sanno più cosa inventarsi, evidentemente. Servizio chiuso a 30 anche per Raonic, siamo 2-2, Stan a zero, 3-2 per lui. Come previsto, entrambi tirano fortissimo, i servizi la fanno da padroni, un po’ meglio Milos ovviamente, ma appena si scambia è Wawrinka a comandare. Sesto game, Raonic sempre a tutta con la battuta (nemmeno una prima sotto i 215 kmh), e pure diverse belle soluzione di tocco a rete, 3-3, poi subito 4-3 Stan, il gioco è a dir poco scarno, nel frattempo Milos 229 kmh in scioltezza per due volte, 4-4. Il collega Alessandro Terziani di Tennis Italiano seduto accanto a me giustamente commenta: “è una partita interessante, non bella“, descrivendo alla perfezione il match.
Wawrinka, al servizio sotto 15-30 nel nono game, subisce un passante di rovescio di Raonic, 15-40, due palle break, e un dritto in rete dello svizzero (piuttosto falloso con quel colpo oggi Stan) manda Milos a servire per il primo set. Slice vincente, serve&volley, poi passantino in cross di rovescio delizioso Wawrinka, 30-15, volée vincente Milos (benissimo a rete oggi il canadese), 40-15, due set point, altra volée chiusa alla grande, 6-4 Raonic. Venti secondi netti, non di più, di passaggio a vuoto sono costati il parziale a Stan, ma contro un Milos tanto esplosivo e solido va così.

Inizia ancora Wawrinka alla battuta il secondo set, e gioca bene, gli scappa un doppio fallo (terzo) ma sale 1-0 senza problemi. Raonic serve sempre fisso sopra i 220 kmh, ma Stan contiene un paio di risposte bloccate, si porta 30 pari, piazza un bel passante di dritto, è 30-40, prima palla break per lui. Brutto attacco di Milos in rete, ed è break, 2-0 Wawrinka, che nel game successivo con tre gratuiti di dritto da fondo (a tratti totalmente inceppato quel fondamentale per lo svizzero) va 30-40 e poi regala il controbreak. 2-1. Sembra anche un po’ nervoso adesso Stan, guarda spesso il suo box, dove Donna Vekic, Severin Luthi e Magnus Norman assistono al match. 2-2 Raonic poco dopo, tutto da rifare. Milos, oltre alle belle chiusure a rete, trova anche ottime smorzate, decisamente oggi il canadese sente bene la palla, Wawrinka deve stare molto attento. Infatti ecco il 30-40, terza palla break per Raonic, che Stan annulla con servizio-dritto e un “Come ooon!” che sentono anche al campo 15. Ma l’ennesimo drittaccio steccato dà ancora il vantaggio a Milos, quarta possibilità del match, e di nuovo un dritto in rete di Wawrinka consegna il terzo break della partita a Raonic, che va sopra 3-2 e servizio, sono tre game di fila per lui. Stan adesso è in guai seri.
A suon di legnate tremende Milos va 4-2, Wawrinka continua a sbagliare dritti da fondo, ma azzecca qualche splendido anticipo di rovescio e si porta 3-4. Continua il canadese a chiudere al volo molto bene, 5-3, continua lo svizzero a sbagliare dritti, e dopo due parità è vantaggio Raonic, set-point: volée fallita da Stan, quarto break subito, 6-3 e due set a zero per Milos. Non ricordavo da tempo un Wawrinka tanto dimesso, per l’esattezza dalla semifinale persa nettamente con Roger Federer a New York in settembre. Gli spettatori cominciano a essere infreddoliti nelle zone di ombra – e io con loro – ma soprattutto, a parte l’ovvia spettacolarità delle pallate ad altissima velocità che piovono in campo, non stanno assistendo a un match memorabile. Si scambia poco e nulla, anche il pubblico sembra aver perso un minimo di euforia, a tratti il match è un tiro al piccione, il celebre rovescio di Stan si è visto quasi niente.

Via al terzo set, stavolta grazie al punteggio dispari del secondo va al servizio Raonic, ulteriore piccolo vantaggio per lui. 1-0 avanti Milos, 1-1 con Stan che trova il campo con qualche accelerazione di dritto, 2-1 Raonic pochi secondi dopo. Quarto game, un paio di gran risposte Raonic, ancora palla break che a questo punto potrebbe essere decisiva, ma Wawrinka appeso al cornicione si salva (con un dritto in cross finalmente ben piazzato) e va 2-2. Sarebbe stato il quinto servizio ceduto in neanche due set e mezzo, tanto per dare un’idea delle difficoltà di di Stan oggi. Da parte sua, Milos continua a servire come un treno (oltre all’unica palla break concessa – e pagata – a inizio secondo set, non ha mai nemmeno fatto avvicinare Wawrinka ai propri game di battuta), 3-2 per lui. Lo svizzero pareggia 3-3, fa anche vedere cose buone, ma la continuità e la convinzione stanno per ora tutte dalla parte canadese del campo. Ripetutamente a rete con successo Raonic, non solo dietro al servizio, 4-3 per lui. Tiene ancora Stan andando però pericolosamente ai vantaggi, 4-4. Adesso chi sbaglia la paga cara, ed è ovvio che quello più in pericolo è Wawrinka. Autoritario Milos alla battuta, una costante oggi, e nonostante due errori di distrazione in avanti, il 5-4 in suo favore arriva ben presto. Pareggia Stan con un buon game, e cerca di scuotersi, di sembrare più convinto. 5-5. Non a caso arriva il 15-30, e poi subito il 15-40 con due passanti ai danni di un Raonic che fa serve&volley quasi sistematico, Stan non vedeva palla break da un’ora e mezza. Ma l’ace e la buona combinazione volée-smash di Milos le annullano entrambe, parità, poi due brutti dritti consecutivi lunghi di Milos (forse contratto in vista del traguardo) letteralmente dal nulla regalano un break vitale allo svizzero, che va a servire per il terzo set sul 6-5. Per Wawrinka “come on!” a ogni punto adesso, due bei vincenti da fondo, 40-15, e alla prima occasione è 7-5 per Stan, il match è riaperto.

Evidentemente scosso dal modo in cui si è fatto sfuggire il terzo set, e dopo aver chiesto delle scarpe di riserva, Milos fronteggia altre due palle break in apertura di quarto parziale, ma si salva con coraggio e anche con un po’ di fortuna. 1-0. Tutto ad un tratto il dritto di Stan ha cominciato a funzionare, il gioco a rete di Raonic palesa diverse incertezze, 1-1, poi 2-1 Milos senza sussulti. Quarto game, qualche incertezza di Wawrinka, è palla break per il canadese, ben annullata dallo svizzero, 2-2. Il linguaggio del corpo di Stan è cambiato, si vede che ci sta credendo, e arriva nuovamente al 15-40 con due opportunità per brekkare, trasformando la seconda con uno slice in risposta alla seconda che Milos, sceso a rete, non riesce a controllare. 3-2 e battuta per Stan, la rimonta adesso è più che un’ipotesi, anzi l’inerzia della partita è completamente cambiata, e il 4-2 arriva senza problemi. Accorcia le distanze Raonic per il 3-4, lo incita con decisione Riccardo Piatti dall’angolo, ma la sensazione adesso è che non dipenda più solo dal canadese. Arriva il passaggio a vuoto di Stan, con errori da fondo e doppio fallo, 15-40, entrambe le palle break annullate bene dallo svizzero, gratuito di rovescio di Wawrinka ed è ancora vantaggio Milos, servizio vincente e “come on!”, poi brutta volée Stan, e quarta palla break, annullata da un buon lungolinea di rovescio, e alla fine è 5-3. Accorcia Raonic, 4-5, si cambia ancora le scarpe durante la pausa, Wawrinka al servizio per andare al quinto. Bene con la prima palla, una gran legnata di rovescio lungoriga, e Stan chiude 6-4. Sarà un quinto e decisivo set che rischia di essere lungo. Non lo sarà.

Primi game senza grossi sussulti, i giocatori al servizio spingono con decisione, ora anche l’equilibrio psicologico sembra ripristinato, è difficile individuare un favorito. Stan tira il rovescio, Milos tira il servizio, Stan manovra in pressione, Milos scende spesso a rete. ma sul 3-2 Raonic, servizio Wawrinka, allo svizzero sul 40-40 scappa largo un cross di dritto, l’errore è grave, ma Stan viene graziato da Milos che spara il rispostone inside-out sia largo che lungo. Aggressivo ancora il canadese in avanti, altra opportunità di break: il passante di Wawrinka, non impossibile, esce di una spanna (siamo a 45 errori di dritto per Stan, e non è ancora finita, giornataccia), Raonic va 4-2, e con tre bombe in battuta il 5-2 è questione di secondi. E nel game successivo, ecco il match-point: solito errore in rete di dritto per Stan, vantaggio Milos, ma con gran personalità lo svizzero spara un lungolinea vincente sempre di dritto e lo annulla, poi tiene ed è 3-5. Va Raonic alla battuta per chiudere, non trema, e chiude a zero con l’ennesima volée. Bravo il canadese che batte per la prima volta lo svizzero, lo attende Gael Monfils ai quarti, precedenti 2-0 per il francese, ma l’ultima volta si erano incontrati nel 2013 a Halle.

[8] D. Ferrer b. [10] J. Isner 6-4 6-4 7-5 (Riccardo Urbani)

Un classico confronto di stili per questo ottavo di finale, con David Ferrer, testa di serie numero 8 del torneo, opposto a John Isner, decima posizione del tabellone. Lo spagnolo, forte anche di precedenti largamente favorevoli, essendo stato sconfitto una sola volta su 7 incontri, finora ha mostrato una condizione mirabilmente eccellente, la rituale straordinaria mobilità dei piedi e un’insolita aggressività, certo aiutata dal nuovo attrezzo di cui pare giovarsi, al pari del ben più nobile collega svizzero. Da subito esibisce un’ottima capacità di lettura del servizio avversario, disinnescando il marchio di fabbrica del giocatore americano, tanto da strappargli il turno di battuta nonostante percentuali di prime palle superiori all’80%. Nello scambio poi non c’è partita, con Ferrer sempre abile ad aggirare il suo lato debole, spostandosi sul dritto e alternando lo sventaglio al lungolinea. Con queste premesse il primo set non può che parlare spagnolo, anche se un disarmante 31% al servizio rischia di compromettere quanto costruito in risposta.
La seconda partita manifesta meno anomalie ed è più incline alla regolarità, almeno fino al settimo gioco, quando il buon David riesce nell’impresa di conquistare un break a zero, nonostante Isner possa sfruttare il vantaggio delle palle nuove. Fuori dal perimetro della battuta nulla cambia, con l’americano a giocare lontano dalla riga di fondo ed un campo che si fa troppo largo per le sue doti di mobilità. Si chiude così come nel primo, con Isner assalito dal dubbio che la maledizione degli ultimi dieci incontri perduti contro i migliori del mondo debba perpetuarsi anche oggi.
Prova un’ammirevole quanto sterile reazione nel terzo, ma quel diavolo di Ferrer continua a correre e soprattutto a rispondere da maledetto, tanto che anche l’ultimo degli spettatori intuisce la prossima capitolazione. Che arriva puntuale sul 5-5, con un doppio fallo del povero Isner, sempre più angosciato da quella palla che, inspiegabilmente, torna sempre al di qua della rete. Si chiude così un match mai davvero in discussione, a palesare i soliti limiti del gigante americano e la condizione oltremodo smagliante di Ferrer, il quale può festeggiare l’ulteriore soddisfazione di essere l’unico in tabellone ad aver raggiunto i quarti di finale senza lasciare sul terreno neanche un set. E, una curiosità: un po’ d’Italia avanza nei quarti di Melbourne poiché, come Agnieszka Radwanska, David Ferrer indossa l’outfit della Lotto.

[23] G. Monfils b. A. Kuznetsov 7-5 3-6 6-3 7-6(4) (Paolo Di Giovanni)

stats monfils

Il primo ottavo di finale di giornata a Melbourne vede di scena la sfida tra Gael Monfils e Andrey Kuznetsov. A spuntarla è il francese, per la terza volta in altrettanti incontri, che prima di oggi non aveva perso set e che appariva dal principio del torneo deciso a fare sul serio e migliorare il secondo turno dello scorso anno in cui fu eliminato da Janowicz.

Come facilmente prevedibile dallo stile di gioco dei due, sarà fin dalle prime battute il russo a produrre gioco con Monfils a rincorrere qualche metro dietro la riga di fondo. Nel terzo game il francese ottiene subito il break, ma Kuznetsov rimette immediatamente la situazione in parità martellando con il dritto piatto. Il set scorre in maniera lineare fino al 4-4 quando Monfils ha tre possibilità di strappare il servizio all’avversario, che però si salva egregiamente con coraggio. Kuznetsov va di nuovo in difficoltà al servizio e stavolta si ritrova sotto 0-40, l’ex numero 7 del mondo è determinato a non arrivare al tie-break e, nonostante una discreta volée del russo, Monfils ottiene il break con un recupero in allungo. Il francese gioca un game quasi perfetto al servizio e con un dritto vincente porta a casa il primo parziale.

Nel secondo set Kuznetsov inizia a presentarsi a rete con discreta continuità, ottenendo ottimi risultati. Sul 2-2 Monfils prova a giocare un passante in tuffo e, cadendo a terra, peggiora i problemi di vesciche alla mano destra già presenti. Durante il cambio campo il francese chiede il medical time out per sistemare la ferita, interruzione che durerà oltre dieci minuti. Al rientro il numero 74 del mondo (che grazie alla trasferta australiana si avvicinerà alla top 50) appare freddo, ma torna subito in ritmo e si porta sul 5-3, grazie anche a due doppi falli del francese. Quando Kuznetsov va a servire per il set commette un paio di errori, ma riporta l’inerzia del set dalla sua parte con un notevole dritto a sventaglio ed un servizio vincente. Con due buoni attacchi verso la rete fa suo il secondo set.

Il regime tattico dell’incontro cambia sul 2-2 del terzo set, con Monfils che guadagna sempre più campo costringendo quindi il russo ad indietreggiare. Il numero 25 del mondo ottiene il break e scappa via nel set mostrando un’ottima forma fisica e aggressività in risposta. Chiuderà comodamente per 6-3.

Il quarto set scorre via rapidamente senza palle break, ma l’inerzia sembra sempre a favore del francese che non corre mai rischi. Kuznetsov da parte sua continua a produrre buone accelerazioni chiudendo sempre più spesso il punto a rete, ma non ha l’occasione di giocarsi adeguatamente il tie-break, gli sfugge infatti presto, trovandosi subito sotto 0-4. Riesce ad accorciare le distanze, ma è ancora troppo falloso e Monfils fa sua la partita. Per il francese è il primo quarto di finale a Melbourne, all’undicesimo tentativo. Partirà sfavorito nei quarti di finale contro Raonic (2-0 i precedenti) o Wawrinka (2-3), ma la versione 2016 di ‘La Monf’, quella di un uomo in campo più concentrato e responsabile, sta dando i suoi frutti.

Risultati:

[23] G. Monfils b. A. Kuznetsov 7-5 3-6 6-3 7-6(4)
[13] M.Raonic b. [4]S.Wawrinka 6-4 6-3 5-7 4-6 6-3
[8] D. Ferrer b. [10] J. Isner 6-4 6-4 7-5
[2] A. Murray b. [16] B. Tomic 6-4 6-4 7-6(4)

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement