Verso il Day 10: sventola la Union Jack su Melbourne, Monfils e Raonic per la semifinale

Australian Open

Verso il Day 10: sventola la Union Jack su Melbourne, Monfils e Raonic per la semifinale

Andy Murray e Johanna Konta terranno alti i colori britannici? Gli ace di Milos Raonic prevarranno sulle acrobazie di Gael Monfils? Victoria Azarenka rifilerà la settima sconfitta in sette incontri ad Angelique Kerber? Lo scopriremo nella decima giornata degli Australian Open

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In questo 26 gennaio a Melbourne si è celebrato l’ “Australia Day” per ricordare l’indipendenza dalla Gran Bretagna, che risale 1788. Domani tuttavia la vecchia madrepatria si prenderà la sua rivincita sul popolo Aussie, impadronendosi della decima giornata degli Australian Open, nella quale si completa il quadro dei quarti di finale, grazie al conquistatore scozzese Andy Murray e alla rossa australiana di nascita e ungherese di origine Johanna Konta. Era infatti dall’edizione (invernale) del 1977 che almeno due sudditi di sua maestà di diverso sesso non raggiungevano i quarti di finali in singolare in uno Slam. All’epoca ci riuscirono John Lloyd, Rob Drysdale e Sue Barker. Lloyd e Barker vinsero i loro rispettivi incontri e passarono alle semifinali. Murray e Konta hanno buone chance di seguire le loro orme.

Il n.2 del ranking ATP nel terzo match sulla Rod Laver Arena si gioca il posto nella sua sesta semifinale agli Australian Open e diciottesima in un Major, contro lo spagnolo David Ferrer, testa di serie n.8 del tabellone down-under. Murray ha molti motivi per guardare con fiducia al proprio incontro: dodici i precedenti che si è aggiudicato a fronte di 6 sconfitte. Il campione di Wimbledon 2013 ha vinto tutti e 5 gli ultimi scontri diretti compreso il quarto di finale dell’anno scorso al Roland Garros, il torneo in cui Ferrer ha ottenuto la sua unica finale Slam della carriera nel 2013. Dalla sua parte il 33enne tennista valenciano non ha ancora perso un set in questi Australian Open (unico tra gli 8 qualificati per i quarti) e, come suo solito, cercherà con tutte le forze che ha in corpo di portare a casa la sua 40esima vittoria a Melbourne, che significherebbe terza semifinale, dopo quelle perse nel 2011 (proprio da Murray) e nel 2013 (da Djokovic). Ma un Murray concentrato e aggressivo potrebbe rivelarsi una montagna troppo alta da scalare anche per un maratoneta come Ferrer.

La 24enne Johanna Konta, n.47 del ranking WTA, invece aprirà il programma del centrale contro la cinese Shuai Zhang, n.133, nel più classico dei quarti di finali tra carneadi. La britannica infatti è alla prima apparizione nel tabellone principale degli Australian Open mentre l’asiatica non aveva mai passato un turno in uno Slam. Le due giocatrici si sono affrontate già due volte a livello di circuito maggiore con una vittoria per parte. Konta ha prevalso in 3 set al terzo turno di qualificazioni degli US Open 2012 mentre Zhang ha avuto la meglio in 2 set nei quarti di finale a Guangzhou l’anno successivo. Sarà la partita più importante della carriera per entrambe ma la coriacea Johanna, che di questi tempi nel 2015 era n.147 e a Flushing Meadows qualche mese fa si è issata fino agli ottavi, non è arrivata lì per caso e merita i favori del pronostico.

Nell’altro quarto femminile, quello sicuramente più nobile, si affronteranno la bielorussa Victoria Azarenka, due volte trionfatrice a Melbourne e la mancina (unico esemplare della specie nei quarti maschili e femminili) teutonica Angelique Kerber, testa di serie n.7 del tabellone. Kerber, al suo primo quarto di finale in Australia dopo 10 apparizioni, è chiamata a rompere la maledizione che l’ha vista sempre sconfitta contro la sua più potente avversaria. Vika infatti conduce 6 a 0 negli scontri diretti e un paio di settimane fa nella finale di Brisbane ha avuto bisogno soltanto di 74 minuti per triturare la Kerber con l’inequivocabile punteggio di 6-3 6-1. Inoltre la 26enne di Minsk, reduce da un paio di stagioni complicate dal punto di vista sportivo ed umano, è tornata ad esprimere un tennis di altissimo livello in questo 2016 e ha impiegato poco più di quattro ore per approdare ai quarti. Percorso molto più complicato per la Kerber che ha rischiato di essere eliminata al primo turno dalla giapponese Misaki Doi. Ma non ha mollato fino alla fine. Basterà il suo spirito combattivo per contenere una scatenata Azarenka?

Sulla carta gli appassionati di tennis australiani dovranno attendere fino alla sessione serale per vedere un match dall’esito incerto. A chiudere il programma per quanto riguarda il singolare toccherà infatti al bombardiere dai capelli sempre in piega, Milos Raonic, testa di serie n.13 e giustiziere di Stan Wawrinka in ottavi di finale, e all’imprevedibile tuffatore francese Gael Monfils, testa di serie n.23. Entrambi puntano alla loro prima semifinale in Australia e alla seconda in uno Slam. Monfils ha vinto tutti e due i precedenti, i quali però sono piuttosto datati – Stoccolma 2011 (Raonic all’epoca aveva 21 anni ed era n.29 del ranking) in 3 set e Halle 2013 in 2 set. In caso di successo Milos, che è nato in Montenegro, diventerebbe il primo canadese della storia in semifinale agli Australian Open. Vista la velocità del servizio dei due tennisti in campo, il match si potrebbe decidere su pochissimi punti. La spunteranno le bordate di “Air Canada” o le acrobazie di “La Monf”?

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