AO interviste, Serena Williams: “Non mi aspettavo di arrivare in finale”

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AO interviste, Serena Williams: “Non mi aspettavo di arrivare in finale”

Australian Open, semifinale, S. Williams b. A. Radwanska 6-0, 6-4. L’intervista del dopo partita a Serena Williams

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Come giudichi il tuo gioco? Stai migliorando partita dopo partita.
Penso di aver giocato molto bene all’inizio, soprattutto nel primo set. Sono riuscita a fare tutto quello che avevo in mente, ho fatto molti vincenti e pochi errori, e non è facile riuscire a giocare così. Poi lei ha cominciato a giocare meglio ma io sono riuscita a non mollare a livello mentale.

Hai visto il primo set di Kerber-Konta? Quanto sei preoccupata, ammesso che tu lo sia?
Io mi preoccupo per ogni partita, così come fa la mia avversaria. Devo solo rimanere concentrata su me stessa. Per me è un gran risultato arrivare in finale dopo essere stata fuori tutto questo tempo. Qualunque cosa accada, sono orgogliosa di me e di come ho migliorato il mio gioco. Ora cercherò di fare ancora meglio.

In campo hai detto di essere sorpresa di aver raggiunto la finale, la settima. Ti aspettavi un inizio di stagione più difficile?
Sicuramente mi aspettavo che sarebbe stato un inizio difficile. Voglio dire, non ho mai pensato di poter uscire al primo turno ma, allo stesso modo, non ho neanche pensato di essere sicura di arrivare in finale. Ho letteralmente giocato un punto alla volta, e voglio ancora provare a farlo.

Sei stata fuori quattro mesi per riprenderti e, ora che sei tornata, non hai perso nemmeno un set. C’è una correlazione?
Sicuramente avevo bisogno di staccare per un po’. Credo di non essermi mai fermata dalle Olimpiadi del 2012, ed è molto tempo. Sentivo di aver bisogno di fermarmi, prendermi cura di me e del mio fisico, e ricominciare.

In questi giorni un paio di tue avversarie ci hanno detto che giocare contro di te dà una motivazione in più ed è fonte di ispirazione. Che effetto ti fa sentire queste cose dalle tue avversarie?
È fantastico, veramente bello. Posso dire che tutte sono motivate perché quando giocano contro di me danno veramente tutto, ma questo mi obbliga ad essere una giocatrice migliore perché so che ogni volta affronto un’avversaria che gioca al massimo, quindi devo essere al massimo anch’io, in ogni singolo game.

Quando è stata l’ultima volta che hai giocato un set così vicino alla perfezione come il primo di oggi?
Forse nel match di secondo turno credo di aver giocato due ottimi set. Quando giochi contro Aga devi farti trovare subito pronta, altrimenti vai immediatamente a casa, quindi ho cercato di essere concentrata e pronta fin dal primo punto.

Parlando della concentrazione a inizio match, pensi che l’anno scorso questo ti sia un po’ mancato? Lo scorso anno hai vinto tantissime partite al terzo set. Cosa è cambiato?
Di solito tendevo a partire lentamente; a livello mentale provavo a invertire questa tendenza, ma ogni volta mi capitava di partire in svantaggio. Già lo scorso anno ho provato ad essere concentrata e pronta fin dal primo punto, ma spesso mi trovavo a dover recuperare. Fortunatamente ci sono sempre riuscita, ma quest’anno ho cercato di partire forte da subito e per ora ci sto riuscendo.

Sei a un solo Slam da Steffi Graf. Il peso della storia influisce in qualche modo sulla tua preparazione o cerchi di tenerlo fuori?
Sicuramente cerco di tenere fuori questo pensiero. Anche lo scorso anno ero a uno Slam da lei e, se non dovessi vincere sabato, resterò sempre a uno Slam. Ricordo ancora lo stress che avevo addosso per arrivare al 18° Slam e non voglio rivivere quelle sensazioni.

Potresti giocare contro la Kerber in finale. Cosa pensi di questo incontro? Potrebbe essere la sua prima finale Slam.
Beh, lei ha battuto un’avversaria fortissima come Victoria. La Kerber è un’avversaria da non sottovalutare. In passato mi ha battuto, e anche piuttosto nettamente. Il fatto di essere mancina può rappresentare un vantaggio. Non ho ancora affrontato avversarie mancine, staremo a vedere. Se dovessi giocare contro di lei, sarà una bella partita e non sarà certo facile. Ha iniziato l’anno giocando in maniera molto solida, ha dimostrato che vuole portare il suo gioco a un livello superiore. So che ha dichiarato di voler far meglio negli Slam quest’anno, e iniziare con una ipotetica finale fa già capire che mentalmente è pronta a realizzare quanto si è prefissata.

Se dovesse essere la Konta, sarebbe la prima volta nella tua carriera che affronti un’avversaria per la prima volta in una finale Slam.
Sarebbe la prima volta per entrambe, e sarebbe comunque interessante. Ha vinto molte partite, sono diversi giorni che la osservo e non sono per niente sorpresa che stia giocando così bene.

All’inizio del torneo si diceva che il primo turno contro la Giorgi sarebbe stato un buon test. È stato positivo per te iniziare così? Sei sembrata in forma già da quella partita.
Sicuramente non è stato un match facile, lei mi ha impegnato veramente tanto. È quel tipo di avversaria che devi essere preparata ad affrontare; gioca forte, potente, e giocarci contro al primo turno non è semplice. In ogni caso, ero pronta per quella sfida e sono ancora qui.

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