AO interviste, Djokovic: "I primi due set sono stati i migliori in assoluto contro Roger"

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AO interviste, Djokovic: “I primi due set sono stati i migliori in assoluto contro Roger”

Australian Open interviste, semifinali. N. Djokovic b. R. Federer 6-1 6-2 3-6 6-3. L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

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Hai mai giocato meglio di quanto hai fatto nel primo set?
Beh, ho avuto dei match dove ho giocato un tennis simile, ma contro Federer i primi due set sono stati i migliori che ho giocato contro di lui. Ho toccato un livello mai raggiunto prima. Sono contento di aver giocato a questo livello dall’inizio fino alla fine.

Questo significa che non eri turbato quando lui è rientrato nel terzo set?
Dopo due set sai che un giocatore del calibro di Roger inizierà a giocare meglio sicuramente e cambierà alcune cose, credo abbia alzato la sua percentuale delle prime. Ha usato lo slice molto bene, ha migliorato la posizione sul campo ed ha giocato più aggressivo. Non credo di aver fatto molto di sbagliato nel terzo, lui meritava di vincerlo. Dopo è stato chiuso il tetto e nel quarto ho servito ad un livello molto alto. Quando mi si è presentata l’opportunità sono stato in grado di utilizzarla e ho vinto il quarto.

C’è stato un punto straordinario nel quarto, Roger ha fatto un gran recupero e tu l’hai rimandata dall’altra parte in un attimo. Parlaci di com’è andata.
Sì, ricordo il punto, è stato il game dove ho preso il break, sul 15-30. Credevo che sarei riuscito a chiudere il punto con lo smash ma non è accaduto. La sua difesa sul quel punto è stata incredibile. Dopo averlo vinto dovevo solo dimenticarmene per concentrarmi sul successivo, era un break cruciale ed ovviamente non volevo farlo ritornare nel match e magari dargli l’opportunità di portarmi al quinto. Lui attende un piccolo calo del suo avversario, è per questo che ha avuto un così grande successo nella sua carriera, ma io ne ero al corrente anche prima del match, quindi psicologicamente non mi sono concesso grandi oscillazioni. Certamente c’era grande eccitamento anche da parte del pubblico e sul finire del terzo anche loro sono entrati nel match. C’era una grande atmosfera.

Hai più di 20 vittorie con Federer, Nadal, Murray e Wawrinka, credi che nei prossimi due, tre anni sarai ancora più dominante visto che non sembra esserci molta competizione?
Beh, è difficile dire cosa porterà il futuro, ovviamente il tennis è diverso rispetto a 10 anni fa quando ho iniziato. È più fisico di questi tempi e il conteggio dei punti non aiuta i giovani a sfondare. È uno sport individuale e abbiamo avuto casi come Becker e Chang, che anno vinto Slam in giovane età, è difficile dire se accadrà di nuovo in futuro. È normale in un certo modo che ci siano volti nuovi come Kyrgios o Zverev, loro sono quelli che stanno mostrando del gran tennis, ma per restare a questo livello per tutto l’anno ed essere consistenti ci vuole più di un bel gioco. Se continuerò a dominare nei prossimi anni non posso dirlo, io proverò a fare il massimo.

Sull’altra semifinale hai detto che ti aspetti l’inaspettato, significa che Raonic è il favorito?
No, era uno scherzo, non volevo screditare nessuno o dare per favorito qualcuno, era solo uno scherzo con Jim Courier. Mi godrò i miei due giorni liberi, credo sia buono per me a questo punto. Sarà interessante da vedere il match di domani, essere in finale e guardare l’altra semifinale è una sensazione piacevole.

Hai detto una frase molto interessante sulle tue convinzioni che devono essere più grandi dei tuoi dubbi. È una frase tua o una citazione?
Deriva dalle mie esperienze, credo. Alla fine tu stai principalmente combattendo contro te stesso. Ci sono molti giocatori che sanno colpire la palla molto bene, che tu sia o no capace di affrontare la pressione in questi momenti, lottare contro i migliori al mondo per i trofei più importanti, sai certamente che ci saranno molti ostacoli. Le emozioni vanno sù e giù.

Quando giochi con Federer o Andy, la maggior parte del pubblico non è dalla tua parte, come gestisci la cosa?
Guarda, io cerco di non concentrarmi sulla cosa, io sento di avere molto supporto nel mondo. Quando gioco con Roger è qualcosa di normale considerando la sua carriera. Io cerco di fare del mio meglio con la racchetta da tennis, ma anche di concentrarmi sugli aspetti positivi piuttosto che su quelli negativi ed essere frustrato, non c’è motivo.

 

Traduzione di Paolo Di Lorito

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