"I don't ask stupid questions like that": le migliori dichiarazioni stampa di questi Australian Open

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“I don’t ask stupid questions like that”: le migliori dichiarazioni stampa di questi Australian Open

Pokemon, banane, amicizia nell’ATP Tour, intrighi con Flavia Pennetta: ce n’è per tutti i gusti, e con Federer, Djokovic, Serena Williams, Roberta Vinci e tutti gli altri.Non volete perdervi questa raccolta delle migliori dichiarazioni stampa delle due settimane trascorse in questi Australian Open

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– Una Wozniacki serafica fa un pizzico di sana autocritica dopo l’uscita al primo turno:

Giornalista: Che è successo oggi?
Caroline Wozniacki: Direi che è un bell’inizio stagione di merda.

– Pensavate che le urla dal campo non scalfissero i tennisti? Daria Gavrilova le ascolta e ne fa pure tesoro!

Giornalista: Primo Grande Slam da vera Aussie. Come era il supporto sulla Margaret Court Arena?
Daria Gavrilova: Fantastico! Era pazzesco. Praticamente ad un certo punto qualcuno mi ha urlato: “Breakka ora!” e io ho poi fatto il break in quel game. Ero tipo: “Oh, grazie.”

– Maria Sharapova, eroina di molte ragazze, incoraggia la sua avversaria Nao Hibino a diventare l’ispirazione di se stessa:

Giornalista: Oggi la tua avversaria ha detto che sei stata la sua ragione per iniziare a giocare a tennis. Sei il suo idolo. Ha ancora tre poster tuoi in camera.
Maria Sharapova: Allora deve levarli (sorride). È ora che ci metta i suoi.

– Shuai Zhang ha confessato di essere stata ad un passo dal ritiro… prima della sua vittoria contro Simona Halep! Ora, con l’amuleto dei genitori ad accompagnarla, si profila un’altra carriera:

Giornalista: Quanto è stato importante per te avere i tuoi genitori qui? Erano emozionati dopo la tua vittoria.
Shuai Zhang:  Mio padre non mi era mai venuto a vedere prima. Questa era la sua prima volta che viaggia con me, ed anche mia madre. È un momento importante. Ho pensato: “Forse questo è il mio ultimo Australian Open, così ho voluto che venissero a vedere il mio probabile ultimo match a Melbourne.” Volevo che vedessero cosa faccio da ormai venti anni. Questa è la mia vita da sempre e loro non l’hanno mai vista. Volevo fargli provare quello che faccio. Sono stata fortunata che i miei genitori siano venuti ed ho vinto.
Giornalista: Credi sia per questo che hai giocato così bene?
Shuai Zhang: Credo che i miei genitori si siano divertiti e che io mi ritirerò più in là. (ride)

– Naomi Osaka è nata a Osaka da padre haitiano e madre giapponese, ma è cresciuta negli Stati Uniti. Ha ancora qualche difficoltà a capire la sua lingua nazionale, per questo ha letteralmente supplicato perché la sua conferenza stampa fosse tutta in inglese, a dispetto dei reporter asiatici venuti a farle domande.

Moderatore: Inizieremo con l’inglese, e poi con le interviste in giapponese.
Naomi Osaka: …solo l’inglese no?

– La diciottenne ha poi precisato alla stampa i motivi della sua paura per la madrelingua: sostanzialmente il rap non è il suo genere.

Naomi Osaka: Sto cercando di studiare il giapponese ma divento molto nervosa quando lo sento. È velocissimo, a volte sembra che stiano rappando, così io mi sento tipo: “O Dio, non ho sentito la prima parte della domanda”. Poi finisco per sembrare un’idiota, e non voglio sembrare un’idiota.

– Victoria Azarenka si apre con la stampa confessando uno dei suoi traumi infantili. Ecco spiegato il perché della cattiveria con la quale ha inflitto un secco 6-0 6-0 ad Alyson Van Uytvank:

Giornalista: Ricordi di aver mai perso in questa maniera quando eri più giovane?
Victoria Azarenka: Perdere così? Sì, certo, è capitato. Anzi me lo ricordo molto bene. Avrò avuto, diciamo, 10 anni, o 11. Non mi è capitato a livello di professionismo, ma avevo 11 anni. Cercavo di entrare nei campionati nazionali under 18, ma ovviamente ero troppo giovane e non ce l’ho fatta. Ma qualcuno si ritirò e mi diedero il suo posto. Io ero a scuola che scrivevo il mio tema. Mio padre venne da me e mi disse: “Hey, devi andare”. Io dissi: “Dove, papà?”. E lui: “Hai un posto. Puoi andare a giocare”. Ed io: “Davvero?”. E lui: “Sì!”. Così io mi sono eccitata, sono scesa in campo, mi hanno battuta 6-0 6-0, ho pianto fino ad addormentarmi, ed è stata un’esperienza orribile.”

– Maria Sakkari, la giovane promessa uscita da questi Australian Open, ha spiegato cosa la ha portata a giocare a tennis. Non c’è dubbio, sono i segnali di una predestinata:

Maria Sakkari: Facevo danza classica ma mi hanno cacciata perché non ero così brava, poi mi hanno cacciato da karate perché continuavo a ridere tutto il tempo – ha detto scoppiando a ridere – e poi mi sono detta: “Non ho scelta, devo giocare a tennis perché mi stanno cacciando da tutte le parti!”.

– Roberta Vinci è in un ottimo stato di forma, anche in conferenza stampa, come suo solito. La sua è una perla che non può essere riassunta, per questo qua potete ascoltare tutte le sue dichiarazioni, ma se proprio volessimo scegliere una frase, sceglieremmo questa:

Giornalista: Ti vedo fisicamente che stai sempre meglio, come è possibile?
Roberta Vinci: Io penso che sto giocando bene perché sono serena, sono tranquilla, sono…
…ora a parte gli scherzi “Sono serena” sembra una battuta (ride), scusate ma nel senso…
…non scrivete “Sono serena”, perché sennò faccio una figura di merda mondiale!! (ride)

– Dopo aver ascoltato la conferenza stampa di Fabio Fognini post sconfitta con Gilles Muller, anche io ho deciso di adottare la sua stessa tattica quando vado a dare un esame all’università:

Fabio Fognini: (al giornalista) C’ho la pazienza al limite, quindi fammi domande intelligenti perché sennò prendo la porta e me ne vado!

– Serena Williams, dopo la terza domanda su Roberta Vinci nella stessa conferenza stampa, decide di rispondere alle pretese del giornalista con la sua arma migliore, il sarcasmo:

Giornalista: Se non mi fulmini con lo sguardo, un’altra domanda su Vinci, l’ultima, promesso. Verdasco ieri sera ha detto che si è riguardato il suo match che ha perso con Nadal sette anni fa almeno 10 volte. Continua a guardarlo. Roberta dice di aver rivisto il vostro match tipo cinque volte. Tu l’hai mai più rivisto o non vuoi rivederlo?
Serena Williams: Sì, lo guardo ogni giorno. Ogni notte per prepararmi.

– Maria Sharapova ci ha spiegato quale è stata la sapienza tecnico-tattica che l’ha spinta ad aggiungere la palla corta al suo gioco.

Giornalista: Un bel po’ di palle corte da parte tua oggi. Quanto valuti la tua maestria di questo colpo dopo averlo aggiunto recentemente al tuo arsenale?
Maria Sharapova: È una cosa che ho aggiunto. È una cosa che ho dovuto aggiungere in verità, perché mi stava infastidendo molto perdere sempre con il mio hitting partner. Lui si metteva ogni volta molto dietro la linea di fondo ed io pensavo: “Non riesco a sopportare che mi batta così spesso”. Ho dovuto mischiare le carte in tavola. Ecco più o meno quando ho iniziato a farla.

– Torniamo a Naomi Osaka, la spiritosa giappo-americana, che dopo la vittoria su Svitolina ha risposto alle domande sui suoi obbiettivi futuri con una citazione forbita.

Naomi Osaka: Essere la migliore di tutti, come nessuna è stata mai. (Nel momento in cui si è accorta che il giornalista non è riuscito a cogliere la frase) Oh scusi, è una citazione dai Pokemon. La sigla dei Pokemon. Ma comunque sì, essere la migliore ed andare avanti più che posso.

– Indovina indovinello, chi porta il paradenti come lo porta Milos Raonic?

Giornalista: Una domanda molto profonda: chi è il tuo atleta preferito che usa un paradenti? Io ho la risposta che fa per te. Giocatore di basket.
Milos Raonic: No, direi probabilmente Mike Tyson, credo che anche i giocatori di boxe lo portino no?
Giornalista: E invece uno che non sia un giocatore di boxe?
Milos Raonic: Vuoi che ti dia la risposta che vuoi sentirti dire o la vera risposta?
Giornalista: È un giocatore in attività.
Milos Raonic: In attività? George St. Pierre. Non so se lo consideri in attività.
Giornalista: …no!
Milos Raonic: È un nuovo anno. Non sono pronto per altre 52 settimane di questi giochetti.
Giornalista: Steph Curry

– Lleyton Hewitt dà addio al tennis giocato dopo la sconfitta con David Ferrer. La sua conferenza stampa è un trionfo di tenerezza: Lleyton con accanto i suoi figli!

Giornalista: Tu avevi 15 anni quando hai fatto il tuo debutto qui. Quando toccherà a tuo figlio Cruz?
Lleyton Hewitt: Speriamo 14. Speriamo che mi batta. No, vedremo. Fortunatamente potrà giocare questo evento se vorrà.

https://youtu.be/eqT5pUwGrEo?t=5m37s

 

– Giornalista-malizioso approfitta della domanda sul cibo al cambio campo per chiedere a Maria Sharapova se mangi banane. Maria rinnega il frutto. L’account Twitter ufficioso della banana di Maria pare sia molto contrariato della dichiarazione.

Giornalista: Mangiare in campo, quale è il processo decisionale?
Maria Sharapova: Molto semplice. Ho una barretta energetica e un gel che prendo ogni 20 o 30 minuti, poi un drink tipico da sport. Ho mantenuto più o meno le stesse cose per tutta la carriera.
Giornalista: …banane?
Maria Sharapova: Non mangio più banane. Perché è così divertente?

– Roger Federer e il calore amichevole dell’ATP Tour:

Giornalista: Abbiamo visto un video di te e Grigor che passavate del tempo insieme mentre aspettavate il vostro turno, durante il match di Sharapova. È una cosa che fai spesso, prima di entrare in campo?
Roger Federer: Se ci troviamo nello stesso posto, succede. Non stavamo passando del tempo insieme soltanto perché si trattava di Grigor. Non sapevo nemmeno che si trovasse lì dietro.

– Nick Kyrgios sintetizza dopo la sconfitta con Berdych un po’ tutto il 2015 e forse anche il 2016 dell’ATP Tour:

Giornalista: Come mai pensi di aver deluso così tanta gente? Tutti perdono ogni tanto.
Nick Kyrgios: Djokovic non perde. (Sorride.)

– Una considerazione molto stimolante di Victoria Azarenka su come reagire alla pressione:

Giornalista: Muguruza ed Halep hanno detto che c’è molta pressione negli Slam. Come si riesce a gestirla?
Victoria Azarenka: Io la amo.
Giornalista: In realtà intendevo per le giovani giocatrici.
Victoria Azarenka: Io la amo. Non so, la pressione per me, credo sia parte delle mie origini. Avevo una sola possibilità di arrivare dove sono ora, perciò avevo molta più pressione di quella che ho ora. Quindi io l’abbraccio. La pressione mi motiva.
Giornalista: Ma quando eri giovane non eri mai nervosa negli Slam le prime volte?
Victoria Azarenka: Tutti siamo nervosi. Non venitemi a dire che una persona che sia un atleta non diventa nervoso prima delle partite. Lo è. È tutta una questione di cosa vuoi fare con i tuoi nervi. Li usi a tuo vantaggio e per caricarti e darti forza con l’adrenalina oppure ti chiudi in te stesso e non fai nulla?

– La dichiarazione del torneo è di Bernard Tomic che, piccato da un commento di Federer rilasciato al torneo di Brisbane (“Sta giocando bene, ma la top10 è un’altra storia. Sono molti anni che sentiamo che la top 10 è l’obbiettivo e poi la manca di molto” aveva detto Roger), ha così voluto rispondere:

Giornalista: Federer ha fatto quei commenti su di te che non sei riuscito ad entrare in top 10 nell’ultimo paio di anni. Questo ti motiva o ti dà fastidio?
Bernard Tomic: Sì, beh, lui ha le sue previsioni. Io credo che lui alla stessa maniera sia molto lontano da Djokovic, se a lui va di dire così. Se lui crede che io sia così lontano dalla top 10, anche io credo che lui non sia per niente vicino al tennis di Novak ora come ora.

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– Adoriamo l’ironia di Gilles Simon, stavolta il francese ci parla della sua relazione complicata con i Fab 3:

Giornalista: In termini di paragone nei big match, come paragoni la difficoltà contro Djokovic rispetto a Federer e a Nadal?
Gilles Simon: Beh, è un argomento duro, quando ne parli, già comincio a deprimermi.

– Belinda Bencic era spaventata da Maria Sharapova prima di scenderci in campo, ma non per i motivi che pensate voi.

Giornalista: Questa era la prima volti che incontravi Maria. Cosa ti ha sorpreso di più del suo gioco?
Belinda Bencic: Che le sue grida non sono poi così rumorose (ride)

– Djokovic torna sulla dichiarazione di Simon che aveva enfatizzato che il tifo dello spogliatoio maschile sarebbe stato a senso unico, e non per il serbo.

Giornalista: Gilles diceva qualcosa a proposito dello spogliatoio che preferirebbe che tu non sia nel tabellone, in un’accezione positiva.
Novak Djokovic: Quale spogliatoio? (ride) Sì, l’ho letto, ma non ha specificato quale spogliatoio.
Giornalista: Lo diceva perché tu sei il migliore al mondo, e i giocatori preferirebbero che tu non ci fossi nel tabellone, perché sei uno che domina. Capisci il senso?
Novak Djokovic: Ancora una volta, non so di quale spogliatoio stia parlando. Nello spogliatoio femminile sono abbastanza popolare. Questo lo so (ride).

– Il salto alla Superman di Gael Monfils? C’è sempre qualcosa di più pazzo, garantito dai collegi:

Giornalista: Qual è la cosa più pazza che hai visto fare a Gael?
Viktoria Azarenka: Sono cose fuori dal campo. (ride)
Milos Raonic: Quella che farà la prossima volta. (sorride)

– Johanna Konta e una noche loca per festeggiare il suo primo quarto di finale Slam raggiunto:

Giornalista: Ti concederai una qualche uscita stasera?
Johanna Konta: Sì, sì, fai conto che sto per uscire stasera. È in cima alla lista delle priorità (ride). Vado dritta dritta a letto. Ecco dove vado. Non vedo l’ora.

– Bernard Tomic è visibilmente emozionato per l’avvicinarsi delle Olimpiadi, una competizione molto fascinosa e prestigiosa che qualunque tennista vorrebbe giocare. Non vede l’ora, insomma.

Giornalista: E Rio è nel tuo futuro per il 2016?
Bernard Tomic: Ah, le Olimpiadi? Me ne sono dimenticato. Sì, assolutamente. Non so in che mese si tengono.
Giornalista: Agosto.
Bernard Tomic: Adesso, cioè, non ci sono punti in palio. Devi giocare tutta la settimana. Amerei giocare le Olimpiadi. È un evento importante. Ma forse, per la posizione in cui sto, non so. Perché non ci sono punti in palio. Mi piacerebbe giocarle, ma la strada è ancora lunga. Tutto può succedere. Se sto in forma e sono pronto, perché non giocarle?

– Le partite si giocano per vedere chi perde e chi no. Grazie per averci illuminato, Maria.

Giornalista: Credi che Serena possa essere battuta nel proseguo del torneo?
Maria Sharapova: Non sono sicura. Non lo so. È per questo che giocheranno le partite, per vedere se accade o meno.

– Momento patriottico, Serena Williams ci dice qual è il cibo che preferisce: ovviamente il nostro! Ma siamo sicuri che abbia l’esatta concezione di come mangiamo noi italiani?

Giornalisti: Parlando di cibo, qual è il tuo preferito? Cinese, Indiano, Italiano?
Serena Williams: Dio, devo dire che quando sto a Roma, faccio come i romani e mangio pasta a colazione, pranzo e cena. Ma solo a Roma o in Italia. Italia, la qualità lì è seconda a nulla.

– Johanna Konta in versione… Jason Bourne.

Giornalista: Hai la doppia cittadinanza?
Johanna Konta:
Giornalista: Sia australiana che britannica?
Johanna Konta: In verità ho la tripla cittadinanza. Ho anche un passaporto ungherese. Aggiungetelo al mix, ragazzi. Insomma, diciamo che sono la versione femminile di Jason Bourne. (ride)

– Roger Federer è sempre molto pacato nelle sue dichiarazioni. Occhio però a non farlo arrabbiare, soprattutto se ha appena perso una semifinale contro Djokovic:

Giornalista: Pensi che Djokovic continuerà ad essere dominante in futuro come te, o più di te, visto che non ci sono avversari?
Roger Federer: Devi fare attenzione a come poni una domanda. Non vuoi essere scortese con gli altri giocatori, perché sei tu che dovrai trovarti faccia a faccia con loro. Non sono io a doverlo fare. Io non faccio domande stupide come questa.

https://youtu.be/u4LnRjmLvy4

– Serena Williams è stata molto contenta per il trionfo di Angelique Kerber. Vabbé, non poi così tanto contenta.

Giornalista: Sei sembrata felice almeno quanto lei!
Serena Williams: Veramente? Devo darmi alla recitazione allora! (ride)

https://twitter.com/sluggahjells/status/693398412641828864

– Non poteva che essere Ubaldo Scanagatta il protagonista di questo siparietto con la neo-campionessa Angelique Kerber. E di mezzo c’è anche Flavia Pennetta. Dovete ascoltare.

Giornalista: Hai parlato prima di quando eri numero 92 del mondo e hai battuto Pennetta agli US Open 2011 per arrivare in semifinale.
Angelique Kerber: Tu stai sempre a domandare di Pennetta! (ride) Sempre! (ride) Ma va bene.


Giornalista: Lo sapevi che…
Angelique Kerber: …Pennetta? (scoppia a ridere assieme a tutta la sala stampa)

– Chiudiamo la nostra scorpacciata con un dolcetto, ce lo serve Novak Djokovic:

Giornalista: Quanto è affamato un lupo (come te) per Parigi?
Novak Djokovic: Molto affamato. Ma un lupo deve mangiare molti pasti differenti prima di arrivare a Parigi. Parigi è un dessert.

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