Dopo la bruciante eliminazione in semifinale a Buenos Aires, l’ex n.1 del mondo del mondo Rafa Nadal è determinato a riscattarsi al Rio Open. “Sono venuto a Rio perché ho sempre ottenuto buoni risultati qui”, ha dichiarato il campione iberico, che in Brasile vanta un record di 17-1, costruito grazie ai titoli delle edizioni del 2005 (a Costa do Sauipe), del 2013 (a San Paolo) e del 2014 (a Rio De Janeiro), e macchiato dalla sola sconfitta in semifinale l’anno scorso contro l’azzurro Fabio Fognini. La sua marcia verso il quarto titolo carioca riparte contro il connazionale Pablo Carreno Busta, n.66 del ranking ATP, contro il quale è in vantaggio per 2 a 0 negli scontri diretti.
Oltre alle solite affermazioni di rito, Nadal ha anche lodato l’emergere nel circuito di giocatori giovani in grado di fare la differenza, come l’austriaco Dominic Thiem, il suo giustiziere in Argentina, oppure lo statunitense Taylor Fritz, che a Memphis è stato in grado di raggiungere la sua prima finale in carriera a soli 18 anni. “Abbiamo aspettato a lungo che arrivasse una generazione come questa”, ha infatti affermato il 14 volte campione Slam, “La scorsa settimana ha visto un giovane americano (Fritz ndr) in finale a Memphis. È un bene per il circuito e per tutti che ci siano nuovi giocatori di talento. Thiem per esempio ha un gran potenziale. Se migliora ancora può davvero fare grandi cose. Dobbiamo fargli tutti i complimenti per come ha giocato a Buenos Aires.”
