WTA Doha: Vinci soffre solo un set, sfiderà Agnieszka Radwanska nei quarti

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WTA Doha: Vinci soffre solo un set, sfiderà Agnieszka Radwanska nei quarti

Roberta Vinci batte in due set la wild card turca Cagla Buyukakcay e affronterà nei quarti di finale del WTA di Doha Agnieszka Radwanska (7-2 i precedenti a favore della polacca) che si è sbarazzata di Monica Niculescu in due set. Avanzano anche Garbine Muguruza, Carla Suarez Navarro e Andrea Petkovic, fuori Petra Kvitova

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“Anarchy in the U.K.” cantavano i Sex Pistols e il titolo potrebbe essere facilmente riadattato in “Anarchy in the W.T.A.”. Dopo l’incredibile débâcle delle teste di serie nel Premier di Dubai, dove nessuna riuscì a vincere anche solo una partita, il torneo Premier 5 di Doha ha seguito le tristi, per gli organizzatori, vicende di Dubai. Solo tre delle prime otto teste di serie sono arrivate ai quarti. Fuori Kerber, Halep, Kvitova, Bencic e Safarova. Poche sono le top 20 che sembrano essere in uno stato di forma, fisica o mentale, accettabile. È dunque in questo stato di anarchia che spicca ancor di più il fantastico periodo vissuto da Roberta Vinci. Dalla storica semifinale degli US Open, che all’estero verrà probabilmente ricordata più della stessa finale, Roberta è un’altra giocatrice. Dalla semifinale di Wuhan alla vittoria di San Pietroburgo fino all’entrata nella top 10, Vinci ha confermato che quella finale, che quella vittoria, non sono state un caso. Forte di una ritrovata fiducia nei propri mezzi e di una straordinaria preparazione atletica e mentale, Roberta ammalia il pubblico d’ogni continente con un gioco così antico e tradizionale da risultare innovativo.

Le cose sembrano funzionarle anche quando in realtà non lo fanno, come nella partita sofferta, lottata, selvaggia di ieri contro Kasatkina, vinta al tiebreak del terzo dopo essere stata sotto di 3 match point. La partita di oggi contro Buyukakcay, wild card turca numero 162 al mondo, dovrebbe essere nulla più di una passeggiata di salute, un allenamento agonistico. La ventiseienne turca, best ranking al numero 108 conseguito lo scorso anno di questi periodi, è arrivata al terzo turno superando due ceche, Hradecka e Safarova, rientrata alle competizioni dopo mesi di sosta forzata a causa di un’infezione batterica.

La partita non inizia nel verso sperato; Roberta sembra volersi e volerci regalare un’altra partita combattuta. I primi cinque giochi equivalgono a cinque break, tre a due per Buyukakcay. Vinci, un po’ come ieri, sembra non trovare profondità né consistenza nei colpi e la turca, da parte sua, non pare proprio l’ultima arrivata. Ha un bel gioco, picchia quando può, la pallina la fa correre e non sembra patire particolari timori reverenziali. Vinci recupera il break nel settimo game e si porta per la prima volta in vantaggio nella partita sul 5-4. Buyukackay però non trema, per quanto per conquistare il decimo game debba ricorrere a tre smash consecutivi, ed aggancia Roberta sul 5-5. Sotto 5-6 però, la turca inizia finalmente a mostrare i primi dubbi. Avanti 40-15 si prodiga in tre errori gratuiti che conducono Roberta al set point. Ora succede un po’ di tutto. Vi aspettate un tweener o un errore a campo aperto? No, invasione di campo di un gatto, in rappresentanza degli altri tre che popolano gli spalti e interruzione di due minuti. Il set point vero e proprio è uno scambio interminabile di trentadue colpi, portato a casa dalla turca, che però sbaglia subito dopo una facile volée ed un rovescio in recupero e via, il primo set va a Roberta, sette giochi a cinque.
Il secondo set è una formalità. La differenza di classifica emerge impetuosamente, Vinci gioca più libera e tranquilla e fa vedere tutto il suo repertorio infinito: palle corte e volee e dritti vincenti e aces e ancora a vostro piacimento. La turca vince un solo game, sotto 5-0. Vinci chiude al servizio, 7-5 6-1. Roberta con questa vittoria si porta a soli 100 punti dalla sesta posizione occupata da Maria Sharapova e se la giocherà contro Agnieszka Radwanska. I precedenti sono 7-2 in favore della polacca ma Roberta ha vinto il loro ultimo incontro, giocato a Pechino due anni fa.

In precedenza c’erano state le vittorie in due set di Radwanska su Niculescu e di Muguruza su Babos. Avanzano ai quarti anche Zheng e Vesnina, che danno continuità alle vittorie sulle prime due teste di serie, sconfiggendo rispettivamente le ben più quotate e famose Bouchard e Wozniacki. Fra le ultime otto ci saranno anche Suarez Navarro, vincente su Bacsinszky e Petkovic su Vandeweghe.
Capitolo a parte merita Petra Kvitova, colei nella quale ripongono le speranze la gran parte di coloro che cercano una rivale di Serena. Quelle speranze sembrano anno dopo anno meno in grado di trasformarsi in certezze. Petra, sconfitta da Ostapenko, (diciottenne da tenere d’occhio e di cui parliamo qui) ha perso la sua sesta partita su otto giocate in stagione. Preoccupa il calo fisico avvenuto a metà secondo set. Dal 7-5 2-1 ha perso infatti undici dei successivi dodici giochi. Kvitova non riesce proprio ad arrivare a quella costanza che il suo talento merita e rischia di trasformarsi in una meravigliosa, fortissima, giocatrice da evento singolo. Per carità, sempre campionissima, sempre con un talento fuori dal comune, ma senza quella mentalità che contraddistingue le grandi di ogni epoca.

Risultati:

S. Zheng b. [W] E. Bouchard 7-6(1) 6-1
J. Ostapenko b. [5] P. Kvitova 5-7 6-2 6-1
[4] G. Muguruza b. T. Babos 6-2 7-5
A. Petkovic b. C. Vandeweghe 6-3 6-4
[9] R. Vinci b. C. Buyucackay 7-5 6-1
[3] A. Radwanska b. M. Niculescu 7-5 6-1
[8] C. Suarez Navarro b. T. Bacsinszky 6-2 6-2
[Q] E. Vesnina b. [13] C. Wozniacki 7-5 5-7 6-3

Lorenzo Dicandia

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