A Dubai ok Wawrinka e Baghdatis, Federer torna a Montecarlo (La Gazzetta dello Sport)
L’ultima volta contro aveva scatenato un putiferio: era ad agosto, Masters 1000 di Montreal, e il bad boy Kyrgios, dopo aver perso contro Wawrinka, lo dileggiò rivelandogli che la fidanzata Donna Vekic aveva avuto una (presunta) liason con Kokkinakis. Polemiche e scuse, poi ieri a Dubai (2.000.000 , veloce), il primo incrocio da allora. Senza battibecchi ed anzi con una conclusione senza pathos, visto che l’australiano si ritira a metà secondo set per dolori alla schiena, che la fa soffrire in pratica da sempre. Lo svizzero, numero 5 del mondo, che a gennaio ha vinto Chennai, trova in finale (ore 16, Supertennis) il cipriota Badghatis, numero 57 Atp, che non vince un torneo dal 2010. In doppio, finale con vista Davis per Seppi e Bolelli (6-4 6-4 ai polacchi Kubot-Matkowski), che affronteranno gli spagnoli Feliciano e Marc Lopez. Intanto Federer (menisco) annuncia il ritorno per Montecarlo, saltando la stagione primaverile americana
Dubai: Seppi e Bolelli in finale (Paolo Gaiardelli, Corriere dell’Alto Adige)
Andreas Seppi a caccia del suo primo titolo in doppio. L’Italia del tennis, in vista della sfida di Coppa Davis in programma la prossima settimana a Pesaro, scopre una nuova coppia, quella formata dall’altoatesino Andreas Seppi e da Simone Bolelli. I due, infatti, si giocheranno quest’oggi la finale del «Dubai Duty Free Tennis Championships», torneo Atp 500 con 2.249. 215 dollari di montepremi, a seguito di una cavalcata vincente, che, nel corso degli ultimi giorni, li ha visti battere importanti formazioni del circuito. L’ultimo successo di prestigio è arrivato nella giornata di ieri, quando i nostri si sono trovati ad affrontare i polacchi Lukasz Kubot e Marcin Matkowski, duo certamente temibile, riuscendo a batterli in due set, con un doppio 6-4, in un’ora e 10 minuti di gioco. Oggi Seppi e Bolelli affronteranno dunque la finale del torneo, la prima assieme, opposti agli spagnoli Feliciano Lopez/Marc Lopez. Simone Bolelli è alla decima finale d i specialità in carriera, con 4 titoli in bacheca, mentre per Andreas Seppi, ancora alla caccia del primo successo, quella odierna sarà la sesta. C’è chi come il 32 enne di Caldaro ha già raggiunto la sua gloria tennistica, indipendente da come andrà il match a Dubai, e chi spera, un giorno, di arrivare a giocare sui palcoscenici più prestigiosi del circuito. A dare una mano a questi ultimi ci ha pensato al Federazione italiana, che, dal 2011, organizza una serie di tornei in tutta Italia, i quali per mettono, ai vincitori, di accedere alle prequalificazioni degli Internazionali d’Italia, la manifestazione più importante della disciplina ospitata sul territorio nazionale. Quest’anno, la tappa altoatesina di questa serie di tornei Open si disputerà sui campi del Tc Ortisei, che, da martedì primo marzo a domenica 13, ospiteranno un tabellone maschile e femminile di sicuro interesse , con un montepremi complessivo superiore ai 20.000 euro. L ’appuntamento della Val Gardena è stato presentato nella giornata di ieri all’Hotel Sheraton di Bolzano, nel corso di una conferenza stampa impreziosita dalla presenza di una leggenda del tennis come Nicola Pietrangeli, il quale, sulla terra rossa di Roma, ha costruito parte del suo mito, partecipando al torneo capitolino ben 22 volte, arrivando in finale in 4 occasioni, ed aggiudicandosi il titolo in 2. «Parlare di Roma mi fa sempre piacere — così Pietrangeli all’incontro nel capoluogo — Al Foro Italico ho vissuto le esperienze più belle della mia carriera, paragonabili ai due successi ottenuti al Roland Garros. L’atmosfera che si vive sugli spalti è davvero unica e consiglio a tutti, almeno una volta nella vita, di andare ad assistere agli Internazionali. Io ho anche il privilegio di avere intitolato un campo a mio nome, che, fortuna vuole , ha sempre regalato tante gioie ai giocatori azzurri, che proprio lì riescono a sentire da vicino il calore del tifo italiano. Sono contento che la Federazione si impegni affinché quanti più tennisti abbiano la possibilità, o possano quanto meno cullare il sogno, di giocare sui campi di Roma e, stando alle iscrizioni ai vari tornei di qualificazione in giro per l’Italia, anche i giocatori stessi hanno apprezzato questa iniziativa»
Napoli, grande tennis a Napoli con la Capri Watch Cup (Marco Lombardo, Il Mattino)
Torna il grande tennis internazionale a Napoli. La Capri Watch Cup 2016 aprirà ufficialmente il calendario europeo dei tornei Atp su terra battuta della stagione, primo challenger inserito in calendario, una settimana prima del Master 1000 di Montecarlo. Lo ha ufficializzato il Tennis Club Napoli che organizza l’evento, in programma dal 2 al 10 aprile sui campi rossi del centenario circolo di viale Dohm. Insieme alla conferma del title sponsor, Capri Watch, è stato ufficializzato anche il main sponsor del torneo, Fideuram Private Banker. «Siamo orgogliosi di essere stati inseriti dall’organo internazionale Atp come primo torneo su terra battuta in Europa – ha spiegato Luca Serra, presidente del Tennis Club Napoli -. Il riconoscimento arriva dopo il successo dell’edizione 2015 del nostro challenger, ma anche dopo la grande vetrina ottenuta dalle due sfide di Coppa Davis organizzate dal nostro circolo negli anni scorsi sul Lungomare napoletano». Numerose le novità dell’edizione 2016 della Capri Watch Cup, come ha confermato Simona Marzullo, coordinatore della macchina organizzativa del torneo. «Nel ricco programma di eventi la prima novità sarà rappresentata da un torneo nazionale di tennis in carrozzina, con al via gli atleti della nazionale italiana in vista delle Paralimpiadi di Rio 2016. Per il secondo anno, poi, nel solco della sinergia tra sport e solidarietà, la Fondazione Alessandro Pavesi promuoverà il sorteggio della racchetta autografata dalla vincitrice degli Us Open 2015, l’azzurra Flavia Pennetta. Il ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto come sostegno agli studi per i ragazzi del Rione Sanità». Nell’edizione 2015 il titolo andò allo spagnolo Munoz-De La Nava, che dopo la vittoria napoletana si è spinto nel ranking mondiale fino al n.71. In finale arrivò il talento azzurro Matteo Donati, uno degli under 21 più interessanti al mondo. La speranza è di rivederli in gara a Napoli entrambi, insieme con alcuni dei più quotati specialisti su terra rossa del circuito Atp
