Coppa Davis, Djokovic e la Serbia non si arrendono: "Anche nel 2010 eravamo sotto 2-1"

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Coppa Davis, Djokovic e la Serbia non si arrendono: “Anche nel 2010 eravamo sotto 2-1”

Novak Djokovic e Nenad Zimonjic si sono presentati alla conferenza stampa dopo la sconfitta in doppio contro i kazaki. Molto delusi della loro prestazione, ma riconoscendo che gli avversari hanno meritato la vittoria. Il n. 1 del mondo si è però detto convinto che la Serbia possa ribaltare il risultato, come ha già fatto in passato

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Dopo la sconfitta in tre set contro Golubev e Nedovyesov, dei delusissimi Novak Djokovic e Nenad Zimonjic si sono presentati alla conferenza stampa accompagnati dal c.t. Obradovic. Il primo a parlare è stato Novak Djokovic.
“Il loro tennis oggi è stato di una qualità eccezionale. Sono stati migliori di noi, hanno colto tutti i momenti decisivi, il loro livello di gioco non è mai sceso, nemmeno per un attimo. Noi potevamo giocare meglio in determinanti momenti, il secondo ed il terzo set sono stati incerti, ma quello che forse non tutti sanno è che loro hanno battuto Federer e Wawrinka in Svizzera, quindi non possiamo definire quanto accaduto una sorpresa ha detto il n. 1 del mondo, rendendo merito alla prestazione degli avversari.

Zimonjic invece si è voluto assumere le proprie responsabilità, ammettendo di non aver dato quello che ci si aspettava da lui.
“Hanno sfruttato tutte le chance che hanno avuto. Noi abbiamo avuto più palle break, ma è evidente che io non ho giocato al mio abituale livello, e su questo hanno influito i recenti infortuni. Abbiamo ottenuto il break subito, ma poi l’abbiamo subito restituito. Dopo io ho giocato un game catastrofico, con tre doppi falli. Il secondo ed il terzo set sono stati equilibrati, hanno deciso un paio di palle” ha dichiarato il 39enne ex n. 1 al mondo della specialità  (attualmente è n. 17).

Sicuramente ha anche pesato il fatto che Djokovic e Zimonjic hanno giocato molto poco assieme, e che il fuoriclasse di Belgrado giochi in assoluto molto raramente il doppio.
“Mi trovo molto più a mio agio in in singolo che in doppio. Negli ultimi due anni si possono contare sulla dita di una mano le volte che ho giocato in doppio. La posizione in campo, i movimenti, qualche finezza e certi aspetti tattici non sono perfetti proprio per i pochi match disputati” ha ammesso Djokovic, che nonostante la delusione aveva già voltato pagina. La sua mente era già sui due ultimi singolari e alla possibile rimonta.
Non è la prima volta che ci troviamo sotto 2-1. Anche nel 2010 eravamo nella stessa situazione, sia in semifinale che in finale, e abbiamo rimontato. Sappiamo come prepararci e abbiamo motivo di pensare che siamo favoriti e che possiamo vincere” ha dichiarato il 28enne fuoriclasse.

In conclusione Zimonjic ha voluto ringraziare Nole per riuscire a trovare del tempo per giocare in nazionale, in particolare in questa occasione nonostante l’infezione all’occhio. Ma il n. 1 del mondo è intervenuto prontamente, precisando che quello da ringraziare non è lui.
“Ziki (il soprannome di Zimonjic, ndr), mi hai ringraziato, ma io devo ricambiare. Tu hai sempre risposto alle convocazioni, che fossi infortunato o meno. Sei quello che ha più presenze in nazionale. Grazie a te” ha concluso Djokovic, che giocherà il primo singolare della terza giornata contro Kukushkin, con l’obiettivo di riportare in parità le sorti della sfida tra Serbia e Kazakistan.

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