ATP Indian Wells: troppo Isner per Seppi, la lotta dura soltanto un set

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ATP Indian Wells: troppo Isner per Seppi, la lotta dura soltanto un set

Andreas Seppi è costretto ad arrendersi davanti alla potenza dello statunitense John Isner: un primo set senza sbavature si conclude al tiebreak, dove l’azzurro riesce ad ottenere un solo punto, prima di perdere il servizio in avvio di secondo parziale. Da lì è tutta discesa per Isner, che al prossimo turno avrà Adrian Mannarino

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[9] J. Isner b. A. Seppi 7-6(1) 6-4 (il nostro inviato ad Indian Wells, Vanni Gibertini)

Stats Isner-Seppi

La tempesta di ace generata dal n.1 americano John Isner spazza via le speranze di vedere un italiano approdare alla seconda settimana del BNP Paribas Open 2016. In una serata meno fredda ma decisamente più ventosa rispetto a quella del suo match d’esordio contro Donald Young, Andreas Seppi gioca un bel primo set contro la testa di serie n.9 del torneo, tiene con grande autorità il campo nei suoi turni di battuta, ma poi si blocca nei momenti importanti e lascia via libera all’avversario.

Il primo parziale è un set da tappeto indoor fine anni ’80: nemmeno l’ombra di una palla break, Isner cede 6 punti in sei turni di battuta, Seppi addirittura 5. L’americano non arriva mai a 30 nei turni di servizio di Andreas, che trova molto bene gli angoli con la battuta ed è molto efficace sull’ “uno-due” dopo il servizio. Nel tie break, però, un battito di ciglia, un momento di distrazione, si dimostra fatale per l’italiano, che commette due errori gratuiti piuttosto banali sui suoi primi due turni di battuta, e manda Isner sul 3-0. “Long John” non si fa pregare e sfodera un tie-break d’annata, con 3 aces ed un servizio vincente nei suoi quattro turni di battuta. “Queste condizioni qui ad Indian Wells sono ideali per i grandi battitori come me – ha spiegato Isner in conferenza stampa – la palla si muove nell’aria nella maniera giusta, ed il rimbalzo alto rende le mie battute ancora più difficili da controllare”.

Purtroppo per Seppi gli errori non si fermano lì: nel primo game del secondo set altri tre errori gratuiti, un paio peraltro dopo alcune belle difese di Isner da fondo campo, sanciscono il primo break dell’incontro, lasciando Andreas a guardare il traguardo allontanarsi e la strada verso il successo diventare sempre più problematica. Isner dal canto suo continua nella sua straordinaria serata al servizio: dopo 15 aces nel primo set, la grandinata continua anche nel secondo parziale al ritmo di due aces per turno di battuta, davvero troppi per poter sperare di far qualcosa. L’unico momento di pausa arriva nell’ottavo game, quando già in vantaggio per 5-2 pesante il gigante del North Carolina si concede un turno di battuta da “comune mortale” e viene breakkato per l’unica volta nell’incontro. “Too little too late”, dicono da queste parti, troppo poco e troppo tardi per poter defibrillare le speranze di Seppi, che due game più tardi con altri due ace (saranno 23 alla fine, in 11 turni di battuta ed un tie break), un serve and volley ed una battuta vincente non può far altro che stringere la mano ad Isner ed iniziare a pensare a Miami.

Quei due errori nel tie-break sono stati molto brutti – ci ha confermato un Seppi piuttosto demoralizzato (che in campo si è anche lasciato andare ad un inusuale lancio di racchetta) – poi all’inizio del secondo set forse ho giocato i punti un po’ troppo in fretta, l’ho fatto andare avanti subito, ho preso anche un secondo break stupido, e da lì ci vuole più di un miracolo per recuperare”.

Ora Seppi andrà a Miami prima di fermarsi per circa quattro settimane al fine di prendersi cura dell’anca che la scorsa primavera lo ha costretto a saltare parecchi tornei: “Purtroppo non potrò giocare molto sulla terra battuta quest’anno. Spero di poter andare a Roma, ma non ne sono ancora sicuro”.

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