Rafa Nadal su Bachelot: "Sporgo querela". Barbadillo: "Già contattati gli avvocati francesi"

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Rafa Nadal su Bachelot: “Sporgo querela”. Barbadillo: “Già contattati gli avvocati francesi”

Stanco delle accuse di doping, Rafael Nadal ha deciso di sporgere querela nei confronti di Roselyne Bachelot, l’ex ministro francese della salute e dello sport. Il suo manager, Benito Barbadillo, in un’intervista rilasciata alla giornalista francese Carole Bouchard, conferma che la procedura è già stata avviata

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Ora basta, sono davvero stanco di tutte queste accuse infondate. E per giunta da parte di un ex ministro, una persona che dovrebbe parlare in modo responsabile“. Rafa Nadal è davvero arrabbiato. Lo spagnolo, in conferenza stampa a Indian Wells, ha reso nota l’intenzione di querelare Roselyne Bachelot dopo che l’ex ministro francese lo aveva accusato di aver subito un silent-ban nel 2012.

Intervistato dalla giornalista francese Carole Bouchard, Benito Barbadillo, il manager del campione spagnolo, ha confermato quanto Rafa “sia stufo e arrabbiato e ora basta; d’ora in poi, con chiunque faccia accuse come quelle di Bachelot, Rafa agirà di conseguenza. Quando le accuse vengono da un ex ministro, da una personalità politica che dovrebbe, in teoria, conoscere le regole, è grave. Adesso basta, Rafa ha deciso di sporgere querela. Faremo un processo in Francia e, del resto, il nostro avvocato in Spagna ha già contattato avvocati in Francia. Perché non è una persona qualunque ad aver detto una cosa del genere, in questo caso si tratta di una persona che ha avuto responsabilità importanti nel governo francese. È ora di smetterla, è troppo“.

Per giunta, Roselyne Bachelot aveva citato i propositi di Daniel Koellerer, condannato nel 2011 per aver combinato dei match: “È un giocatore [Koellerer] che non ha nessuna credibilità” continua Barbadillo “è stato bandito a vita dal circuito. Citare un giocatore come lui è incomprensibile“.

E il rapporto tra Nadal e la Francia in tutto questo?: “Sappiamo che la Francia in generale non pensa queste cose. Rafa lo sa ed è molto amato e rispettato in Francia, anche se ci sono stati dei commenti, soprattutto nei media e da parte di Yannick Noah in passato. Ma amiamo la Francia. Rafa e Toni lo dicono: tutto ciò è davvero incomprensibile poiché sono molto amati in Francia. La Francia per Rafa è come una seconda casa. E ha ricevuto grandi testimonianze di solidarietà da parte dei giocatori francesi e della federazione francese. Guy Forget, per esempio, ci ha telefonato. L’immagine di Rafa è quella di un campione con un palmares e i successi noti a tutti. Tutti quelli che lo conoscono lo sanno. Penso sia giusto ora cominciare a mettere dei limiti: non si possono dire cose assurde. E la società in generale deve sapere quali sono le conseguenze quando si dicono cose false. Accusare qualcuno di doping è una cosa molto grave e ora la cosa è in mano agli avvocati. E insisto, davvero: non è giusto. Rafa è stufo di tutto ciò, ha lavorato così duramente per tutta la carriera”.

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