ATP Indian Wells interviste, Nadal: "Alla sua età non servivo così bene"

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ATP Indian Wells interviste, Nadal: “Alla sua età non servivo così bene”

ATP Indian Wells interviste, ottavi. R. Nadal b. A. Zverev 6-7 6-0 7-5. L’intervista del dopo partita a Rafael Nadal

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Parlaci del fatto che avevi un match point contro e hai recuperato.
Sono molto felice per la vittoria. Ho combattuto durante l’intera partita. Nel primo set ho avuto una grande chance con un dritto facile sulla linea che ho mancato. Se avessi colpito bene avrei vinto il primo set no? Ma dopo penso di aver giocato un ottimo secondo set e qualche volta vincere un set così facilmente è pericoloso per l’inizio di quello successivo. All’inizio del terzo set lui ha giocato più aggressivo e io penso di aver diminuito il mio ritmo e mi sono ritrovato in difficoltà. È stata una grande vittoria. Ho giocato contro un gran giocatore, un giocatore che serviva in maniera incredibile, soprattutto all’inizio. Ha servito bene per tutto il match tranne per qualche doppio fallo. Ma quando qualcuno serve la seconda con quella velocità qualche doppio fallo è normale. È una grande vittoria come ho detto prima. Sono molto felice. Sono soprattutto felice per la mentalità che ho avuto in campo, lo spirito combattivo durante l’intera partita, il credere di poter vincere durante tutto il match, anche nei momenti più difficili.

All’inizio del match eri in difficoltà nel rispondere al suo servizio. Puoi dirci che tipo di modifica hai fatto per poter essere in grado di giocare?
All’inizio del match stava servendo sopra 133 mph la prima e sopra 120 mph la seconda. Stavo cercando di rispondere dentro al campo come avevo fatto gli altri giorni ma con una seconda tirata a 120mph e con molto spin era impossibile. All’inizio ero un po’ in difficoltà perché sentivo che non potevo perdere il mio servizio, visto che sarebbe stato impossibile recuperare dato che lui serviva così bene e quindi sentivo un po’ di pressione addosso, ma poi pensò di aver risposto veramente bene durante l’intera partita. Sulla seconda ho deciso di arretrare tre, quattro metri dietro la linea di fondo perché da dentro lui era pronto a prendere dei rischi, questo sicuramente è dovuto alla sua giovane età. Se l’avversario vuole prendere il rischio sulla seconda e sta avendo successo è difficile fare qualcosa. Ho deciso di arretrare e provare a mettere più palle in campo e penso che abbia funzionato. La cosa negativa è che ho perso il servizio due volte nel terzo set, qualcosa che non può accadere, soprattutto dopo aver ripreso il break. Ma questo è tutto. Il match è stato duro, poteva vincere chiunque ed è vero che ha avuto una grande possibilità con il match point e quella volée. Mi dispiace per lui. Ma allo stesso tempo penso di essermi meritato una vittoria come questa dopo aver perso altre partite in cui avevo avuto grandi opportunità.

Tu hai molta esperienza, quando lui ha fallito il match point hai capito che la musica stava per cambiare?
Lui aveva ancora il servizio. Ha perso il punto, il match point, ma era 40 pari con il servizio quindi era in grado di colpire a 130mph in qualsiasi momento. Se lui mette la prima a 130mph sei in grossi problemi. Quindi ho pensato ‘sono qui, ancora vivo, ed è il momento di provare a mettere la palla in campo’. Questo è quello che ho fatto. Tutte e due i servizi ho messo la palla in campo e dopo lui ha fatto due errori con il dritto. Questo è stato importante per me. E dopo penso di aver giocato un grande game per andare 5 pari. Penso che lui abbia capito di aver perso una grande opportunità; ed è vero alla fine del match ha fatto molti errori.

Ad un certo punto mentre stavo guardando il match, e vedevo dove sei arrivato nella tua carriera, mi sono ricordato la prima volta che hai giocato con Roger a Miami. Puoi vedere qualche parallelo? Puoi dirci come sei stato in grado di recuperare dalla sconfitta con Roger a Miami come giovane giocatore e cosa hai imparato dalla tua esperienza?
Ero un po’ più giovane rispetto a lui. Ma allo stesso tempo ci sono delle cose simili e delle differenze.
Non avevo un buon servizio. Non ero in grado di servire a 140mph. Avevo probabilmente movimenti migliori di quelli che ha lui oggi ma non ero in grado di colpire la palla così forte. Era uno stile di gioco differente. Ma allo stesso tempo la cosa simile è che entrambi andiamo in campo con una grande convinzione di giocare nel modo in cui vogliamo. Lui l’ha fatto. Ha risposto aggressivo e ha servito bene.

Il prossimo round Nishikori o Isner.
Sono entrambi impegnativi. Ho perso da Nishikori l’anno scorso a Montreal. E’ un giocatore che mette tanta pressione all’avversario. Isner è lo stesso. Con un gran servitore non puoi fare errori. Hanno due stili differenti ma entrambi sono avversari impegnativi. Ho bisogno di giocare meglio di come ho fatto ma sono nei quarti di finale ed è una grande notizia per me, in un torneo difficile come questo.

Traduzione di Alessandra Montenero

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