ATP Indian Wells: Milos Raonic è in finale, troppo potente per David Goffin

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ATP Indian Wells: Milos Raonic è in finale, troppo potente per David Goffin

Milos Raonic deve ricorrere al terzo set per avere la meglio su un buon David Goffin: il belga paga la maggior potenza dell’avversario, ma può consolarsi con il miglior risultato in carriera in un Masters. Terza finale in un 1000 per Raonic, dopo quelle perse con Nadal a Montreal 2013 e con Djokovic a Bercy 2014

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[12] M. Raonic b. [15] D. Goffin 6-3 3-6 6-3 (da Indian Wells, Vanni Gibertini)

L’inizio programmato alle 11 ed il match clou del pomeriggio previsto come secondo match del programma fa si che quando Raonic e Goffin entrano in campo lo Stadium 1 è ancora mezzo vuoto. D’altra parte il richiamo del brunch è molto forte in questo torneo, nel quale la parte culinaria è davvero molto apprezzabile: tre ristoranti gourmet all’interno del torneo a disposizione di tutti più il catering esclusivo per i box e per le corporate suite, senza considerare le numerose altre opzioni presenti nelle vicinanze di Indian Wells. E poi, parliamoci chiaro, al pubblico mainstream del weekend californiano, i nomi di Raonic e Goffin magari non dicono molto, tanto che mentre i due Top 15 entrano in campo, ci sono forse più spettatori accalcati sulle tribunette del campo di allenamento n.2 a vedere il riscaldamento di Nadal che non appassionati in attesa della prima semifinale.

Goffin cerca da subito di allungare gli scambi, Raonic cerca di accorciarli. I servizi a 130 miglia orarie tendono a riuscire nello scopo, ma nonostante una bomba a 146 miglia orarie (235 km/h) che provoca l’ovazione del pubblico, non si tratta della solita grandinata di battute imprendibili da parte del canadese: Goffin ci sa mettere la racchetta, tanto che Raonic rimane per buona parte di un’ora senza mettere a segno alcun ace. Ci pensa però il belga a complicarsi la vita da solo, cedendo la battuta al quarto gioco in maniera pressoché autonoma: due gratuiti di diritto per lo 0-30, un buon diritto di Raonic per lo 0-40 ed il canadese che non deve far altro che mettere il naso a rete per vedere il passante avversario uscire di metri.
Con il rovescio slice il gigante di Toronto tiene a meraviglia gli scambi sulla diagonale rovescia, non sembra patire più di tanto la sua posizione piuttosto arretrata per darsi il tempo di eseguire le sue ampie aperture in quanto è sempre molto lesto a caricare con il dirittone quando se ne presenta l’occasione.
Esemplare la sua gestione dell’unica palla break concessa, nel settimo game, frutto di un doppio fallo e tre gratuiti di diritto: dopo una prima a 139 miglia orarie, Raonic prende la rete e costringe Goffin a stringere troppo il passante di diritto che finisce in corridoio.
Dopo 34 minuti di primo set, il secondo parziale continua sulla falsariga del primo: Raonic fa male con il diritto, anche se commette qualche errore, si impegola in un game complicato sullo 0-1 a causa di tre doppi falli, ma ne esce senza concedere palle break. Il gioco cambia quando Goffin si concentra sul diritto del canadese, ed improvvisamente ottiene un break a zero, salvo poi rovinare tutto subito dopo, commettendo due errori banali con il diritto e tornando ad insistere sul rovescio di Raonic, puntualissimo con un potente passante lungolinea: controbreak immediato. Fortuna per lui che trova lo spunto vincente un paio di giochi più tardi, sul 4-3, quando dal 40-15 per Raonic infila quattro ottimi punti che di fatto gli valgono il set.

 

La sosta fisiologica prima dell’inizio del terzo sembra far bene al canadese, che ritrova qualche punto gratuito dalla battuta, mette due ace e con un parziale di 12-4 (incluso un suo doppio fallo) si porta subito sul 3-0. E’ quanto basta a Raonic per avanzare alla sua prima finale a Indian Wells (la terza in un torneo Masters 1000), migliorando la prestazione dello scorso anno e riavvicinandosi alla Top 10 (sarà almeno n. 12 a partire da lunedì).

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Roland Garros: ribaltone Zeppieri! Bublik sconfitto al quinto set

Il romano Giulio Zeppieri vince per la prima volta in un tabellone Slam, venendo dalle qualificazioni. Eliminato al quinto kazako: ora sfida a Ruud

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G. Zeppieri [Q] b. A. Bublik 6-0 4-6 4-6 6-3 7-5

Giulio Zeppieri vince il primo match in carriera nel tabellone principale di uno Slam! Alexander Bublik si arrende in cinque set dopo 3 ore e 20 di battaglia: bravissimo il romano a rimanere agganciato al match quando è stato sotto 2 set a 1 e a ribaltare tutto nel quarto e nel quinto set, tornando a giocare un tennis aggressivo e coraggioso. “Zeppo” che non si è fatto condizionare dalla pazzia del suo avversario, ma è rimasto concentrato sul suo tennis: adesso sfida nel secondo turno a Casper Ruud.

Approccio al match decisamente rivedibile da parte di Bublik che quasi prende come uno scherzo il match tra risposte con i piedi vicino alla linea del servizio, palle corte sconclusionate, doppi falli e qualche servizio da sotto. Dal canto suo Zeppieri non si fa distrarre, sul suo servizio non concede praticamente nulla e quando lo scambio si allunga in risposta arriva generalmente un errore da parte del suo avversario. Il primo set scorre via velocissimo con pochissimo spazio di riflessione tra un punto e l’altro e il tennista romano se lo aggiudica per 6-0 in poco meno di 20 minuti.

 

Il kazako pone un po’ più di attenzione a inizio secondo set, Zeppieri si distrae un attimo e paga subito subendo il break in apertura di parziale con un paio di errori con il dritto. Il giocatore italiano recupera solidità con il servizio e sul 3-2 arriva il contro-break con un bel recupero di rovescio sulla palla corta, un errore di dritto di Bublik e una splendida risposta bassa che non permette al giocatore di origini russe di giocare una demi-volée competitiva. L’azzurro continua a giocare in modo troppo contratto e poco sciolto, cerca di uscire frettolosamente dallo scambio con la palla corta, ma il kazako gioca due punti con grande attenzione e si riprende il break di vantaggio, andando avanti 4-3. Un break che basta al numero 51 del mondo per vincere per 6-4 il secondo set: la smorzata funziona sempre meglio e sorprende sempre più spesso Zeppieri che ha perso sicurezze e tranquillità rispetto alla prima parte di match.

Terzo set che comincia sui binari nell’equilibrio: nessuno dei due prende il sopravvento dopo due set andati via rapidamente. Le prime possibilità ce le ha Zeppieri in risposta nel quarto gioco, andando sullo 0-40 con un doppio fallo e un errore a rete banale di Bublik, ma il kazako serve benissimo per annullare tutte e tre le palle break, compresa una seconda di servizio sulla riga. Il tennista romano commette qualche imperfezione sul 3-3, non viene aiutato dalla prima e concede una palla break, ma Bublik risponde con i piedi dentro al campo e non riesce a far partire lo scambio. Zeppieri incappa in un brutto game sul 4-4: sbaglia un comodo rovescio e una volée di rovescio sopra la rete e concede il break al giocatore di Gatcina che chiude senza problemi con la battuta il set sul 6-4.

Nel terzo gioco del quarto set, Zeppieri si ritrova in una situazione difficile, concedendo una palla break, ma gioca con coraggio, buttandosi avanti sulla prima di servizio e nei successivi due punti si prende rischi che pagano con il pressing di dritto. L’azzurro concede due palle break anche sul 3-3, ma le annulla aggrappandosi ancora al servizio e spingendo con i colpi di inizio gioco, riuscendo a far giocare Bublik in posizioni scomode e con i piedi fuori dal campo. Il ragazzo di Roma, dopo aver scampato il pericolo, ottiene il break che lo porta sul 5-3: una gran risposta e un dritto lungolinea e poi un brutto dritto in chop dell’avversario. Il kazako perde la pazienza, fracassa la racchetta Zeppieri trascina tutto al quinto set tenendo la battuta senza alcun problema a zero.

Anche nel quinto set Zeppieri inizia all’insegna del coraggio: una palla break da affrontare sotto 0-1 e un dritto all’incrocio delle righe dal centro del campo per annullarlo. In questa fase equilibrata della partita è proprio il dritto a dare soddisfazioni al giocatore romano anche in risposta, nel terzo game si ritrova 15-30, ma non riesce ad arrivare a palla break. Bublik ha un’altra palla break sul 2-1, ma ancora l’azzurro spinge con coraggio e spregiudicatezza sin dal primo colpo con il dritto e annulla la seconda chance del 3-1 con un errore di dritto del kazako che gioca con maggiore tensione rispetto agli altri momenti del match. I turni di battuta di servizio vanno via in maniera più rapida. La pressione si fa ancora sentire per il numero 51 del mondo: un errore di rovescio e un doppio fallo sul 5-5 per concedere due palle break all’azzurro che si prende l’occasione di andare a servire per il match con un altro errore dalla parte sinistra dell’istrionico kazako. Zeppo scaglia un ace, arriva benissimo sulla palla corta e Bublik affossa la risposta: l’italiano vince per la prima volta una partita nel tabellone principale di uno Slam.

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Roland Garros: il ritorno di Zverev è vincente, batte Harris in tre set. Avanzano Ruud e Paul

Il tedesco ha la meglio sul sudafricano n. 294 che non riesce a sfruttare le occasioni in due tiebreak. Vittorie anche del numero 4 del mondo e dell’americano, entrambe in 3 set

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Non la miglior versione di Alexander Zverev ma è quanto basta per aver la meglio su LLoyd Harris con il punteggio di 7-6(6), 7-6(0), 6-1 in 2ore e 40′. Chissà cosa avrà pensato nel tornare in campo al Roland Garros da dove l’anno scorso uscì maledettamente sulla sedia a rotelle mentre era in lotta con Nadal per un posto in finale. Questo è ovviamente uno Zverev differente, ma vincere aiuta a vincere, anche se i sette doppi falli sono un dato su cui riflettere. Per continuare a essere protagonista nel torneo dovrà trovare più continuità con il servizio. Harris, da n. 294 del ranking, recrimina per le sette palle break non sfruttate che gli avrebbero dato un’altra prospettiva di gara.

IL MATCH – Primo set estremamente equilibrato, nel quale il tedesco va in sofferenza concedendo al suo avversario le uniche palle brek del parziale. Harris non riesce a concretizzare le occasioni avute con Zverev che si aggrappa alla sua prima di servizio ricavando anche 7 aces. Il sudafricano serve il 55% di prime di servizio ma con esse riesce a portare a casa l’88% dei punti. I brividi per Zverev arrivano nell’undicesimo gioco quando deve fronteggiare due palle break non consecutive. L’avversario gli dà una mano, ma riesce comunque a giocarsi le sue carte al tiebreak. Harris scappa via, ma commette un errore di rovescio che rimette in partita il suo avversario. Il tedesco ha due palle set consecutive, ma entrambe sorridono al sudafricano. Si gira 6-6, prima che Zverev cambi marcia e porti a casa il parziale.

Secondo set sulla scia del primo, con il grande rammarico per Harris di non aver sfruttato due setpoint consecutivi nel decimo gioco. Recrimina per un pizzico di sfortuna sul secondo punto set, con il nastro che rimette nello scambio Zverev e lascia di sasso Harris. Il pensiero del sudafricano rimane a quella grande occasione con la testa di serie n. 22 che riesce a recuperare da 40-15 e a portare a casa il break. Poi disfa tutto nel dodicesimo gioco, quando commette due doppi falli che rimettono in pista l’avversario. Grande scuola tedesca nel tiebreak con Zverev che infila un pesante 7-0 che vale il doppio vantaggio nei set conquistati. A cavallo tra la fine del secondo parziale e l’inizio del terzo, un Medical Time Out serve al sudafricano per farsi sciogliere tensione e cancellare un pò di stanchezza. Il problema fisico reale è al polpaccio della gamba sinistra che ne limita i suoi movimenti in campo. Molto più agevole il compito del tedesco nel terzo set: al servizio perde un solo punto nei primi suoi tre turni di battuta. Il break decisivo arriva nel corso del quarto gioco, alla seconda opportunità nel set capitata a Zverev: il sudafricano spara in corridoio un dritto non complicato da mettere in campo. E’ il preludio alla discesa del match, con Harris che ricorre al secondo Medical Time Out della gara, ricorrendo alla fasciatura al polpaccio sinistro. Conquistato il break anche nel sesto gioco, al servizio pasticcia un pò col solito doppio fallo e grazie a una palla corta chissà quanto voluta. La palla break in favore del sudafricano è annullata con la prima di servizio, poi basta un solo matchpoint per tornare ad alzare le braccia al cielo al Roland Garros. Per lui, adesso, la sfida con lo sloveno Alex Molcan che ha battuto in tre set Hugo Gaston, 6-1, 7-6(4), 6-4.

 

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Roland Garros: il ruggito di Fognini! Auger-Aliassime eliminato in tre set [VIDEO]

Eclatante risultato del ligure: battuto il n.10 del mondo, che non era al meglio fisicamente. Continua il bel Roland Garros degli azzurri

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Fabio Fognini - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

F. Fognini b. [10] F. Auger-Aliassime 6-4 6-4 6-3

Sesta vittoria su sei partite degli italiani al Roland Garros 2023. Grande impresa di Fabio Fognini: il ligure, pochi giorni dopo aver compiuto 36 anni, elimina Felix Auger-Aliassime, n.10 del mondo, in tre set. Fognini ha offerto un’ottima prestazione approfittando nel migliore dei modi di una condizione fisica non ottimale del canadese, che durante il match ha chiamato fisio e dottore. Ma questo nulla toglie alla partita di Fognini, sempre concentrato al netto di qualche piccolo passaggio a vuoto. Un gran colpo per il giocatore di Arma di Taggia, che approda al secondo turno dove affronterà l’australiano Jason Kubler in un match abbordabile.

FOGNINI DRITTONE DEL MATCH-POINT

Primo set: partenza lenta di Auger, ne approfitta Fabio

Inizia bene Fabio Fognini che dopo aver pareggiato i conti sul 1-1 vola fino ad aggiudicarsi il 4-1 pesante. Un gioco costante e con pochi errori quello dell’italiano che mettendo sotto pressione Auger sul rovescio porta a casa diversi punti, inoltre il tennista ligure tiene molto bene anche da fondo campo gestendo lo scambio. Al contrario molti gli errori del canadese che forza spesso il servizio incappato in doppi falli. 

 

Al quinto game Auger si dà una scrollata breakkando Fognini e portando il punteggio sul 4-2, grazie anche a due doppi falli dell’atleta tricolore. Aliassime cerca di scuotersi ma il servizio non lo aiuta più di tanto. Si abbassa la qualità di gioco di Fabio che sul 4-3 e servizio perde lucidità concedendo una palla break che rischia di fare rientrare definitivamente nel primo set il canadese. Ma l’azzurro riesce a salvarsi. E successivamente non si fa pregare, chiudendo il primo set per 6-4.

Secondo set: pesano le condizioni non ottimali di Auger-Aliassime

Il primo game della ripresa è tenuto agevolmente dal canadese. Quello successivo di Fabio è complicato: Aliassime si guadagna due palle break che converte dopo un errore di misura di Fognini. La reazione del sanremese non si fa attendere: dopo un doppio fallo di Aliassime l’italiano controbreakka il canadese alzando la parabola dei colpi e inducendo Auger all’errore. Altro game e altre difficoltà per il n.10 del seeding: nel quinto gioco Fabio martella sul rovescio di un Aliassime spento per arrivare a palla break. Con l’errore successivo del canadese Fognini mette la testa avanti. Auger-Aliassime qui chiede un medical time out confermando la sensazione di non essere al meglio della condizione fisica.

Fabio prende il largo dopo aver salvato due palle del potenziale contro break (4-2). Nell’ottavo gioco altro capovolgimento di trama con Aliassime che infila il passante del 4-4, recuperando il break di svantaggio. Ma la brutta giornata canadese continua nel nono gioco con Fognini che brekka guadagnandosi la possibilità di servire per il match sfruttando le vistose difficoltà – fisiche e mentali – di Auger. Fabio si porta a tre set point, basta il secondo. Due set a zero per l’azzurro.

Terzo set: Fabio rimane concentrato e vince con punti di alta scuola

Il terzo set si apre con l’ennesimo break tricolore: un passante lungolinea di Fognini coglie impreparato il canadese che si ere lanciato a rete. Aliassime cerca adesso l’uno-due per abbreviare gli scambi. L’ennesimo break di Fabio nel terzo game sancisce di fatto la fine dell’incontro. Aliassime ci prova ma è chiaro ormai che non sia nelle condizioni di poter competere quest’oggi. Nel nono game Fognini delizia il pubblico del Court Simonne-Mathieu con una prodezza a rete, un colpo di polso di puro istinto. Auger finisce per concedere l’ennesima palla break a Fognini che rappresenta il primo match point. Fabio se lo prende con un tracciante di dritto in recupero.

LE PAROLE A CALDO – “Sono contento per la vittoria – ha detto a caldo Fognini nell’intervista in campo –, specialmente perchè è arrivata contro un giocatore come Felix. Si vedeva che in campo non si muoveva bene e gli auguro il meglio. Quanto a me, non so quanti altri Roland Garros giocherò quindi questa vittoria vale tanto”. Su questo, l’italiano aggiunge: “Devo pensarci, magari sono vecchio, ne ho giocato tanti. Ma sono fortunato, voglio vederla così, ho qualche anno in più ma mi posso ancora divertire a competere contro giocatori di questa generazione. Questo potrebbe anche essere l’ultimo Roland Garros, ma me lo voglio giocare al meglio, ora l’obiettivo è recuperare al meglio fisicamente”.

a breve il servizio completo

Damiano Cavallari – Matteo Beltrami

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