ATP Indian Wells interviste, Djokovic: "Contro Rafa avrò un piccolo vantaggio mentale ma sarà una partita aperta"

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ATP Indian Wells interviste, Djokovic: “Contro Rafa avrò un piccolo vantaggio mentale ma sarà una partita aperta”

ATP Indian Wells interviste, quarti di finale: N. Djokovic b. J.W. Tsonga 7-6(2) 7-6(2). L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

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È stata una partita molto combattuta. Sei felice del fatto di essere rimasto lucido nel momento in cui…
È stato davvero complicato giocare in queste condizioni e contro Jo che è stato in forma durante tutta la settimana. Ero avanti di un break e ho avuto alcune occasioni per andare avanti di due break nel primo set, sentivo di giocare bene, molto solido. Avevo la partita sotto controllo. 5-4, 30-0 al servizio. Improvvisamente non ho più messo una prima in campo. Lui ha iniziato a variare un po’ con lo slice ed ha deciso di giocare in maniera un pochino diversa dal punto di vista tattico. Questo mi ha portato fuori equilibrio e fuori ritmo. Ha iniziato a giocare meglio, a lasciar andare il braccio soprattutto dalla parte del dritto. È stata una partita combattuta. Ma dell’incontro di oggi prendo le cose positive, il fatto di aver giocato contro un avversario che ha giocato bene nel corso della settimana, qualcuno che serve così bene e che gioca in maniera rapida, molto preciso dalla parte del dritto, e che oggi mi ha causato diversi problemi. La vittoria di oggi in due set e con due tiebreak aiuterà sicuramente la mia fiducia.

Prossimo incontro contro Rafa. L’ultima sfida fra voi due è stata davvero a senso unico. Pensi che quel risultato possa influire sulla partita di domani?
Lui è molto combattivo, un grande lottatore. Questa settimana è riuscito diverse volte a tirarsi fuori dai guai ed ha dimostrato per quale motivo è uno dei migliori di sempre nella storia di questo gioco. Non molla mai. Ti fa sempre giocare un colpo in più. Sei tu che devi guadagnarti la vittoria. So bene cosa aspettarmi dall’incontro di domani e so cosa dovrò fare per essere pronto. Ho vinto diverse volte quando ci siamo affrontati recentemente, forse questo mi darà un piccolo vantaggio a livello mentale. Ma sarà una partita aperta. È una semifinale. Entrambi abbiamo vinto questo torneo diverse volte, la speranza è che possa essere un bel match da parte di entrambi, bel tennis.

Considerato che la vostra rivalità è sempre stata molto combattuta, cosa ha significato per te la finale di Doha?
È sicuramente uno dei migliori incontri che abbia mai giocato contro Rafa. Proverò a dare un’occhiata a quel match e a quello che quel giorno feci così bene. Ma dobbiamo considerare che le condizioni sono diverse, completamente diverse. La superficie su cui abbiamo giocato a Doha era molto più rapida. Le palle non rimbalzavano così in alto. Abbiamo giocato di notte. Era più freddo. Domani sarà molto caldo. Le palle rimbalzano molto alte, cosa che lui come sapete preferisce, per via dello spin, della rotazione che genera con i suoi colpi che è tantissima. Questo campo prende tantissimo la rotazione. A lui piacciono queste condizioni. In questo torneo abbiamo giocato contro diverse volte e sono sempre state partite tirate. Spero di giocare il mio miglior tennis.

Il 2007 fu un anno fondamentale per te. In questo torneo giocasti la finale contro Rafa. Ti va di ricordare quell’esperienza e anche cosa ti insegnò quella finale contro Rafa, se ti aiutò in qualche modo a progredire?
Fu un anno davvero molto importante per me, in termini di risultati, per l’importanza dei titoli conquistati. Me lo ricordo bene. Persi qui in due set ma riuscii a batterlo nei quarti a Miami sempre in due set prima di vincere il mio primo Masters 1000. Quei due tornei mi aprirono diverse porte e mi fecero capire che sarei stato in grado di vincere grandi tornei contro grandi giocatori. Fu una grande iniezione di fiducia, probabilmente per tutto il resto della mia carriera. Quasi dieci anni più tardi siamo due giocatori completamente diversi, con maggiore esperienza, ed entrambi molto preparati dal punto di vista fisico. Dopo quarantotto partite sono successe tante cose. Mi piace la rivalità contro Rafa. È probabilmente la più eccitante della mia carriera. Speriamo di poterci sfidare ancora molte volte.

Quelle con Roger, Rafa ed Andy sono le tre più grandi rivalità della tua carriera. Giocano tutti in maniera diversa. Quali sono le differenze nel preparare un match contro questi tre rivali, dal punto di vista mentale?
Come hai detto tu sono tre giocatori differenti, quindi da un punto di vista tattico devi prepararti in tre modi diversi. Dal punto di vista mentale invece è abbastanza simile perché quando giochi contro uno di questi tre giocatori, c’è grande eccitazione, grandi emozioni prima di scendere in campo. Quando arrivi sul campo senti tutta questa tensione. Ecco perché è importante usare quella forza mentale e quell’intensità che hai in maniera positiva piuttosto che in maniera negativa. Mentalmente è il gioco del gatto con il topo, chi riesce a partire meglio, chi riesce a controllare meglio l’incontro di solito finisce per vincere. Quindi so bene quanto sia determinante l’inizio del match, è molto, molto importante. Proverò ad iniziare bene.

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