Victoria Azarenka è pronta a tornare sul trono?

Personaggi

Victoria Azarenka è pronta a tornare sul trono?

La conquista di entrambe le coste a stelle e strisce, nei recenti tornei di Indian Wells e di Miami, ha catapultato Victoria Azarenka al numero uno della Race 2016 ed alla quinta posizione del ranking WTA. Siamo di fronte a colei che tornerà sul tetto del mondo, spodestando Serena Williams?

Pubblicato

il

 

Partiamo da un assioma, semplice ed inviolabile: nessun regno è eterno, neppure quello della cannibale Serena Williams. Il primo corollario a tale affermazione è che ci sarà una tennista che dovrà succederle alla posizione numero uno del Ranking WTA. La lista delle pretendenti è piuttosto mutevole, siamo passati nel giro di pochi mesi da Simona Halep e Petra Kvitova, transitando per Garbine Muguruza e Angelique Kerber. Il cerchio potrebbe chiudersi proprio attorno alla bielorussa Victoria Azarenka, colei che aveva ceduto lo scettro all’americana ad inizio 2013 nonostante l’avesse sconfitta nella finale del torneo di Doha.

I colpi di Vika hanno raggiunto una pesantezza non indifferente, il lavoro di potenziamento della parte bassa del corpo ha dato i suoi frutti in termini di spin e potenza di palla, costringendo le avversarie ad un lavoro complicato nel gestire lo scambio, specialmente quando la bielorussa può colpire da ferma, ed a rincorrere quando le concedono angolo. In questo si vedono i miglioramenti con il dritto che vanno a completare una giocatrice in grado di difendersi da ogni colpo e di offendere in ogni situazione, grazie anche ad un rovescio naturale che gioca agevolmente sia incrociato che lungolinea e con l’aggravante di una lucidità tattica e di un’aggressività impressionante, figlie della fiducia costruita in questo primo trimestre stagionale. La Azarenka ammirata nell’ultimo torneo, infatti, è sembrata la versione in gonnella di Djokovic, costantemente in controllo degli incontri e del suo piano di gioco: ha impostato le partite su scambi durissimi e pesantissimi, in una sorta di guerra di posizione in cui ledere le certezze delle avversarie colpo dopo colpo, centimetro dopo centimetro per andarsi ad aprire il campo e relegare la tennista dall’altro lato della rete in un angolo, chiudendola senza tregua e nessuno spiraglio di uscita dall’insostenibile scambio.

Il calo di Serena è sotto gli occhi di tutti: dall’ormai celeberrima sconfitta a Flushing Meadows, patita, non ci stancheremo mai di ripeterlo, da Roberta Vinci, qualcosa si è incrinato. Probabilmente l’età che si fa sentire anche per lei, con gli spostamenti laterali sempre più difficoltosi ed una potenza di fuoco diminuita abbastanza da concedere il lusso dello scambio alle sue avversarie. Se a questo suo periodo di piccola crisi – che le ha comunque consentito di giocare una finale agli Australian Open – sommiamo il fatto che Azarenka stia giocando il suo miglior tennis, che abbia migliorato il rendimento al servizio, storico tallone d’Achille della bielorussa e che anche quando la Williams era al suo top fosse l’unica a giocarci ad armi pari, allora abbiamo forse imboccato il sentiero che ci porterà alla futura numero uno del mondo.

Giuseppe Villani

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement