Costruire “la performance” dalle fonda… MENTE!

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Costruire “la performance” dalle fonda… MENTE!

Sappiamo tutti quanto sia importante l’aspetto mentale nel gioco del tennis. Come affrontare le difficoltà, e concentrarsi al massimo sulle proprie potenzialità?

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Oggi più che mai, nello sport come nella vita, noi tutti facciamo i conti con un ritmo quasi esasperato dello standard e del conseguente valore attribuito ai “risultati”. Siamo portatori sani di risultati, abbiamo quasi l’obbligo di portare a casa un risultato, che sia sportivo, lavorativo o  persino scolastico. Dobbiamo essere al top, come genitori, come figli, come fidanzati, come mariti e come sportivi professionisti. Sembra quasi un obbligo perché la rincorsa alla perfezione è già partita e siamo comunque iscritti alla gara. C’è chi spera di ottenere un risultato diverso dal solito, ma resta all’interno delle sue sicurezze o del suo modo di vivere e chi decide di fare qualcosa di nuovo, sperimentando intorno a sé altre attività che possano portarlo a sviluppare nuove abilità per raggiungere qualcosa in più, il “risultato sopra l’aspettativa”.

A questo punto, la nostra mente si mette in moto, ma, non essendo allenata si ritrova praticamente inchiodata su uno schema di pensiero difficile da rompere. Certe abitudini sono fatte per sabotarci, sono meccanismi automatizzati del nostro cervello che tendono a semplificare la nostra vita inserendoci, però, in un circuito perverso, attribuibile il più delle volte al circolo “vizioso” creato dalle abitudini stesse, in questo caso negative, che ci porta inesorabilmente ad avere una percezione della realtà completamente distorta, inducendoci a compiere errori di scelte e valutazioni che si ripercuotono inevitabilmente sulla efficacia delle nostre azioni e di riflesso sui nostri risultati. Nello svolgimento della performance di un atleta professionista si ha idea di quali pensieri, credenze, convinzioni nascono e si sviluppano all’interno della mente?

Robert Tyre “Bobby” Jones Jr, uno dei più grandi giocatori di golf al mondo, inserito nella “World Golf Hall of Fame” nel 1974, affermava: “Il buon golf si gioca in un campo di 14cm: lo spazio tra le mie due orecchie”. Questo sta a sottolineare come la performance vera e propria si giochi soprattutto nella testa dell’atleta. Proprio la qualità dei pensieri interiori, delle emozioni, delle motivazioni e dei valori, danno vita alla efficacia delle azioni. Come dire che… lo stato d’animo caratterizza ogni singola performance. Siamo consapevoli di quanto la preparazione atletica, l’alimentazione, la conoscenza della disciplina sportiva siano importanti, ma esiste un lato, ancora oggi, che spesso resta scoperto, lasciato un po’ all’autogestione ed al caso: è proprio l’aspetto della gestione dello stato d’animo, quell’insieme di processi mentali che, fortunatamente, possono essere allenati e che ogni persona li avvia in ogni singolo istante della propria vita. Tra fare una cosa al meglio e farla semplicemente, sicuramente c’è una netta differenza. Avete mai provato a fare una cosa che desideravate fare nel migliore dei modi e farne una che in un certo senso “dovevate” fare e basta? In quest’ultimo caso, sicuramente la percentuale di riuscita sarà risultata inferiore. Allo stesso modo succede, nello sport come nella vita, di voler vincere un match e, allo stesso tempo, temere di non riuscire o di non essere all’altezza.

Vi chiedete: per quale motivo? È abbastanza ovvio. Nel vostro percorso di avvicinamento alla gara avete nutrito le vostre insicurezze, non avete fatto altro che muovere passi nel timore e nella paura e questi passi, per lo più inconsci, si sono portati dietro un fardello di pensieri che possiamo definire “spazzatura”… che vi hanno impedito di attingere a tutte quelle energie e risorse che sono necessarie per fare la performance efficace che desideravate. Ed allora perché lasciar sviluppare nella nostra testa pensieri a caso, spesso limitanti e depotenzianti, quando invece è possibile allenare schemi di pensiero efficaci, formulare adeguatamente gli obiettivi che vogliamo raggiungere, gestire le nostre emozioni al meglio e metterci nella condizione per essere sempre più pronti e competitivi sia in allenamento che in gara? Molti credono, erroneamente, che i grandi campioni sono tali solo perché nati con grande talento. Nello sport e nella vita in generale, il successo è conseguito da persone che hanno la capacità di dar luogo ad un’incessante azione, ad una dura preparazione e che dai momenti difficili sanno tirar fuori ancora più forza, sono capaci di superare qualsiasi ostacolo… in altre parole sanno attingere al meglio dalle loro risorse, in primis da quelle della loro mente.

I coach MTA (Mental Training Academy)

Marco Marchese – Gennaro Russo – Diego Panicucci

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