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WTA Madrid: Halep stende Stosur, Cibulkova mette fine alla favola Chirico
Seconda finale nell’ultimo mese per Dominika Cibulkova: dopo quella vinta a Katowice contro Camila Giorgi, la slovacca domina la sorpresa del torneo Louisa Chirico. All’ultimo atto troverà Simona Halep che ha surclassato Samantha Stosur in una partita a senso unico durata appena 50 minuti

[6] S. Halep b. S. Stosur 6-2 6-0 (da Madrid, il nostro inviato)
Per rango, ranking delle protagoniste e pubblico, la seconda semifinale femminile del Mutua Madrid Open promette maggiore spettacolo ed equilibrio della prima, in cui una spaesata e intimidita Louisa Chirico ha rimediato appena un paio di giochi contro Dominika Cibulkova. Del resto, sia Sam Stosur che Simona Halep hanno in carriera una finale al Roland Garros (con l’australiana che ha pure vinto gli US Open) e sono rispettivamente n°23 e n°7 del mondo, con la rumena che ha già giocato una finale qui (persa contro Maria Sharapova nel 2014) ed è l’unica testa di serie rimasta in gara. Poi il pubblico, numeroso in attesa di Djokovic-Raonic e felice del tepore che il tetto chiuso garantisce. Nella sezione della tribuna prima devastata dalla pioggia è stato ripristinato l’ordine (anche perché non piove più così forte) e non c’è un posto vuoto. L’ennesima magia della Caja. Come magici sono certi dritti di Sam, di cui adesso che ho potuto vedere il bicipite da dieci centimetri ieri l’altro in conferenza stampa capisco meglio la potenza.
Infatti la Halep le cerca il rovescio, che la Stosur alterna in back e più piatto, ma è un dritto a sventaglio largo sul 30-30 a concedere la prima palla-break e un altro in rete a far mettere alla rumena il muso avanti di un’incollatura: 3-2 e servizio. Simona è nervosa, Sam la chiama a rete con una palla corta e la infila con il secondo passante ma poi sbaglia un paio di risposte e Kader Nouni, la cui voce baritonale viene amplificata a dovere dagli ottimi altoparlanti dell’impianto, annuncia il 4-2. Il pubblico tiene per la partita e applaude le soluzioni pregevoli, che non mancano di certo. La Halep abbozza un attacco su una risposta molto profonda ma Sam la infila con un turbo lungo linea di rovescio poi però la pazienza della rumena ha la meglio sui dritti arrotati della Stosur e arriva il secondo break con due mezze stecche dell’australiana.
I precedenti tra le due sono in assoluto equilibrio sul piano numerico (3-3) ma Simona ha vinto gli ultimi tre mentre la Stosur si è aggiudicata entrambi quelli sulla terra. La rottura dell’australiana non conosce ostacoli e Simona tiene a zero in tutta tranquillità il gioco del 6-2. Nella pausa tra primo e secondo parziale la speaker del Santana invita il pubblico ad alzare i cartelli “MMUY de Halep” (o de Stosur, molti meno a dire il vero) che sono stati distribuiti all’ingresso perché in palio c’è un bel premio. Tutti sembrano divertirsi molto, tranne il pipistrello che volteggia tra i fari e vorrebbe uscire e Sam Stosur, che non volteggia affatto ma pure lei vorrebbe andarsene in spogliatoio.
Alla ripresa la musica non cambia. Halep in pressione, Stosur sotto pressione e subito sotto di un break, che la rumena (per la gioia di patron Tiriac, assente in tribuna d’onore e forse già in viaggio verso casa a bordo della sua Cadillac) conferma tenendo agevolmente la battuta del 2-0 (anche con un ace, a conferma che si può essere insidiosi pur in deficit di centimetri) e togliendo di nuovo il respiro all’australiana, ora in balìa degli eventi e della corrente che la trascina verso il basso. Proprio non c’è partita, come nella semifinale del pomeriggio, e il povero cronista deve inventarsi di tutto per riempire qualche riga di commento.
Ecco allora che il doppio fallo della Halep e un mezzo drop della Stosur sono gli spunti per un pizzico di speranza nel quarto game; peccato si sia già sul 40-0 e Simona sfrutta la terza opportunità per mettere nella sacca il 5-0 (nono gioco consecutivo). Sam Stosur non è nemmeno troppo fortunata su un quasi ace che le darebbe il 30-0 ma poi la rumena non le perdona nulla in risposta e l’emorragia australiana continua. Il Rolex agli angoli del campo segna 50 minuti esatti quando Sam Stosur mette in corridoio di qualche centimetro il dritto che consegna alla Halep il match-point del 40-0 e non cambia quando la stessa Halep piazza l’ace del 6-2 6-0. Non è stata una partita, è stato un australicidio. Riprovaci ancora, Sam.
D. Cibulkova b. [Q] L. Chirico 6-1 6-1 (da Madrid, il nostro inviato)
Di nuovo? Questo probabilmente deve aver pensato Louisa Chirico al momento di entrare nel Manolo Santana con il tetto chiuso. La seconda apparizione in un campo centrale nella sua ancor brevissima carriera avviene di nuovo indoor e, se a Stoccarda ciò era in programma, oggi invece è stata la pioggia scesa su Madrid a metterci lo zampino. Dall’altra parte della rete, in questa prima semifinale del terzo Premier Mandatory della stagione, Dominika Cibulkova. La slovacca ha interpretato fin qui una stagione altalenante, con due finali (quella persa ad Acapulco e la vittoria a Katowice) e qualche sconfitta di troppo mentre Louisa è nuova su questi palcoscenici. Questa è appena la 18esima partita dell’americana in un main-draw WTA ed è possibile che l’atmosfera del centrale unita all’improvvisa Chirico-mania esplosa nei giorni scorsi non abbia giovato alla sua tranquillità. Certamente Dominika non l’aiuterà, anche perché la 27enne di Bratislava è arrivata a questa semifinale lottando e soffrendo praticamente fin dall’inizio del torneo. E infatti. La slovacca ha le idee chiare perché, a questo punto della settimana, Louisa non è più un mistero sul piano tattico come poteva esserlo all’inizio.
E allora ecco che Dominika insiste fin da subito sul rovescio della Chirico e ne evita accuratamente il dritto, solitamente letale, per poi stimolarlo quando lo scambio è già in corso e Louisa in evidente sofferenza. La cronaca è scheletrica, senza un minimo di polpa. Dopo 17 minuti Dominika è avanti 20-7 con due break mentre la diciannovenne di Morristown sta ancora pensando a Stoccarda quando, in condizioni analoghe, rimediò un doppio 0-6 da Petra Kvitova. Questo, sul 5-0 Cibulkova e doppio break, diventa la priorità di Louisa: portare a casa un gioco, un misero gioco e soffiare fuori dai polmoni tutta quella tensione. Una buona prima, un vincente di rovescio lungo linea e, non senza un’appendice di paura, arriva il game che caccia la scimmia dalla spalla. Non c’è ancora una partita, non nel vero senso della parola, ma la Chirico adesso prova a mettere qualche dubbio all’avversaria anche se Dominika, che al secondo turno si è trovata sotto 9-0 con Caroline Garcia prima che la francese la rimettesse in partita, non ha certo intenzione di impietosirsi. Così, con una pregevole soluzione finale di prima robusta e drop millimetrico, la Cibulkova chiude la pratica della prima frazione in cui ha totalizzato quasi il doppio dei punti dell’americana: 27-14.
Louisa tiene con discreta autorevolezza il servizio di apertura del secondo set (anche un ace al suo attivo, oltre a una mezza stecca che manda fuori tempo la slovacca) ma in risposta fioccano gli errori. Il tema tattico del match non cambia di una virgola: appena può la Cibulkova imposta lo scambio sulla diagonale di rovescio mentre la statunitense deve mettere assolutamente la prima perché quando non ci riesce gli tornano indietro dei missili. Fuori diluvia, dentro solo nella metà campo a stelle e strisce. La slovacca azzarda in risposta, digerisce due ace e alla prima palla-break si prende la battuta della rivale di giornata, che si concede con un rovescio sul nastro. All’improvviso, mentre Louisa Chirico stecca l’ennesimo dritto giocato fuori assetto e la slovacca si porta avanti 3-1, si apre una falla sul tetto del Manolo Santana e inizia a diluviare anche dentro l’impianto in un settore delle tribune. Così l’attenzione si sposta dal campo, in cui Dominika risale da 30-0 e mette in tasca un altro break, agli spalti dove non manca la preoccupazione per il peggioramento delle condizioni del tetto mobile. Cibulkova non si distrae, Chirico aveva già le sue gatte da pelare anche senza pioggia e così arriva pure il sesto gioco consecutivo per la slovacca che, in cinquantanove minuti, si regala per il compleanno la sua prima finale in un Premier Mandatory. Rimandata a giorni meno stressanti Louisa Chirico, che avrà tempo per meditare e rifarsi.
Risultati:
D. Cibulkova b. [Q] L. Chirico 6-1 6-1
[6] S. Halep b. S. Stosur 6-2 6-0
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Roland Garros, Svitolina : “Sono davvero grata per la posizione che ha preso Kasatkina”
Sensazioni amare per Kasatkina che lascia Parigi con la delusione per i fischi: “Ho solo rispettato la posizione della mia avversaria di non stringere la mano. Lasciare il campo in quel modo è stata la parte peggiore della giornata”

Il potere delle rientranti. I quarti di finale del Roland Garros vedranno tra le contendenti al titolo due atlete al via con il ranking protetto, Anastasia Pavlyuchenkova ed Elina Svitolina. La tennista ucraina al rientro dalla maternità ha subito scaldato i motori, alternando tornei del circuito maggiore, al circuito ITF. Qualche match di rodaggio è stato sufficiente alla tennista ucraina, che prima ha conquistato il titolo a Strasburgo e ora si è lanciata ai quarti di finale dello Slam francese eliminando in due set la russa Kasatkina. Un torneo che Svitolina sta affrontando come una corsa a tappe: “Vivo il torneo partita per partita. Per me era importante ottenere la prima vittoria, poi ottenere la seconda. Ogni volta che scendo in campo, cerco di avere la migliore preparazione possibile e il giusto mindset. Poi basta solamente prendere una partita alla volta”.
Svitolina che sta raccogliendo il supporto del pubblico francese, orfano dei propri rappresentanti, eliminati precocemente sia nel tabellone maschile sia in quello femminile: “Non posso ancora rispondere alle domande in francese ma sin dalla prima partita giocata qui, le persone mi hanno incoraggiato e col passare del tempo sono diventati sempre di più. Era una cosa che non mi aspettavo. Già a Strasburgo ho potuto notare come il pubblico francese era dalla mia parte. Con Gael stiamo insieme da più di cinque, sposati da un paio. Sono solo grata che il pubblico sia lì per me, anche se in alcune partite ero sotto di un set, loro mi hanno incoraggiato dandomi la giusta spinta e la speranza per recuperare e vincere.”
Una prestazione al rientro che libera Svitolina da ogni pressione, nonostante sia stata un top 10 per diverso tempo: “Una delle cose che ho notato è che in questo momento non ho quella pressione che avevo prima. Ovviamente io personalmente mi metto sotto pressione perché voglio vincere uno slam. Questo è l’obiettivo finale per me, ma sicuramente non sento la pressione dall’esterno. Mi sento quasi come se avessi di nuovo 17 anni, una neo arrivata nel tour.”
Assenza per maternità che ha permesso a Svitolina di resettare la mente dalle pressioni di questo sport: “Essere un giocatore di tennis comporta molte. Hai questo bagaglio sempre con te, contenente la pressione dei media, la pressione dei tuoi connazionali, dei fan e anche dai social media. Ovviamente metti anche molta pressione su te stesso, e a volte puoi diventare troppo da sostenere. A volte giocare ogni singola settimana, stare come in una boccia per pesci tutto il tempo è molto stancante. Devi essere quasi sempre perfetto. Per me è stato positivo stare lontano dal tennis, staccare completamente. Godermi il mio tempo con la mia famiglia. Non parlare del prossimo torneo, del prossimo obiettivo, del prossimo avversario. La mia mente riposava, il mio corpo riposava. Poi, quando ho iniziato ad allenarmi a gennaio, ero estremamente motivata, come mai prima d’ora In questo periodo sto iniziando con l’esperienza che mi porto dietro e con la giusta freschezza.”
Quarto di finale che per Svitolina sarà contro la testa di serie numero 2, Aryna Sabalenka. Sfida che non cambierà nulla nella mente della tennista ucraina. “Ho giocato le ultime due partite contro tenniste russe quindi non cambierà nulla per me, sarà tutto uguale.”
Nessuna stretta di mano, ma è arrivato un cenno di intesa tra Svitolina e Kasatkina a fine match. La tennista ucraina in conferenza stampa ha speso belle parole per la tennista russa: “Sono davvero grata per la posizione che ha preso. È stata davvero una persona coraggiosa a dichiarare pubblicamente [di essere contraria alla guerra], cosa che non molti giocatori hanno fatto.”
Tennista russa che tuttavia lascia Parigi con l’amaro in bocca per la reazione del pubblico. In un tweet pubblicato Kasatkina ha manifestato la sua delusione per i fischi ricevuti. Di seguito la traduzione
“Lascio Parigi con una sensazione molto amara. In tutti questi giorni, dopo ogni partita che ho giocato, ho sempre apprezzato e ringraziato il pubblico per il supporto e per essere lì per i giocatori. Ma ieri sono stata fischiata solo per aver rispettato la posizione della mia avversaria di non stringere la mano. Io ed Elina abbiamo mostrato rispetto reciproco dopo una partita difficile, ma lasciare il campo in quel modo è stata la parte peggiore della giornata di ieri. Siate persone migliori, amatevi. Non diffondete l’odio. Provate a rendere questo mondo migliore. Amerò il Roland Garros qualunque cosa accada, sempre e per sempre. Ci vediamo l’anno prossimo”
Flash
Roland Garros: strepitosa Svitolina, batte Kasatkina e accede ai quarti di finale!
Svitolina torna nei quarti Slam da US Open 2021. L’atleta ucraina si batte al limite delle forze e supera una russa troppo timida

E. Svitolina b. [9] D. Kasatkina 6-4 7-6(5)
Incredibile vittoria per Elina Svitolina che sconfigge in due set Daria Kasatkina, tornando per l’occasione a battere una top ten da aprile 2021, quando in tre set superò Kvitova ai quarti di finale sull’erba di Stoccarda. Elina ha vinto con le gambe, con un coraggio indimenticabile ma anche grazie agli errori della contendente, mai come oggi priva di killer-instinct e di lucidità nei momenti topici.
La lucidità di Svitolina è derivata dalla consapevolezza di essere decisamente sfavorita in un possibile match alla distanza. Ha moltiplicato gli sforzi e ha saputo intimidire la rivale con la propria presenza di spirito, fino a costringerla a 46 errori non forzati, di cui gli ultimi tre nei punti finali dello jeu decisif.
L’ex numero 3 del mondo torna a disputare i quarti di finale a livello Slam per la prima volta dallo US Open 2021, dove perse al tiebreak del terzo da Fernandez, mentre sulla terra di Parigi non raggiungeva questo traguardo dal 2020, quando perse nettamente dalla qualificata Podoroska. Per lei ora nei quarti Stephens oppure Sabalenka. E anche una posizione nel ranking intorno alla sedia numero 70.
Primo set: subito Elina, Daria rientra ma non basta
Svitolina comincia da subito in spinta per evitare di rimanere intrappolata nel palleggio lento e sapiente della russa. Appare calda sin dai primi scambi l’ucraina mentre Kasatkina è imprecisa e fallosa con la prima di servizio; la seconda è inconsistente e per una ribattitrice come mamma Elina è troppo facile contrattaccare. Con due break consecutivi Svitolina sale 4-1 imponendo il suo maggiore punch.
Dopo venti minuti nelle mani dell’atleta di Odessa, il match vira dalle parti di Togliatti: Kasatkina migliora la percentuale di prime palle e prende a disegnare il campo come sa fare, togliendo pazienza e sicurezza alla rivale. Aumentano gli errori della numero 192 del ranking che spesso non ha gli appoggi a posto mentre cerca di anestetizzare il palleggio vicino alle righe della russa.
Il match è ora equilibrato e si apprezzano le trame delle due tenniste, con Kasatkina che allunga lo scambio e sposta l’avversaria e Svitolina che rintuzza e aspetta il momento giusto per piazzare l’attacco.
Daria recupera un break con una risposta incrociata di rovescio vincente ma non si avvicina più sui game di battuta di Elina, cedendo 6-4 la frazione. Quarantasei minuti di tennis piacevole e intelligente, anche se con qualche errore di troppo.
Secondo set: Svitolina stanca ma indomita vince su Kasatkina sprecona e impaurita
Nonostante la sconfitta nel parziale, Kasatkina finisce meglio il set e riprende con decisione la via intrapresa. Inoltre, Svitolina appare provata dal ritmo imposto dalla russa; non dimentichiamo che questo è il settimo match per lei a Parigi e che la settimana precedente ha giocato e vinto a Strasburgo.
Così Daria sale 2-0 imponendo i suoi colpi lenti e liftati che schiacciano Elina oltre la linea di fondo. L’ucraina prova a far ripartire il gioco da posizioni poco agevoli ma non sembra avere energia per dar seguito alle sue intenzioni. In questo quadro generale accade l’improbabile: l’atleta ucraina vince tre game consecutivi e sopravanza di un break la russa.
Kasatkina gioca con intelligenza ma è fallosa al momento di chiudere e sembra subire la personalita della dirimpettaia. Svitolina è ammirevole per come tiene lo scambio e aspetta l’errore dell’avversaria, che conferma di non essere propriamente un cuor di leone. La russa ottiene la parità a 3-3 ma di nuovo la lepre di Odessa scappa a 5-3, mentre il pubblico ne prende le parti, riconoscendo chi sta facendo la partita.
Svitolina serve per il match sul 5-4 e spreca una occasione per vincere. Ma sul 5-5 Kasatkina ne combina di tutti i colori: un doppio fallo, un dritto steccato e due palle oltre la linea di fondo. È prigioniera della paura e di nuovo manda la rivale a servire per i quarti di finale. Ma di nuovo tutto inutile perché Svitolina non ha le gambe per spingere per due game consecutivi. Si va al tie-break che è forse decisivo perché è difficile immaginare Svitolina competitiva in un eventuale terza frazione. Il tredicesimo gioco è il sunto ideale del set: cuore-Svitolina e braccino-Kasatkina. Quattro errori della russa che sale 5-4 per poi commettere tre errori in lunghezza e consegnare la vittoria all’ucraina.
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WTA Birmingham: wild card per Venus Williams e Svitolina
Si comincia il 19 giugno. La campionessa americana sarà anche al via una settimana prima a ‘s-Hertogenbosh

Il sito ufficiale del circuito femminile professionistico riporta nella giornata di venerdì 2 giugno la notizia che gli organizzatori del Rothesay Classic Birmingham, un evento sull’erba di livello 250 che comincerà lunedì 19 giugno, hanno concesso una wild card a Venus Williams e a Elina Svitolina.
La tennista americana, che solo due giorni prima compirà 43 anni, ha già partecipato quattro anni fa al torneo raggiungendo i quarti di finali e cedendo solo ad Ashleigh Barty. La cinque volte campionessa di Wimbledon tornerà così a calcare i campi del lawn tennis dall’edizione 2021 dei Championships, quando uscì al secondo turno per mano di Ons Jabeur.
Quest’anno Venus ha giocato solo due incontri ufficiali, in gennaio ad Auckland, cedendo alla cinese Zhu al secondo turno. La ex numero uno del mondo parteciperà anche a ‘s-Hertogenbosh nella settimana precedente l’evento inglese.
Situazione diversa per Elina Svitolina. La ventinovenne ucraina come è noto è rientrata lo scorso aprile dopo un anno di assenza per maternità e si sta ricostruendo una classifica interessante grazie a piazzamenti nei tornei minori e alla vittoria a Strasburgo una settimana fa. Gli ottavi di finali sinora raggiunti a Parigi la proiettano nel ranking a ridosso della posizione numero 110: ad aprile era oltre la 1300°!