Dal nostro inviato a Nizza
Seppur relegato sul più piccolo dei tre campi del tennis club di Nizza destinati agli incontri, Marco Cecchinato si comporta a dovere e supera il croato Ante Pavic, numero 371 ATP. Al ventitreenne palermitano, che pochi giorni fa a Roma aveva messo in serie difficoltà Milos Raonic, sono bastati due set (seppur con un tie-break) per avere la meglio dell’avversario, il quale si è trovato anche a servire per il primo set. Cecchinato, a un passo dal primo break dell’incontro nell’undicesimo gioco, guardando il proprio angolo aveva profetizzato amaro: “Se gli lascio una palla break perdo il set”. Nulla di più falso, perché al break è seguito l’immediato contro-break – con una grossa mano da parte di Pavic, che nel giro di pochi punti spediva in rete tre smash – e provvidenziale. Da lì in poi, Marco non ha avuto più problemi, andando subito avanti nel punteggio nel secondo set e chiudendo senza più troppe paure. Meglio come tennista che come oracolo, insomma.
Sullo stesso campo, le cui “tribune” consistono di tre panchine da parco pubblico e qualche sedia di vimini sottratta al bar, era arrivato un paio d’ore prima anche il successo di Donald Young, impegnato tanto nel giocare i punti quanto nel rendere più soft le proprie mezze imprecazioni. Sotto l’occhio attentissimo della madre, l’americano ha sconfitto in due set il serbo Miki Jankovic. Fa invece ben più fatica Kyle Edmund, a cui forse mancano ancora le rotazioni sufficienti a giocare sulla terra, che addirittura si trova sotto di un set contro il locale Elliot Benchetrit, numero 1974 (!) ATP. Lo sconosciuto francese mette tutto se stesso in un match in cui trova 10 ace, 8 doppi falli e, alla fine, addirittura un punto in più dell’avversario. Edmund sarà avversario di Cecchinato al secondo turno. Successo liscio invece per Diego Schwartzman, a scapito di Maxime Teixeira.
La sorpresa di giornata è però la sconfitta(ccia) di Damir Dzumhur, che a meno di 24 ore dal suo atterraggio all’aeroporto è già rispedito a casa con un doppio 6-3 dal cinese Zhizhen Zhang. Semplicemente nella media per quanto riguarda potenza e solidità, il ragazzone d’oriente trova davanti a sé un avversario capace di una serie quasi infinita di errori gratuiti, e che cede nel giro di una manciata di colpi al classico destra-sinistra. L’ultimo match di giornata, quello tra Giovanni Lapentti e Daniil Medvedev, viene sospeso per pioggia all’inizio del terzo set. Nonostante torni il sereno dopo meno di un’oretta, i campi, gli spalti e il circolo sono ormai deserti – fatta eccezione per la famiglia Zverev, che con cagnolino al seguito assiste negli allenamenti lo zelante Sascha. Viene presa dunque la decisione di concludere il match l’indomani.
Risultati:
[3] D. Young b. M. Jankovic 6-4 6-2
[6/WC] M. Bourgue b. G. Van Peperzeel 7-6(6) 6-2
[4] K. Edmund b. [WC] E. Benchetrit 6-7(3) 6-4 6-4
[5] M. Cecchinato b. A. Pavic 7-6(4) 6-4
[1] D. Schwartzman b. M. Teixeira 6-3 6-3
[Alt] Z. Zhang b. [2] D. Dzumhur 6-3 6-3
D. Zhyrmont b. [7] M. Zekic 6-4 6-4
G. Lapentti vs [8] D. Medvedev 6-3 6-7(4) 0-1 sosp.
