Roland Garros, Nadal e Djokovic dalla stessa parte (Cocchi). Djokovic contro Nadal, Parigi vale un posto nella storia (Semeraro). Azzurri, urna avvelenata a Parigi: sorride solo la Giorgi (Nazione)

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Roland Garros, Nadal e Djokovic dalla stessa parte (Cocchi). Djokovic contro Nadal, Parigi vale un posto nella storia (Semeraro). Azzurri, urna avvelenata a Parigi: sorride solo la Giorgi (Nazione)

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Roland Garros, Nadal e Djokovic dalla stessa parte (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Non si incontreranno ai quarti, come invece accadde lo scorso anno, ma probabilmente la sida numero 50 andrà in scena in semifinale. Il sorteggio dei tabelloni del Roland Garros, che parte domani a Parigi ha messo Rafa Nadal e Novak Djokovic ancora una volta dalla stessa parte del tabellone. ll n.1 al mondo, a caccia della prima affermazione a Parigi, esordirà con Yen Hsun Lu, poi un qualificato, al terzo turno Delbonis o Carreno Busta, agli ottavi Bautista Agut o Tomic e ai quarti Berdych o Ferrer. Nella parte bassa del tabellone invece si prefigura una possibile semifinale tra il vincitore di Roma Andy Murray e il campione 2015 Stan Wawrinka. Con il forfait di Gael Monfils, fermato da un’infezione virale, Fabio Fognini viene promosso testa di serie. Il ligure inizierà da Marcel Granollers, poi Mahut o Berankis e terzo turno, probabilmente contro Nadal. Lorenzi invece avrà un qualificato e poi Goffin. Seppi invece trova Gulbis e poi Sousa o Dzumhur, prima di un eventuale terzo turno con Tsonga. Non proprio fortunato Simone Bolelli, al rientro dall’infortunio, che è stato sorteggiato con Nishikori. Cecchinato ha pescato invece Nick Kyrgios. Thomas Fabbiano è stato ripescato come lucky loser per il forfait di Dolgopolov e trova al 1 turno Feliciano Lopez. Non ce l’hanno fatta alle qualificazioni Arnaboldi e Donati. DONNE Serena Williams arriva carica dalla vittoria di Roma, primo torneo conquistato da agosto 2015. La statunintense partirà contro la slovacca Magdalena Rybarikova, poi Kristyna Pliskova o Pereira, al terzo turno una tra Mladenovic, Schiavone o Babos, agli ottavi Ivanovic e ai quarti Azarenka. La campionessa di Melbourne Angelique Kerber debutterà contro Kiki Bertens, poi Giorgi o Lim, possibile ottavo con Madison Keys e quarto con Bacsinszky, Jankovic o Venus. LE AZZURRE Nella parte bassa Muguruza, testa di serie numero 4, inizierà da Anna Karolina Schmiedlova, ai quarti una tra Roberta Vinci o Petra Kvitova. La testa di serie numero 2 Radwanska parte da Jovanosvki e ai quarti potrebbe trovare Halep o Safarova. Schiavone contro Mladenovic per poi affrontare Babos o Crawford e infine Serena Williams al terzo; Knapp invece ha pescato Victoria Azarenka; Camila Giorgi al rientro dallo stop ha avuto fortuna pescando la wild card francese Lim. Roberta Vinci, testa di serie numero 7 inizierà da Bondarenko con eventuali ottavi contro Kvitova. Infine Sara Errani, testa di serie numero 16, partirà da Piíonkova con ottavo con la Radwanska

 

Djokovic contro Nadal, Parigi vale un posto nella storia (Stefano Semeraro, La Stampa)

Djokovic contro tutti. Ma soprattutto Djokovic contro Nadal. Il tema del Roland Garros di quest’anno è molto simile a quello del 2015, quando i due grandi rivali sul rosso però vivevano momenti opposti. Il Joker arrivò a Parigi in odore di Grande Slam, e una volta sbarazzatosi nei quarti di un Nadal in crisi di risultati e di fiducia pareva avere la strada sgombra verso il suo primo titolo Slam sul rosso. Macché: ci si mise di mezzo un Wawrinka in edizione deluxe e in finale il numero 1 del mondo fu costretto per la terza volta a inchinarsi a un passo dall’unico, grande trionfo che ancora gli manca. L’amarezza a fine stagione fu grande, considerato che Nole, vincitore a gennaio agli Australian Open, conquistò poi anche Wimbledon e gli Us Open, chiudendo tre quarti di Grande Slam. Possibile duello in semifinale Quest’anno il fuoriclasse senza paura e senza glutine ci riprova. Si presenta al Bois de Boulogne da campione degli Australian Open e primo favorito, oltre che da re indiscusso delle classifiche. Nel suo ruolino di marcia però si sono aperte un paio di crepe – i ko al primo turno di Montecarlo contro Vesely e in finale a Roma contro Murray. Nadal, al contrario, è rifiorito. Ha rivinto nel Principato, si è ripreso Barcellona. Al Foro Italico, è vero, ha ceduto nei quarti proprio a Djokovic, ma dopo una battaglia di due ore e mezzo in cui ha dimostrato di avere di nuovo lo sguardo – e la fame – di una volta. Insegue la «Decima», il Niño, che a Parigi si è imposto nove volte. Un’impresa già al limite del sovrumano che lo ha traslocato definitivamente al primo posto fra i «terraioli» di sempre, persino davanti al mito Borg. Non è più l’Orco di una volta, i tanti infortuni hanno lasciato il segno e durante Parigi compirà 30 anni; ma rispetto al Nadal in depressione (agonistica) di 12 mesi fa è di nuovo da corsa, pessimo cliente per chiunque sulla distanza dei tre set su cinque. La variabile Murray. E Djokovic – che potrebbe affrontarlo in semifinale – lo sa. La settimana di pausa fra Roma e Parigi a Nole è servita per recuperare equilibrio dopo un inizio di stagione impressionante, che gli ha regalato più tossine di quante la sua dieta rigorosissima possa smaltire. La sconfitta contro Murray, proprio lunedì scorso tornato al n. 2 del ranking, è stata insieme un campanello d’allarme per Djokovic e una promozione sul campo per il suo amico Andy. Lo scozzese dal rovescio proibito un tennis adatto a vincere sul rosso lo ha sempre avuto, ma solo negli ultimi due anni, imponendosi prima a Madrid nel 2015 e poi al Foro una settimana fa, se ne è reso finalmente conto. È lui il Terzo Uomo del torneo che inizia domani, specie dopo il ritiro di Federer, afflitto dal mal di schiena. Dalla sua Djokovic ha una solidità mentale inossidabile. Magari non gioca benissimo, ma quando è in condizione i punti che contano li vince sempre lui. Persino contro Nadal. Sulla terra battuta ha una percentuale di vittorie del 79,7%, la quinta migliore in assoluto. Nessuno, fin da quando nel 1925 il Roland Garros si è aperto ai non-francesi , ha mai avuto un record migliore del suo senza vincere almeno un a volta. «Se il suo obiettivo è diventare il più grande di sempre – sostiene l’ex n. 1 americano Jim Courier –, Novak deve vincere a Parigi». La pressione, l’imperativo di rompere il tabù parigino, sono insieme il suo stimolo più grande e il suo peggiore avversario. Serena ha voglia di rivincita. A sbarrargli il cammino oltre ai due grandi avversari ci saranno la Nemesi Wawrinka – un po’ in ribasso ultimamente – e Kei Nishikori, più un gruppetto di giovani in cerca di un diploma di maturità: su tutti il bad boy australiano Nick Kyrgios, poi l’austriaco Dominic Thiem e il tedesco Alexander Zverev, un n. 1 annunciato. Anche fra le ragazze c’è chi soffre ancora per uno Slam sfumato atrocemente l’anno scorso: è Serena Williams, reduce dalla sua quarta vittoria a Roma, l’unica vera sovrana di un tennis femminile che alle sue spalle vive un momento di anarchia. Parigi però – come tutti sanno – è un luogo che meglio di qualsiasi altro si addice alle rivoluzioni.

 

Azzurri, urna avvelenata a Parigi: sorride solo la Giorgi (La Nazione-Carlino-Giorno)

Sono sei gli azzurri al via nel tabellone principale maschile del Roland Garros, secondo Slam stagionale al via domani sulla terra rossa di Parigi: ultimo ammesso Thomas Fabbiano, ripescato dopo essere stato eliminato nelle qualificazioni. Affronterà Lopez. E il sorteggio elettronico non è stato particolarmente benigno neanche per gli altri portacolori dell’Italtennis, considerando che sia Simone Bolelli che Marco Cecchinato sono stati abbinati a due dei protagonisti più attesi (il giapponese Nishikori e l’australiano Kyrgios) e che hanno rivali temibili anche Fabio Fognini e Andreas Seppi, con il solo Paolo Lorenzi opposto a un qualificato. Il numero uno azzurro Fognini comincia la sua avventura parigina affrontando lo spagnolo Granollers, ed è stato sorteggiato nello spicchio di tabellone di Rafa Nadal (n.4) per un eventuale terzo turno. Andreas Seppi, numero 41, reduce dai quarti di finale a Nizza, debutterà contro il lettone Ernests Gulbis, numero 76 Atp, che conduce 5-1 nei confronti diretti e al Roland Garros è stato semifinalista nel 2014. Nel tabellone femminile, sono cinque le azzurre al via. Sorteggio abbastanza buono per Roberta Vinci, numero 7 Wta e settima testa di serie che affronterà l’ucraina Bondarenko, numero 62 Wta. Sara Errani, numero 18 Wta e sedicesima testa di serie, finalista nel 2012 e negli ultimi quattro anni sempre almeno nei quarti, esordirà invece contro la bulgara Pironkova. Il sorteggio sulla carta più agevole è toccato a Camila Giorgi, mai oltre il secondo turno nello Slam francese: la marchigiana giocherà contro la francese Lim, in tabellone grazie ad una wild card. Decisamente sfortunata, invece, Karin Knapp, che ha pescato la bielorussa AZarenka, quinta testa di serie, semifinalista nel 2013. Infine avversaria tosta anche per Francesca Schiavone, vincitrice di uno storico trofeo Slam nel 2010 e finalista ancora dodici mesi dopo, che troverà dall’altra parte della rete la francese Mladenovic: la milanese conduce per 2-1 nei precedenti, tutti disputati sul cemento

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