Roland Garros interviste, Stan Wawrinka: "Djokovic è il grande favorito, ma sarà un Roland Garros interessante"

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Roland Garros interviste, Stan Wawrinka: “Djokovic è il grande favorito, ma sarà un Roland Garros interessante”

Roland Garros interviste. La conferenza stampa pre torneo di Stan Wawrinka

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Pensi che sia cambiato qualcosa un anno dopo la tua vittoria qui? Nuovi giovani?
Ci sono certamente alcune cose diverse. Il fatto che Roger non giochi non è una buona notizia per lui e per il tennis. È la prima volta da tanti anni. Per il resto, penso che sarà un Open di Francia interessante vedere che cosa accadrà con gli altri giocatori.

Puoi parlarci delle tue aspettative riguardo i match di Novak e delle altre cose di questa stagione?
Se parliamo di Novak, dalla finale dello scorso anno, sta giocando ancora un tennis straordinario, se guardi ciò che è già successo quest’anno. È sicuramente il grande favorito e sarà molto difficile batterlo. Riguardo me, anche lo scorso anno giocai a Ginevra e persi nei quarti, ma qui iniziai di domenica, quindi era un po’ diverso. Sono contento di aver vinto ieri. È stato un torneo importante per me. Ho acquisito molta fiducia. È tardi arrivare adesso ad un torneo del Grand Slam, soprattutto se vuoi andare molto avanti, ma mi sento bene. Mi sento in forma. Il mio tennis c’è e sono pronto a giocare domani il mio primo match.

Preferisci arrivare qui più tardi e non pensare troppo in anticipo agli Open di Francia?
Non posso dire che preferisco fare così. È un fattore positivo arrivare qui qualche giorno prima per allenarsi nel campo e prepararsi. Da quando hanno messo questo torneo in Svizzera a Ginevra vicino a casa mia la settimana precedente, ho deciso di giocare e di cambiare un po’ la programmazione. Lo scorso anno mi è andata molto bene. Il fatto che io sia arrivato solo ieri notte non mi ha fatto pensare troppo presto all’ Open di Francia, quindi è un po’ diverso. Sono soddisfatto della mia programmazione.

Ci sono molti giocatori che hanno vinto titoli del Grand Slam tra gli junior, ma non sono molti quelli che si sono ripetuti tra i professionisti. Tu sei uno di quelli che ci sono riusciti. Che cosa rende speciale il Roland Garros per te e perché tu hai avuto successo mentre gli altri hanno fallito?
Per me l’Open di Francia è sempre stato speciale perché è vicino a casa mia, è il torneo che vedevo per ore in TV da ragazzo ogni pomeriggio dopo la scuola. È l’unico torneo junior che ho giocato, l’ho vinto, quindi ci sono molte cose che lo rendono diverso agli altri Slam.

Hai affrontato Rosol recentemente e adesso lo affronterai di nuovo al primo turno. Che cosa ci puoi dire di questo match?
Abbiamo giocato tre set qualche giorno fa a Ginevra. L’ho affrontato anche agli Australian Open. È un giocatore pericoloso, serve molto bene, è aggressivo. Non sai mai cosa aspettarti. Devi essere veramente solido. Dipenderà da come mi sentirò domani e se giocherò abbastanza bene per batterlo.

Hai rivisto la finale dello scorso anno contro Novak? Se sì, che cosa prenderesti da quel match che ti possa caricare per quest’anno?
Ho visto alcuni highlights. Non l’ho mai vista interamente. In un anno ho visto certamente un po’ di highlights. Sono sempre dei bei ricordi. Ma non prenderei niente per quest’anno. È stata un anno fa. È una storia completamente diversa. È stata una finale. Adesso so com’è. È un nuovo Slam, un nuovo torneo, un nuovo giocatore da affrontare. Devi iniziare dall’inizio. Penso di giocare un buon tennis. È stato bello vincere il trofeo ieri, mi dà molta fiducia e felicità. Non vedo l’ora di giocare domani. 

Traduzione a cura di Chiara Nardi

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