Ivan Dodig è campione in carica del Roland Garros in doppio. Lo scorso anno insieme a Marcelo Melo ha vinto a Parigi il loro primo titolo del Grande Slam. Curiosamente però, nelle 5 precedenti partecipazioni in singolare non era mai riuscito a raggiungere il secondo turno, l’unico dei quattro tornei dello Slam in cui non c’è riuscito.
Alla fine la tanto agognata vittoria in singolare sulla terra rossa parigina è arrivata. Al termine di un drammatico match contro il 33enne russo Mikhail Youzhny, conclusosi a suo favore per 6-3 al quinto set dopo oltre 4 ore di gioco.
Quanto però Dodig sentisse la pressione di riuscire finalmente a superare lo scoglio del primo turno in singolare a Porte d’Auteuil lo si è capito verso la fine del terzo set, quando il 31enne croato si è trovato a servire per il set sul 5-4, ma l’ex n. 8 del mondo lo ha impattato sul cinque pari. Forse anche perché sapeva di dover sfruttare l’occasione di un sorteggio tutto sommato abbordabile – lui è n. 77 ATP, mentre Youzhny è n. 78 – Dodig è letteralmente “sbroccato”. “Solo a me può capitare una cosa del genere. Io ammazzo tutti, ammazzo tutti uno dopo l’altro” ha urlato in croato il tennista di Medjugorje, davanti agli sguardi allibiti dei giornalisti croati presenti al suo match, che quasi non credevano alle proprie orecchie e che poi hanno riportato prontamente l’accaduto, stigmatizzando il comportamento del connazionale.