Ubitennis intervista Ivo Karlovic: "Il segreto della mia longevità"

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Ubitennis intervista Ivo Karlovic: “Il segreto della mia longevità”

Intervista esclusiva a Ivo Karlovic. Il gigante buono del tennis ci ha parlato della sua longevità nel Tour, della sua Croazia e della sua conoscenza dell’Italia…

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DA PARIGI – La stella di Ivo Karlovic ha cominciato a brillare nel 2003 in quel di Wimbledon, quando, alla sua primissima partecipazione slam, elimina il detentore del titolo Lleyton Hewitt. Non succedeva che un vincitore di major perdesse al primo round l’anno dopo aver conquistato il trofeo da quando Manolo Santana aveva perso al primo turno nel 1967 dopo aver vinto a Church Road nel ’66. Allora Ivo aveva 24 anni ed era alto “solo” 2 metri e 7 centimetri. Già, perché è cresciuto ancora da allora, perché oggi ha raggiunto la bellezza di 2 metri e 11!

Quando si dice un gigante buono, non c’è niente di più vero pensando a Ivo Karlovic. Già, il croato – 37 anni e tre mesi esatti (è nato il 28 febbraio 1979), secondo per anzianità nel tour in singolare solo a Radek Stepanek – è davvero strabiliante dall’alto dei 211 centimetri. Poi, da vicino, è ancora più fenomenale, e non solo per la statura ma anche per la sua gentilezza e cortesia che sfiorano perfino la timidezza. Il “Dottor Ivo” – come lo chiamano simpaticamente i tifosi in Croazia per la precisione chirurgica nello scaraventare i suoi servizi bomba nelle giornate migliori – ci ha parlato della sua carriera nel Tour, quanto gli manca la Croazia quando è a Miami, dell’exploit di Cilic allo Us Open e di Federer. E poi, l’attaccamento all’Italia e a Perugia, grazie ad Alberto Castellani... Insomma un gran signore Ivo Karlovic. Grande… in tutti i sensi!

 

Qual è la chiave per essere così longevo nel tour?
Il mio gioco non è molto dispendioso, grazie al mio servizio e al mio tennis aggressivo gli scambi non sono molto prolungati e riesco quindi a preservare il fisico. E poi non ho cominciato troppo presto, raggiungendo poi gli alti livelli appena a 24 anni. In questo modo il mio corpo non si è usurato troppo. Così ora, anche se sono tra i più “anziani” nel tour, in realtà mi sento più giovane.

Cosa ti piace di più della competizione e del fatto di essere un giocatore professionista ?
Mi piace tutto. È la mia vita. Amo davvero tutto della vita del tennista, mi piace viaggiare. Certo, avendo una figlia (Jada Valentina) non è sempre facile ma cerco di organizzarmi. Il tennis è uno sport fantastico che amo moltissimo.

La Croazia ha una grande tradizione tennistica. Avete avuto gli exploit di Goran Ivanisevic nel recente passato e, in questo periodo, il trionfo di Marin Cilic agli US Open. E poi c’è la rising star Borna Coric… Cosa ne pensi?
È davvero una cosa fantastica, incredibile. Quando Cilic ha vinto lo US Upen per la Croazia è stata una cosa enorme. Ora ci sono altri ragazzi più giovani come Borna Coric che, secondo me, nei prossimi anni potrà vincere uno slam. Vedremo…

E poi Ivan Ljubicic, che ora è coach di Roger Federer…
Sì è una cosa fantastica. Roger lo stima molto e ritiene Ivan un ottimo cach con un’ottima esperienza, che può offrirgli un aiuto prezioso.

A proposito di Roger Federer. Tu lo conosci molto bene, pensi che possa ancora vincere un torneo del Grande Slam?
Ha il gioco per farlo. Poi dipende dal suo stato fisico. Con il passare degli anni è più facile infortunarsi ora rispetto a quando si era più giovani. Quindi dipende molto dal suo corpo e se riesce a preservarsi dagli infortuni.

Quando sei negli Stati Uniti, cosa ti manca di più della Croazia?
Innanzitutto i miei genitori, perché vivono ancora in Croazia. Ma ora ci sono molti tornei in Europa e quindi, tra un torneo e l’altro, riesco ad andare a trovarli spesso e a trascorrere molto più tempo nel mio paese.

In Croazia si disputa il torneo di Umago? Pensi di parteciparvi in futuro?
Mi piace moltissimo il torneo di Umago perché ci si può anche rilassare un po’, molti match si svolgono la sera e poi è un torneo molto festivo, ogni giorno ci sono eventi e party ; ma è a ridosso della stagione americana sul veloce in preparazione agli US Open, quindi è per questo che non riesco ad andarci da quattro anni.

Quali sono i tuoi programmi ora?
Andrò a ‘s-Hertogenbosch, Halle, Wimbledon E poi a Newport, Washington, quest’anno a Toronto, Los Cabos, Cincinnati, allo Us Open e poi vedremo.

Conosci molto bene tanti giocatori. Quali sono i tuoi migliori amici nel tour?
Beh devo dire che sono tutti gentili. Ma i miei amici di vecchia data sono i croati e anche i tennisti serbi, come Novak Djokovic, per esempio. Ma anche Lukasz Kubot, Gabashvili sono miei cari amici. Ma anche molti altri…

Conosci un po’ l’Italia? Ci vai ogni tanto?
Sì certo. Conosco bene Roma. Poi quando ero più giovane, 11 anni fa, ho trascorso molto tempo in Italia, anche perché ero seguito da un coach italiano (Alberto Castellani) e quindi sono stato spesso a Perugia. E poi a Venezia… E in molti altri bei posti!

Ivo Karlovic e Laura Guidobaldi - Roland Garros 2016 (foto di Roberto Dell'Olivo)

Ivo Karlovic e Laura Guidobaldi – Roland Garros 2016 (foto di Roberto Dell’Olivo)

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