Il Challenger di Caltanissetta avrà una finale tutta italiana: Matteo Donati si è infatti imposto con una prova di carattere, in tre set, su Guido Andreozzi, argentino numero 154 ATP. Due ore e dieci minuti per rimontare il 4-6 iniziale, al quale il giovane piemontese ha reagito di forza: messa sul piano della lotta, la partita è girata sul finale di secondo parziale, nel quale Donati ha dato lo scossone decisivo chiudendo per 7-5. Il terzo set è poi dominato dall’italiano, che chiude 6-2. L’alessandrino conquista così la sua seconda finale Challenger, dopo Napoli 2015 in cui perse contro Daniel Munoz de la Nava, dopo aver comunque ottenuto lo scalpo importante di Andrey Golubev (testa di serie numero uno di quel torneo).

Donati se la vedrà in finale con Paolo Lorenzi che ha battuto Alessandro Giannessi in un match molto interessante ed appassionante. Nonostante la netta superiorità tecnica infatti, Paolo si è dovuto sudare la vittoria a causa di qualche passaggio a vuoto sia nel primo che nel secondo set. Come se non bastasse, dall’altra parte della rete Giannessi non concede nulla, specialmente nel secondo parziale, e lotta su ogni punto, costringendo più d’una volta l’avversario ad un colpo in più. Servono così 2 ore e 13 minuti a Lorenzi per imporsi col punteggio di 6-4 7-5 e raggiungere, per la prima volta in carriera, la finale dell’ATP Challenger di Caltanissetta.

La finale di domani tra Lorenzi e Donati sarà la prima partita in cui i due si affrontano, in quella che, ipoteticamente, potrebbe rappresentare un primo passaggio di consegne da una generazione all’altra.