ATP Queen's: subito fuori uno spento Wawrinka, Murray se la cava contro Mahut

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ATP Queen’s: subito fuori uno spento Wawrinka, Murray se la cava contro Mahut

Finalmente c’è tennis sull’erba degli Aegon Championships: Fernando Verdasco estromette Stan Wawrinka, tutt’altro che pronto all’erba, mentre Andy Murray supera in due tie-break lo specialista Nicolas Mahut. Marin Cilic batte Feliciano Lopez, deludono ancora Dimitrov e Paire. Sospesa per oscurità Kyrgios-Raonic

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Dal nostro inviato a Londra

Con tutta la pioggia scesa negli ultimi giorni su questa edizione degli Aegon Championships – votati i migliori tra gli ATP 500 – erano ben pochi fortunati a poter dire d’aver iniziato la propria preparazione sull’erba. Anche il martedì, infatti, si è presentato con nuvoloni neri e scrosci di pioggia. Dall’ora di pranzo in poi, però, si è finalmente scesi in campo e nonostante un paio di interruzioni si è riuscito a portare a termine undici match dei quindici inizialmente previsti nel ricchissimo programma.

Ad aprire le danze sono stati la testa di serie numero due Stan Wawrinka e Fernando Verdasco, ormai membro del club dei tennisti jolly, quelli in grado di rovinare – a piacere – la giornata di un top player o la propria. Chi si aspettava di vedere già qualche risultato dalle prime “lezioni di erba” impartite a Wawrinka da Richard Krajicek, però, è rimasto deluso e non poco: lo svizzero sceso in campo era timoroso e spento, quasi una versione pre-Slam di se stesso. Verdasco dal canto suo ne ha approfittato, arrivando bene sulla palla e trovando vincenti lungo linea e in diagonale con entrambi i fondamentali, e pur concedendo qualche palla break (8) è riuscito a non cedere mai il servizio. “Oggi ci ho provato con quello che avevo” ha commentato Stan a fine match, però l’impressione è che tranne per una manciata di punti la sua macchina non abbia mai viaggiato a pieno regime. Bravo ad approfittarne “Nando”, non dominante eppure di gran lunga il migliore in campo, che ora incrocerà Bernard Tomic in un succosissimo ottavo di finale: l’australiano è riuscito a sconfiggere Kevin Anderson in due set, ma la notizia è che, sotto 1-4 nel secondo set, invece di mollare come suo solito ha piazzato un parziale di cinque giochi e 20 punti a 7. Fosse sempre così…

Mentre Marin Cilic e Feliciano Lopez davano vita a tre set concreti ma privi di fantasia – il croato attaccando dritto su dritto, il mancino spagnolo provando a rimandargli palle difficili da sollevare – sul campo centrale venivano chiamati Andy Murray, padrone di casa, e il freschissimo vincitore di ‘s-Hertogenbosch (la finale si è terminata di giocare soltanto ieri) Nicolas Mahut. Il britannico, già in completo total white, ha raggiunto il successo con due tie-break, il primo dei due in bilico fino all’ultimo. Se nell’uno-due, ronzando attorno alla rete, Mahut è in grado di giocare alla pari – se non oltre – con chiunque, non appena iniziava il tennis “contemporaneo” la caratura di Murray si faceva sentire. Due volte avanti di un break e due volte ripreso, Nicolas ha regalato tennis d’altri tempi – chi le gioca più le volée di dritto tagliate? E il chip and charge? – prima di soccombere a un avversario che era stato in primis sfortunato a pescare nel sorteggio. Il prossimo ostacolo nella corsa di Murray al quinto titolo al Queen’s Club sarà il connazionale Aljaz Bedene, che ha sfidato l’oscurità per non rinviare il giorno seguente la questione contro Benoit Paire. Il turbolento francese non ne indovina mezza ormai da tempo e, tra qualche lampo di genio e la solita racchetta rotta, ha di nuovo a disposizione un weekend di cinque giorni per pensarci su.

Qualcuno che lo ricorda molto da vicino è Grigor Dimitrov. Dal giorno della famigerata finale di Istanbul, il bulgaro non ha più trovato il successo né la fiducia nei propri mezzi e oggi ha addirittura perso in tre set con Janko Tipsarevic, la cui ultima vittoria nel tour era arrivata a Monaco nell’aprile dello scorso anno. Il serbo, rimesso insieme con la colla e sospinto fino al tabellone principale dal ranking protetto, ha puntato principalmente a rimanere nello scambio. Aggiudicatosi il primo set grazie a un tie-break da ben sette mini-break, ha resistito a un temporaneo ritorno del Dimitrov che tutti avrebbero sognato prima di prendersi il parziale che conta un attimo prima del calar del sole. Al secondo turno accedono anche l’altro finalista di ieri Gilles Muller, che ha lasciato le briciole alla wild card James Ward col suo servizio, Roberto Bautista-Agut che ha piegato in tre prevedibili tie-break Sam Querrey, Donald Young, Jiri Vesely e Adrian Mannarino. Nick Kyrgios e Milos Raonic, infine, riprenderanno la loro battaglia da dove l’hanno lasciata oggi: il campo centrale del Queen’s non ha illuminazione per la sessione serale, e il terzo set è stato rimandato a domani.

Risultati:

F. Verdasco b. [2] S. Wawrinka 6-2 7-6(3)
[Q] A. Mannarino b. G. Garcia-Lopez 6-4 6-2
[Q] D. Young b. [Q] V. Pospisil 6-3 6-4
[6] R. Bautista-Agut vs S. Querrey 7-6(2) 6-7(4) 7-6(1)
[5] M. Cilic b. F. Lopez 4-6 6-3 6-4
B. Tomic b. [Q] K. Anderson 6-3 6-4
[1] A. Murray b. N. Mahut 7-6(8) 7-6(1)
G. Muller b. [WC] J. Ward 6-4 6-4
[LL] J. Vesely b. J. Chardy 7-6(3) 6-7(5) 6-4
[PR] J. Tipsarevic b. G. Dimitrov 7-6(6) 4-6 6-3
A. Bedene b. B. Paire 7-6(6) 6-7(7) 6-4
N. Kyrgios vs [3] M. Raonic 7-6(5) 4-6 sosp.

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