Quale pensi sia stata la chiave della sconfitta?
Beh, prima di tutto congratulazioni a Sam per aver giocato un match terrificante e aver servito bene come fa di solito. Questa parte del duo gioco è stata brutale, ha fatto molti punti col servizio. Mi ha sovrastato con la sua forza.

Non so se tu sei superstizioso o religioso, ma credi sia un segno del destino? È così difficile che qualcuno faccia un Grande Slam e ogni anno accade qualcosa.
Io credo nelle cose positive della vita. Io sono riuscito a vincere quattro Slam consecutivi in due stagioni ed è stata dura. Voglio concentrarmi su questo piuttosto che sul fallimento.

Sono stati due giorni complicati per via della pioggia e delle interruzioni e non era facile trovare un buon livello di tennis. Com’è stato per te giocare in queste 48 ore?
Ancora, io non voglio togliere niente dalla vittoria del mio avversario, lui ha giocato molto bene e merita di vincere. Ho avuto le mie chance forse nel quarto set, servendo per il set. E nel tie-break stavo conducendo. Semplicemente non sentivo bene la palla come avrei desiderato, ma è lo sport. Il fattore tempo vale per entrambi, non è davvero necessario parlare della pioggia e delle interruzioni. È ovvio che non solo noi, ma anche tutte le persone che sono venute a vederci erano frustrate per i tanti ritardi.

Oggi il tuo servizio e il rovescio non erano al solito livello. C’è un motivo? Non sei al 100% fisicamente?
A dire il vero no, ma ora non è il momento e il posto per parlarne.

Quanto è stato un fattore il peso della storia, e paragonato agli altri Slam com’è stato giocare con questo pensiero?
Sai, io non credo sia stato di grande impatto onestamente. Arrivando a questo match io sapevo che sarebbe stato molto tirato e non facile strappargli il servizio. Sam è nel circuito da molti anni e con l’esperienza che ha acquisito ha imparato ad essere un giocatore più forte.

C’è un vecchio detto: non conta cosa ti accade, ma come reagisci quando ti accade. In che modo pensi questa sconfitta possa motivarti?
Vedremo, vedremo. Sono passati solo 20 minuti da quando sono uscito dal campo. È difficile parlare di una cosa del genere adesso. Ma sicuramente non è la prima sconfitta in uno Slam e so cosa fare. La primissima cosa: alleggerire la mente e rilassarmi. Comunque i programmi non cambiano, non giocherò la Davis.

Hai avuto qualche problema sul campo numero 1. Ti senti più a tuo agio sul centrale?
Mi sento più a mio agio sul centrale, ovviamente. Perché ho giocato il 90% dei miei match lì quindi naturalmente mi ci sento meglio.

Cosa si prova a vincere 4 Slam di fila e ora a dover ricominciare tutto da capo?
Ovviamente avere tutti e quattro i titoli dello Slam nello stesso momento è una sensazione fantastica. Arrivando qui sapevo che mentalmente non sarebbe stato facile rimotivarmi. Ma l’importanza di questo torneo è che è immenso e trovi sempre un modo per essere ispirato e ti prepari per dare il meglio. Quest’anno evidentemente il mio meglio non è bastato. Non mi piace perdere un match ma spero di uscirne da giocatore più forte. Non rimpiango di non aver giocato dei tornei prima di Wimbledon perché negli ultimi due anni ho vinto senza giocarli e non lo consideravo necessario.

Non ti accade spesso che perdi così presto. Come gestirai la cosa?Beh, per fortuna ho una famiglia e una vita oltre al tennis e ho un mucchio di cose che non vedo l’ora di fare. Ora presterò più attenzione a questo tipo di cose e ne ho bisogno. È stato un anno pieno di successi ma anche molto estenuante nel vero senso della parola. Ho solo bisogno di riposo.

Ora seguirai il resto del torneo o preferisci allontanarti dal tennis?
Allontanarmi dal tennis.