Wimbledon
Wimbledon, preview quarti femminili: Serena Williams all’ostacolo Pavlyuchenkova, ma occhio a Kerber e Halep
Giornata di quarti femminili a Church Road. Le sorelle Williams all’assalto di Pavlyuchenkova e Shvedova. Spicca l’incontro tra Halep e Kerber. Cibulkova tra semifinale e matrimonio

Le giocatrici sopravvissute al taglio del manic monday, a dire il vero gravido di sorprese, si sfidano oggi nei quarti di finale a Church Road. Tra le tenniste rimaste in gara, solo Serena Williams ha raggiunto il terzultimo atto del torneo anche nel 2015, e solo una tra le magnifiche otto ha giocato i quarti di finale anche nel precedente torneo dello slam. Di chi stiamo parlando? Sempre di Serenona, of course, la quale, insieme alla sorella Venus e ad Angelique Kerber, è una delle tre superstiti ad aver vinto almeno una prova dello slam in carriera, mentre Yaroslava Shvedova, Elena Vesnina e Anastasia Pavlyuchenkova fanno oggi il loro debutto assoluto a questi livelli in un major.
Si parte alle 14 italiane: sul Centrale si sfidano Angelique Kerber e Simona Halep, nell’unico quarto di finale in cui entrambe le giocatrici hanno rispettato il pronostico. I precedenti dicono Halep, vincitrice tre volte in quattro occasioni, ma l’ultima partita è finita nelle mani della tennista di Brema, che si è facilmente imposta nel match di Fed Cup disputatosi lo scorso febbraio. La numero 5 del mondo, dopo aver superato con relativo agio i primi tre turni, ha dovuto estrarre il meglio del proprio repertorio per giustiziare Madison Keys in ottavi, mentre la campionessa dell’ultimo Australian Open ha sin qui veleggiato tranquilla, essendo l’unico momento di difficoltà verificatosi nel tie break del primo set nell’incontro di terzo turno contro Carina Witthoeft, comunque vinto.
Alla stessa ora, sul Court 1, Venus Williams sfida Yaroslava Shvedova: non ci sono precedenti tra le due giocatrici. Venus, alla diciannovesima apparizione a Wimbledon, torneo che ha vinto cinque volte, ha dovuto sudare discretamente per raggiungere i quarti di finale, in particolare durante la maratona di terzo turno contro la teenager russa Daria Kasatkina, risoltasi con il punteggio di 10-8 in suo favore dopo due ore e quaranta minuti di aspra lotta. Shvedova, che attualmente occupa la novantaseiesima posizione del ranking WTA, è la quinta giocatrice con la classifica più bassa a partecipare ai quarti di Wimbledon. Un ranking peggiore a questo punto del torneo l’avevano avuto solo Mirjana Lucic-Baroni (134 nel 1999), Zheng Jie (133 nel 2008), Jelena Dokic (129 nel 1999) e Gigi Fernandez (99 nel 1994)
Subito dopo il match di Simona Halep il Centrale ospiterà l’incontro tra Serena Williams e Anastasia Pavlyuchenkova: cinque i precedenti, tutti dalla parte della numero 1 del mondo. Serena è alla diciassettesima apparizione a Church Road, dove ha trionfato in sei occasioni: quest’anno tenterà di difendere il titolo per la terza volta, essendole già riuscita la doppietta nel biennio 2002-2003 e 2009-2010. La più giovane delle sorelle Williams ha avuto sino a questo punto tre incontri molto facili e una battaglia che per lunghi tratti ha avuto i connotati del dramma, al secondo turno contro Christina McHale, mentre Pavlyuchenkova, per la terza volta in carriera ai quarti in un major, ha giocato molto bene smarrendo solo un set, al primo turno contro Su-Wei Hsieh.
Il secondo incontro sul Court 1 vedrà protagoniste Dominika Cibulkova ed Elena Vesnina. La slovacca, che qualora dovesse vincere il match sarebbe obbligata a rinviare il matrimonio in programma sabato prossimo, ha disputato un gran torneo esprimendo un tennis frizzante e propositivo, anche se nel massacrante match di ieri con Agnieszka Radwanska ha dovuto annullare un match point: l’ultima giocatrice a trovarsi a un punto dalla sconfitta nella corsa al trionfo Slam è stata Angelique Kerber durante il primo turno dello scorso Australian Open contro Misaki Doi. Vesnina, dopo aver completato un percorso netto nei primi tre turni, in ottavi ha impiegato quasi tre ore per avere ragione della sua storica partner di doppio Ekaterina Makarova, che l’aveva battuta in tutti e sei i precedenti disputatisi nel tour maggiore senza mai concederle un set. Tra Vesnina e Cibulkova i precedenti sono sei in totale con tre vittorie a testa: l’ultima volta, a Mosca nel 2015, vinse Dominika, ma Elena ha un ricordo che la fa sperare: nel 2009, proprio a Wimbledon, fu lei a festeggiare.
Flash
Wimbledon cambia idea: russi e bielorussi potranno giocare come atleti neutrali. In campo Medvedev, Sabalenka e Rublev
Resta il divieto per i giocatori che sostengano l’invasione dell’Ucraina anche a livello di finanziamenti ricevuti. Soddisfazione per la decisione da ATP e WTA

Il torneo di Wimbledon con il sostegno del Governo britannico e della LTA, ha rovesciato la decisione che nel 2022 aveva impedito agli atleti russi e bielorussi di partecipare ai Championships (e a tutti gli altri tornei giocati nel Regno Unito) in seguito all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina.
Lo ha comunicato il comitato organizzatore questa mattina:
“La nostra attuale intenzione è di accettare le iscrizioni di giocatori russi e bielorussi al prossimo torneo di Wimbledon a condizione che gareggino come atleti ‘neutrali’ e rispettino determinate condizioni. Saranno proibite manifestazioni di sostegno all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e sarà vietato l’ingresso di giocatori che ricevono finanziamenti dallo stato russo e/o bielorusso (inclusa la sponsorizzazione da società gestite o controllate dagli stati).
“Le condizioni sono state attentamente sviluppate attraverso un dialogo costruttivo con il governo del Regno Unito, l’LTA e gli organismi internazionali delle parti interessate nel tennis e sono in linea con le linee guida pubblicate dal governo per gli organismi sportivi nel Regno Unito”.
Ian Hewitt, presidente dell’All England Club, ha commentato: “Continuiamo a condannare totalmente l’invasione illegale della Russia, oltre a continuare a sostenere il popolo ucraino. Questa è stata una decisione incredibilmente difficile, non presa alla leggera. Considerando tutti gli elementi a nostra disposizione, crediamo che questa sia la decisione più appropriata per l’edizione 2023. Se le circostanze dovessero cambiare in maniera netta da qui all’inizio del torneo, analizzeremo la situazione e prenderemo decisioni di conseguenza“.
ATP e WTA hanno risposto con soddisfazione attraverso un comunicato congiunto:
“Siamo felici per il fatto che i giocatori russi e bielorussi potranno giocare Wimbledon e gli altri tornei LTA quest’estate. Ha richiesto un grande sforzo di collaborazione tra le parti arrivare a una soluzione adeguata che protegga la correttezza del gioco. Questa rimane una situazione estremamente difficile e vogliamo ringraziare Wimbledon e la LTA per i loro sforzi volti a raggiungere questo risultato, pur ribadendo la nostra ferma condanna della guerra della Russia nei confronti dell’Ucraina
ATP
Il Daily Mail: “Niente più restrizioni, nel 2023 russi e bielorussi a Wimbledon”
I media inglesi sono sicuri: Wimbledon fa retromarcia, cade il bando verso i giocatori provenienti da Russia e Bielorussia

Aveva destato un vero terremoto, nella scorsa stagione, la decisione di proibire l’ingresso a Wimbledon a tutti gli atleti russi e bielorussi, in quanto si trattava dell’unico grande torneo ad aver messo in atto un provvedimento così severo. Le polemiche erano aumentate a dismisura quando ATP e WTA reagirono con la decisione di non attribuire punti validi per i rispettivi ranking al torneo.
Oggi desta scalpore l’inversione a U annunciata dal Daily Mail, il quale afferma che Wimbledon aprirà le porte a tutti in questa stagione, a patto che vengano rispettate delle condizioni ritenute vincolanti dalla Lawn Tennis Association.
I giocatori russi e bielorussi gareggeranno sotto bandiera neutra (come accade in tutti gli altri tornei) e saranno espulsi dal torneo in caso di dimostrazioni di sostegno verso l’invasione russa in Ucraina. Insomma, si pretende la totale neutralità, senza l’obbligo di effettuare dichiarazioni contro la guerra in corso.
Sempre secondo il Daily Mail, sarà punito qualsiasi visitatore verrà ritenuto responsabile di qualsiasi dimostrazione esplicita di sostegno alla Russia, come portare la bandiera o parlare in maniera positiva del Paese. Questo per evitare casi di giocatori o persone a loro collegate che si intrattengono con tifosi russi, così come successo al padre di Novak Djokovic durante l’ultimo Australian Open. Tutto deve ancora essere definito e annunciato da parte dell’AELTC, ma il Daily Mail prevede che a Wimbledon ci si possa attenere alle restrizioni in maniera più rigorosa di quanto si sia visto a Melbourne.
La decisone presa dalla LTA è dovuta alle pressioni effettuate da ATP e WTA, che hanno negato al torneo di Wimbledon la possibilità di assegnare punti per le classifiche mondiali, imposto all’organo di governo nazionale del tennis in Gran Bretagna una multa di un milione e mezzo di sterline e minacciato di togliere la licenza agli altri tornei gestiti dall’associazione britannica, come il Queen’s e Eastbourne.
Il governo di Londra sosterrebbe il compromesso proposto da Wimbledon, e avrebbe già chiarito di non voler bloccare le domande di visto arrivate dai giocatori di Russia e Bielorussia e di non voler replicare il divieto del 2022. In questo modo il torneo dovrebbe vedersi riassegnare i punti da attribuire ai partecipanti per le classifiche ATP e WTA, e dovrebbe riaccogliere tra i partecipanti anche stelle del calibro di Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Aryna Sabalenka e Viktoria Azarenka.
Il condizionale in questo caso è d’obbligo in quanto non sono emersi comunicati ufficiali, ma tutto lascia presagire la riapertura a tutti i tennisti delle porte dell’All England Lawn Tennis & Croquet Club.
Matteo Zamponi
evidenza
Tennisti russi a Wimbledon, Murray: “Decisione difficile, la capirei in ogni caso”
Andy Murray è combattuto sulla questione del ritorno in Church Road dei giocatori con passaporto russo e bielorusso: “Mi è dispiaciuto per loro l’anno scorso, ma…”

Continua a tenere banco la questione della partecipazione dei tennisti russi e bielorussi a Wimbledon. Com’è noto, nel 2022 sono stati esclusi questi giocatori per i motivi politici relativi alla guerra russo-ucraina in corso.
Mentre la decisione non è stata ancora presa per il 2023, sulla questione è intervenuto un Andy Murray piuttosto combattuto. “La situazione è davvero difficile e mi dispiace per i giocatori che non hanno giocato lo scorso anno, ma capisco sia difficile anche per Wimbledon prendere una decisione” ha detto alla BBC. ”La mia impressione è che sarà loro permesso di partecipare e non impazzirò se sarà così” ha aggiunto Andy. “Ma se Wimbledon dovesse scegliere un’altra strada, lo capirei”.
Ricordiamo che Murray è molto attivo su questo fronte, avendo vinto l’Arthur Ashe Humanitarian Award dell’ATP lo scorso anno per aver donato più di 500.000 sterline di premi in denaro per aiutare i bambini ucraini vittime dell’invasione russa: la posizione dell’ex n.1 del mondo sull’argomento è stata rivista, dopo che lui si era detto “non un sostenitore” del divieto di partecipazione ai Championships di russi e bielorussi. Vedremo quale sarà la scelta fatta quest’anno, sicuramente la situazione è delicata.