Se Serena Williams ha perso dalla Kerber…. (Ubaldo Scanagatta)
[1] S. Williams b. E. Vesnina 6-2 6-0 (dal nostro inviato a Londra)
Con una impressionante dimostrazione di superiorità Serena Williams ha sconfitto Elena Vesnina 6-2, 6-0 in 48 minuti, proseguendo nel miglior modo possibile il suo cammino alla caccia di Steffi Graf: sia per il 22mo Slam complessivo che per il settimo titolo a Wimbledon.
Si gioca in una bella giornata di sole, con una leggerissima brezza che soffia sul Centre Court, e che in qualche momento sale di intensità. Vesnina è alla prima apparizione in una semifinale Slam, ma non è comunque un’intrusa sui campi in erba, avendo vinto un torneo importante come Eastbourne nel 2013, anno in cui ha raggiunto il suo best ranking (n° 21).
Elena apre al servizio e subito trova problemi nella gestione del palleggio per le ottime risposte di Serena: nessun colpo vincente da parte della numero uno del mondo, ma palle profonde che non consentono a Elena di impostare lo scambio come vorrebbe. E così arriva subito il break.
Serena appare concentratissima: con due ace e un servizio vincente tiene a zero il servizio e sale 2-0 in meno di cinque minuti di gioco. La numero uno del mondo è dominante con i colpi di inizio gioco, e solo in un paio di occasioni Elena riesce a entrare nello scambio senza essere in affanno: si trova nuovamente sotto 15-40, ma si salva con una smorzata e con un ace. Ma basta che debba ricorrere a delle seconde per ritrovarsi di nuovo sotto. 3-0 Williams con doppio break di vantaggio.
Per il momento la partita è a senso unico e Serena si trova avanti 4-0 avendo ceduto un solo quindici in battuta. Nel quinto game Vesnina deve nuovamente inseguire, ma grazie a tre punti consecutivi (un ace, un servizio al corpo e una discesa a rete) rovescia il punteggio da 30-40. Finalmente muove il suo score: 4-1.
Serena non ha però intenzione di distrarsi, continua a servire benissimo e con un’altra coppia di ace si porta sul 5-1. Non si può dire che Vesnina stia giocando male, semplicemente ha di fronte una Williams incontenibile: determinatissima e che non ha intenzione di correre rischi. Se non altro Elena riesce a tenere il suo turno di servizio e a muovere ancora il punteggio sul 5-2.
Serena chiude l’ottavo game a zero: 6-2 in 29 minuti e una serie di numeri impressionanti: 7 ace, 74% di prime, solo 3 punti ceduti al servizio e un saldo complessivo di +10 (15/5). Vesnina ha fatto quello che ha potuto e ha chiuso a sua volta con +5 (7/2).
Il secondo set inizia esattamente come il primo: 15-40 con Vesnina al servizio, e break alla prima occasione utile. Fotocopia anche nei turni di battuta di Serena: due ace, un servizio vincente e un dritto incontrollabile. Game a zero.
Elena comincia a sembrare scoraggiata, da 0-30 prova a recuperare, ma con un doppio fallo si ritrova nuovamente sotto di due break: 3-0 Williams.
Serena, come ormai di regola, tiene a zero la sua battuta e si concede anche una prodezza per salire 5-0: Vesnina prova un serve&volley e lo esegue davvero bene, piazzando una volèe profonda nell’angolo destro: ma Serena opera uno scatto che le consente di agganciare la palla con la punta della racchetta e sfoderare un fantastico passante di dritto lungolinea.
Passerella finale nel sesto gioco, con il solito game a zero: Serena completerà il set senza aver ceduto un quindici nei suoi turni di battuta. L’avversaria della finale, chiunque sia, è avvisata.
Dati conclusivi: Vesnina 4 ace, 2 doppi falli e saldo di +2 (9/7). Serena 11 ace, zero doppi falli, 100% di punti vinti al servizio nel secondo set e saldo totale di +21 (28/7).