Wimbledon interviste, Berdych: “In questo momento sono un po' frustrato ma resto positivo per il resto dell'anno”

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Wimbledon interviste, Berdych: “In questo momento sono un po’ frustrato ma resto positivo per il resto dell’anno”

Wimbledon interviste, semifinale: A. Murray b. T. Berdych 6-3 6-3 6-3. L’intervista del dopo partita a Tomas Berdych

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Pensi che il match sia stato più tirato di quanto non dica il punteggio? Nei primi due set hai avuto qualche opportunità.

Sì, penso ci siano state un paio di chance ma in quei momenti ho giocato un po’ corto e non le ho sfruttate. Soprattutto nel secondo set quando ero sopra 3-2 e ho avuto due palle break, penso quella sia stata una buona occasione. Ma comunque tutto sommato, devo dire che lui ha giocato molto bene. È stato in grado di difendere il gioco ed essere molto, molto solido. Per me è lui che si merita di vincere.

Senza cercare scuse, però tu hai avuto una settimana dura con molti match tosti. Hai dovuto giocare due giorni consecutivi. Penso che sei stato quello ad aver giocato di più per arrivare alle semifinali. Le game ti facevano…

No, non la penso così. Io ero pronto per il match. Per quanto riguarda il tempo riposare è andato tutto bene. È stata dura nei giorni passati ma proprio prima della semifinale ho avuto un giorno libero e ho ripreso il ritmo. Quindi in questo senso tutto era apposto e in campo non ho avuto questo genere di problemi.

Il tuo prossimo evento sarà Rio? Se è così, in che modo ti preparerai?

Beh, lo spero. Ma il mondo del tennis non funziona davvero così. Ci sono ancora un sacco di tornei prima di quello, quindi resterò con il piano che avevo già fatto. Rio per me ora è ancora lontano.

Non ci sono chance di vederti nei quarti di finale di Coppa Davis?

No, non ci sono.

Pensi che ora Andy possa vincere il torneo?

Sì, penso ce la possa fare. Il fatto che il suo più grande rivale Novak non è più nel tabellone lo aiuta decisamente. Lui ha tutti i mezzi per farcela. Andy è uno dei migliori a neutralizzare l’arma degli avversari, quindi penso che alla fine a lui piaccia giocare contro ragazzi grandi con un buon servizio, così lui può usare il suo gioco creativo per spezzare il ritmo.

È migliorato dall’ultima volta che lo hai affrontato?

No, beh, è difficile dirlo. Sai, ogni match è completamente diverso. Lui sta giocando a casa con tutto il pubblico che lo supporta; è una storia completamente differente. Quindi è difficile paragonare incontri giocati sul duro o sull’erba, o a Melbourne. Insomma, tutti cerchiamo di migliorare. Questo è il nostro approccio.

Con l’eliminazione di Novak, come pensi che sia cambiato l’andamento del torneo in generale?

Non lo so. Per me non è cambiato molto a dire il vero. Io mi limitavo a concentrarmi sul mio lato quindi…

Sei contento per esser tornato a giocare un buon tennis, o un po’ frustrato per esserci andato ancora una volta vicino ma non hai compiuto l’ultimo passo?

Entrambe le cose. In questo momento ovviamente sono un po’ frustrato, ma tutto sommato è stato un buon torneo. Queste due settimane mi hanno mostrato il modo in cui devono andare le cose ed è un segno positivo per la seconda parte dell’anno.

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