Il tempo è inesorabile, Federer crolla al quinto contro Raonic

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Il tempo è inesorabile, Federer crolla al quinto contro Raonic

Roger Federer spreca un vantaggio di due set a uno, lasciando strada a Milos Raonic verso la sua prima finale Slam. Il canadese vendica la sconfitta in semifinale del 2014. Se la vedrà con Murray o Berdych per il suo primo Major. Sarà il primo canadese in una finale Slam

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[6] M. Raonic b. [3] R. Federer 6-3 6-7(3) 4-6 7-5 6-3 (dalla nostra inviata a Londra) 

Stats Federer-Raonic

Milos Raonic interrompe la rincorsa di Roger Federer al 18° Slam ed entra nella storia. Superando il campionissimo svizzero 6-3 6-7(3) 4-6 7-5 6-3, il pupillo di Piatti, McEnroe e Moya accede alla sua prima finale in un Major, diventando così il primo canadese a raggiungere una finale Slam, il secondo tra uomini e donne, dopo l’exploit di Genie Bouchard proprio qui a Wimbledon due anni fa. Dopo Andy Roddick (2009), è inoltre il primo giocatore non europeo ad issarsi all’ultimo round a Church Road. Con la vittoria su Federer, sconfigge per la prima volta un Top 10 sull’erba. Prestazione davvero dirompente quella di Milos che ha bombardato l’avversario dall’inizio alla fine del match, raggiungendo quasi i 230 k/h e scaraventando ben 23 ace.  Lo svizzero non è riuscito a trasformare tre palle break nel quarto set e deve recriminare due doppi falli sanguinosi sul 40-15 in suo favore 6-5 Raonic nel quarto parziale.

 

C’è trepidante attesa in sala stampa e nelle tribune per il big match tra Roger Federer e Milos Raonic. Lo svizzero è avanti 9-2 nei precedenti scontri diretti ma Milos si è imposto nell’l’ultimo match, la finale di Brisbane di quest’anno. Come da previsioni, il servizio è la chiave tecnica fondamentale della partita e, già dall’avvio del match, entrambi scaraventano prime e seconde di servizio da spiazzare anche i migliori ribattitori. Ma attenzione che dal 30-0 Federer, Raonic, grazie a un timing perfetto sulle risposte e a un back velenoso, si procura la prima palla break. Un malaugurato doppio fallo dell’elvetico, accompagnato da un sospiro sofferto del pubblico, sancisce il primo vero squilibrio del match e il canadese sale 3-1 e servizio. Roger risponde alle sue bordate di servizio, anche se questi gliele scaraventa oltre i 225 k/h. Niente da fare. L’allievo di Piatti, Moya e McEnroe ottimizza un preziosissimo vantaggio e si allontana sul 4-1. Roger non è da meno ma, almeno per ora, nonostante un’ottima resa alla battuta e soluzioni pregevoli, si trova a rincorrere l’avversario sul 3-5. Ma Raonic non è solo battuta a mille. Il canadese sconquassa l’aggraziata tela di Federer con poderosi fendenti da fondo per poi guadagnare la rete e chiudere inesorabilmente i punti. Perfino nel duello al volo Raonic riesce a prevalere e far suo il punto. Ma Federer è lì, e, con una risposta impressionante a un servizio altrettanto pazzesco,  “infilza” l’avversario a rete con un passante incrociato di dritto. Ma ce n’è un secondo e, stavolta, l’ennesima cannonata di Raonic non perdona che va a prendersi il set per 6-3 dopo 33 minuti di gioco.

I due continuano in perfetto equilibrio fino al 3-3. Lo svizzero continua a stare al passo con la battuta e a tentare di sorprendere il canadese sia facendolo spostare lateralmente, sia verticalizzando il gioco e chiudere così i punti al volo. Sale 4-3. Le tribune del Centre Court sono sempre più affollate. Raonic pareggia sul 4-4. I servizi continuano a determinare l’andamento dell’incontro. Momento da brividi per il pubblico ora. Raonic da 0-30 commette doppio fallo: ci sono tre set point per Federer. Ma Milos è ancora devastante e li salva tutti e tre. Ce n’è un quarto. Ma il set per ora non è svizzero poiché il canadese lo “cannoneggia” ancora con la battuta, inducendolo all’errore. Pareggia 5-5. Federer continua a mantenere un livello alla pari e si assicura il tie-break sul 6-5. Ed è tie-break. Federer sale 4-3 grazie ad un doppio fallo di Milos. Questi sbaglia ancora e ci sono 5 punti a 3 per lo svizzero. E ancora… 3 set point per Federer sul 6-3. Basteranno? Adesso sì. Messo sotto pressione dall’ex n. 1 del mondo, il tennista di Toronto sbaglia. Ora il set è rossocrociato per 7 punti a 3. Dopo i primi due set, Federer mette a segno l’87% dei punti con la prima di servizio, a fronte dell’83% di Raonic; 17 winners, rispetto ai 32 dell’avversario che, però, incappa in 20 errori non forzati, a fronte dei 6 dello svizzero.

Ma dov’è andato Raonic? Il canadese infatti esce per un interminabile “toilet break”, provocando il disappunto dello svizzero e del pubblico. Comunque, anche nella terza frazione il servizio continua a far da padrone alla partita, Roger riesce a spezzare l’equilibrio del set e alla seconda palla break, il suo urlo liberatorio risuona sul Centre Court. Arriva il 4-3 e servizio per lo svizzero che, in un baleno, sale 5-3. Ora forse si sta insinuando une crepa nel tennis granitico di Raonic che, pur continuando ad offrire una prestazione brillante, dimostra minor precisione, giocando un po’ meno come un supereroe della playstation. Sul 5-4 Federer, questi ha ora tre set point. Il primo va a segno con il suo 9° ace. 6-4 Federer che ora conduce per 2 set a 1.

Si comincia la quarta fazione con il solito bombardamento ma ora Milos non è più quello di prima poiché sul 2-2 concede due palle break a Roger. Tuttavia si salva, per la disperazione del pubblico che soffre… Raonic ne concede una terza, rigido con le gambe. I proiettili di servizio lo tengono ancora a galla e sale 3-2. Federer soffre un po’ ma ripareggia i conti sul 3-3. Il 25enne originario del Montenegro, pur mantenendo un ottimo rendimento in campo, concede ulteriori gratuiti allo svizzero che lo raggiunge sul 4-4. Federer insiste sul dritto del canadese che, alla fine, va fuori giri. C’è una preziosissima palla game per Roger prontamente annullata però da Milos con la solita mitragliata al servizio. Due doppi falli dell’ex n. 1 sul 40-15 in suo favore e 6-5 Raonic permettono a Raonic di pareggiare; non solo, l’allievo di Piatti si procura un set point che fa disperare il pubblico del Centre Court. Roger lo annulla ma, con la solita fucilata di dritto, Milos ne conquista un altro. L’elvetico agguanta la rete e lo salva chiudendo prepotentemente la volé di dritto. Ma il canadese non si ferma qui e, alla terza occasione, va a prendersi il quarto parziale per 7-5. Deve recriminare parecchio Federer in questa fase del match, lasciatosi andare ad attimi di distrazione che non perdonano con il Raonic di quest’oggi e, per giunta, dopo aver fallito ben tre occasioni per strappare il servizio all’avversario.

Sarà il quinto set a decidere l’esito di un match giocato a mille per più di tre ore. Nel frattempo, il tennista di Basilea mette a segno il suo 13esimo ace e raggiunge Raonic sull’1-1. Sul 2-1 Raonic e 40-40, ad un fendente di Milos, Roger scivola. Si teme il peggio. Lo svizzero, invece di ricominciare a servire, va a sedersi e reclama un massaggio al ginocchio. Sembra nulla di preoccupante e si riprende. Ed è break per Milos Raonic. Il n. 7 del mondo serve a quasi 230 k/h e, dirompente come a inizio match, va ad agguantare il gioco del 4-1. Situazione complicatissima per Roger Federer che vede allontanarsi sempre più l’11a finale ai Championships. Sul 5-3 per Milos, questi non fallisce e scrive la storia del tennis canadese. Milos Raonic è il primo tennista del Canada a raggiungere una finale slam nel torneo maschile, il secondo, dopo la conquista dell’ultimo round qui ai Championships da parte della Bouchard nel 2014.

Di questo match ci sarebbere delle cose da dimenticare” dichiara un deluso Roger Federer. “Non so cosa sia successo sul 6-5 al 4° set. Qualcosa è andato storto, non lo so. Non ci posso credere di aver commesso doppio fallo due volte. È inspiegabile per me, davvero. Sono molto triste per questo e molto arrabbiato con me stesso perché non gli avrei mai permesso di cavarsela nel set così facilmente. Comunque, se lo è meritato anche se l’ho aiutato molto a rientrare in partita. Avrei voluto realizzare un break perché sono stato colui che ha giocato meglio nel set”.

Risultati:

[6] M. Raonic b. [3] R. Federer 6-3 6-7(3) 4-6 7-5 6-3
[2] A. Murray b.  [10] T. Berdych 6-3 6-3 6-3

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Wimbledon, entry list: con Berrettini sono cinque gli azzurri, sei le italiane. Presenti anche Raonic e Monfils

Riammessi russi e bielorussi. Presenti tutti i principali favoriti, da Alcaraz a Swiatek, con Djokovic e Rybakina. Si parte il 3 luglio

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Centre Court - Wimbledon 2022 (foto Twitter @Wimbledon)
Centre Court - Wimbledon 2022 (foto Twitter @Wimbledon)

Gli organizzatori del torneo di Wimbledon hanno rilasciato le entry list, le liste dei partecipanti, all’edizione 2023 del torneo che inizierà lunedì 3 luglio. Ricordiamo che quest’anno sono riammessi i tennisti russi e bielorussi. Tra gli uomini è presente anche il finalista del 2021 Matteo Berrettini, che dunque porta a cinque il numero di azzurri presenti, assieme a Sinner, Musetti, Sonego e Fognini. A sfruttare il ranking protetto sono Raonic, Monfils, Harris, Dellien, Pella, Chardy e Vesely. Nella lista degli esclusi, al sesto posto, troviamo Matteo Arnaldi, attuale numero 105 del mondo, mentre un po’ più in basso, 14°, c’è David Goffin.
Di seguito l’intero elenco maschile, con a destra la classifica del tennista.

1 ALCARAZ, Carlos (ESP) 1
2 MEDVEDEV, Daniil 2
3 DJOKOVIC, Novak (SRB) 3
4 RUUD, Casper (NOR) 4
5 TSITSIPAS, Stefanos (GRE) 5
6 RUNE, Holger (DEN) 6
7 RUBLEV, Andrey 7
8 SINNER, Jannik (ITA) 8
9 FRITZ, Taylor (USA) 9
10 AUGER-ALIASSIME, Felix (CAN) 10
11 KHACHANOV, Karen 11
12 TIAFOE, Frances (USA) 12
13 HURKACZ, Hubert (POL) 13
14 NORRIE, Cameron (GBR) 14
15 CORIC, Borna (CRO) 16
16 PAUL, Tommy (USA) 17
17 MUSETTI, Lorenzo (ITA) 18
18 DE MINAUR, Alex (AUS) 19
19 BERRETTINI, Matteo (ITA) 20
20 CARRENO BUSTA, Pablo (ESP) 21
21 CILIC, Marin (CRO) 22
22 BAUTISTA AGUT, Roberto (ESP) 23
23 EVANS, Daniel (GBR) 24
24 KYRGIOS, Nick (AUS) 25
25 STRUFF, Jan-Lennard (GER) 26
26 ZVEREV, Alexander (GER) 27
27 CERUNDOLO, Francisco (ARG) 28
28 KORDA, Sebastian (USA) 29
29 VAN DE ZANDSCHULP, Botic (NED) 30
30 SHAPOVALOV, Denis (CAN) 31
31 NISHIOKA, Yoshihito (JPN) 32
32 DIMITROV, Grigor (BUL) 33
33 RAONIC, Milos (CAN) PR 33
34 DAVIDOVICH FOKINA, Alejandro (ESP) 34
35 SHELTON, Ben (USA) 35
36 MONFILS, Gael (FRA) PR 35
37 KECMANOVIC, Miomir (SRB) 36
38 ZAPATA MIRALLES, Bernabe (ESP) 37
39 HUMBERT, Ugo (FRA) 38
40 GRIEKSPOOR, Tallon (NED) 39
41 LEHECKA, Jiri (CZE) 40
42 MURRAY, Andy (GBR) 41
43 CRESSY, Maxime (USA) 42
44 RUUSUVUORI, Emil (FIN) 43
45 BAEZ, Sebastian (ARG) 44
46 SONEGO, Lorenzo (ITA) 45
47 ETCHEVERRY, Tomas Martin (ARG) 46
48 MANNARINO, Adrian (FRA) 47
49 HARRIS, Lloyd (RSA) PR 47
50 BUBLIK, Alexander (KAZ) 48
51 WOLF, J.J. (USA) 49
52 GASQUET, Richard (FRA) 50
53 LAJOVIC, Dusan (SRB) 51
54 NAKASHIMA, Brandon (USA) 52
55 YMER, Mikael (SWE) 53
56 JARRY, Nicolas (CHI) 54
57 BARRERE, Gregoire (FRA) 55
58 MCDONALD, Mackenzie (USA) 56
59 DJERE, Laslo (SRB) 57
60 CARBALLES BAENA, Roberto (ESP) 58
61 WU, Yibing (CHN) 59
62 DRAPER, Jack (GBR) 60
63 MOUTET, Corentin (FRA) 61
64 KARATSEV, Aslan 62
65 CACHIN, Pedro (ARG) 63
66 HANFMANN, Yannick (GER) 64
67 BONZI, Benjamin (FRA) 65
68 RAMOS-VINOLAS, Albert (ESP) 66
69 PURCELL, Max (AUS) 67
70 KUBLER, Jason (AUS) 68
71 LESTIENNE, Constant (FRA) 69
72 ZHANG, Zhizhen (CHN) 70
73 THOMPSON, Jordan (AUS) 71
74 ALTMAIER, Daniel (GER) 72
75 CECCHINATO, Marco (ITA) 73
76 DELLIEN, Hugo (BOL) PR 73
77 GIRON, Marcos (USA) 74
78 EUBANKS, Christopher (USA) 75
79 PELLA, Guido (ARG) PR 75
80 BORGES, Nuno (POR) 76
81 MUNAR, Jaume (ESP) 77
82 RINDERKNECH, Arthur (FRA) 78
83 VAN ASSCHE, Luca (FRA) 79
84 FUCSOVICS, Marton (HUN) 80
85 HUESLER, Marc-Andrea (SUI) 81
86 POPYRIN, Alexei (AUS) 82
87 MOLCAN, Alex (SVK) 83
88 SHEVCHENKO, Alexander 84
89 O’CONNELL, Christopher (AUS) 85
90 IVASHKA, Ilya 86
91 HALYS, Quentin (FRA) 87
92 WAWRINKA, Stan (SUI) 88
93 CHARDY, Jeremy (FRA) PR 88
94 ISNER, John (USA) 89
95 GALAN, Daniel Elahi (COL) 90
96 THIEM, Dominic (AUT) 91
97 KRAJINOVIC, Filip (SRB) 92
98 SCHWARTZMAN, Diego (ARG) 93
99 CORIA, Federico (ARG) 94
100 VESELY, Jiri (CZE) PR 94
101 VUKIC, Aleksandar (AUS) 95
102 MONTEIRO, Thiago (BRA) 96
103 VARILLAS, Juan Pablo (PER) 97
104 SAFIULLIN, Roman 98

Spostandoci alle donne, anche qui ovviamente sono presenti tutte le principali favorite, e le italiane sono sei. La prima azzurra delle escluse è Lucrezia Stefanini, numero 105 del mondo, che entrerà nel tabellone principale se nelle prossime settimane arriveranno almeno quattro forfait.

 

1 SWIATEK, Iga (POL) 1
2 SABALENKA, Aryna 2
3 PEGULA, Jessica (USA) 3
4 RYBAKINA, Elena (KAZ) 4
5 GARCIA, Caroline (FRA) 5
6 GAUFF, Coco (USA) 6
7 JABEUR, Ons (TUN) 7
8 SAKKARI, Maria (GRE) 8
9 KASATKINA, Daria 9
10 KVITOVA, Petra (CZE) 10
11 KUDERMETOVA, Veronika 11
12 BENCIC, Belinda (SUI) 12
13 KREJCIKOVA, Barbora (CZE) 13
14 HADDAD MAIA, Beatriz (BRA) 14
15 SAMSONOVA, Liudmila 15
16 PLISKOVA, Karolina (CZE) 16
17 OSTAPENKO, Jelena (LAT) 17
18 AZARENKA, Victoria 18
19 ZHENG, Qinwen (CHN) 19
20 KEYS, Madison (USA) 20
21 LINETTE, Magda (POL) 21
22 VEKIC, Donna (CRO) 22
23 ALEXANDROVA, Ekaterina 23
24 POTAPOVA, Anastasia 24
25 KALININA, Anhelina (UKR) 25
26 TREVISAN, Martina (ITA) 26
27 BEGU, Irina-Camelia (ROU) 27
28 MERTENS, Elise (BEL) 28
29 BADOSA, Paula (ESP) 29
30 ZHANG, Shuai (CHN) 30
31 CIRSTEA, Sorana (ROU) 31
32 BOUZKOVA, Marie (CZE) 32
33 ROGERS, Shelby (USA) 33
34 STEPHENS, Sloane (USA) 35
35 GIORGI, Camila (ITA) 36
36 MARTIC, Petra (CRO) 37
37 PERA, Bernarda (USA) 38
38 KOSTYUK, Marta (UKR) 39
39 STRYCOVA, Barbora (CZE) SR 39
40 ZHU, Lin (CHN) 40
41 ANDREESCU, Bianca (CAN) 41
42 MUCHOVA, Karolina (CZE) 42
43 COCCIARETTO, Elisabetta (ITA) 43
44 GRACHEVA, Varvara 44
45 COLLINS, Danielle (USA) 45
46 TOMLJANOVIC, Ajla (AUS) 46
47 SINIAKOVA, Katerina (CZE) 47
48 NOSKOVA, Linda (CZE) 48
49 PARKS, Alycia (USA) 49
50 SASNOVICH, Aliaksandra 50
51 FERNANDEZ, Leylah (CAN) 51
52 PAOLINI, Jasmine (ITA) 52
53 KALINSKAYA, Anna 53
54 MCNALLY, Caty (USA) 54
55 SAVILLE, Daria (AUS) SR 54
56 SHERIF, Mayar (EGY) 55
57 FRUHVIRTOVA, Linda (CZE) 56
58 VONDROUSOVA, Marketa (CZE) 57
59 DAVIS, Lauren (USA) 58
60 CORNET, Alize (FRA) 59
61 BOGDAN, Ana (ROU) 60
62 PUTINTSEVA, Yulia (KAZ) 61
63 WANG, Xiyu (CHN) 62
64 TSURENKO, Lesia (UKR) 63
65 MARIA, Tatjana (GER) 64
66 KOVINIC, Danka (MNE) 65
67 CRISTIAN, Jaqueline (ROU) SR 65
68 BLINKOVA, Anna 66
69 BUCSA, Cristina (ESP) 67
70 MASAROVA, Rebeka (ESP) 68
71 SORRIBES TORMO, Sara (ESP) SR 68
72 STEARNS, Peyton (USA) 69
73 ERRANI, Sara (ITA) 70
74 TOMOVA, Viktoriya (BUL) 71
75 NIEMEIER, Jule (GER) 72
76 KONTAVEIT, Anett (EST) 73
77 GRABHER, Julia (AUT) 74
78 TEICHMANN, Jil (SUI) 75
79 KANEPI, Kaia (EST) 76
80 PARRY, Diane (FRA) 77
81 WANG, Xinyu (CHN) 78
82 MARINO, Rebecca (CAN) 79
83 BAINDL, Kateryna (UKR) 80
84 BONAVENTURE, Ysaline (BEL) 81
85 NAVARRO, Emma (USA) 82
86 RISKE-AMRITRAJ, Alison (USA) 83
87 OSORIO, Camila (COL) 84
88 RAKHIMOVA, Kamilla 85
89 PETERSON, Rebecca (SWE) 86
90 FRECH, Magdalena (POL) 87
91 ZANEVSKA, Maryna (BEL) 88
92 VOLYNETS, Katie (USA) 90
93 MARTINCOVA, Tereza (CZE) 91
94 FRIEDSAM, Anna-Lena (GER) 92
95 PARRIZAS DIAZ, Nuria (ESP) 93
96 BRENGLE, Madison (USA) 94
97 UDVARDY, Panna (HUN) 95
98 GALFI, Dalma (HUN) 96
99 SCHMIEDLOVA, Anna Karolina (SVK) 98
100 DOLEHIDE, Caroline (USA) 99
101 LIU, Claire (USA) 100
102 BETOVA, Margarita SR 100
103 PODOROSKA, Nadia (ARG) 101
104 BRONZETTI, Lucia (ITA) 102

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evidenza

Wimbledon: tutte le novità dell’edizione 2023

La 136esima edizione di Wimbledon andrà in scena dal 3 al 16 luglio 2023. Dalla tematica ambientale all’anniversario per la nascita della WTA, ecco tutte le novità

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«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» sono le parole che Giuseppe Tomasi di Lampedusa faceva pronunciare al nipote del principe di Salina, Tancredi, nel suo romanzo più famoso Il Gattopardo. E forse qualcosa di lontanamente in comune ce l’hanno l’aristocratica famiglia siciliana in declino che tenta di adattarsi alla modernità per sopravvivere e il torneo più prestigioso del mondo che trattiene nel tennis la sua anima più élitaria ma che non può esimersi da un’apertura al cambiamento per non invecchiare.

E così, l’All England Law Tennis Club ha dovuto accettare “quello che fanno tutti” e fare dietro-front sulla decisione di escludere i tennisti russi e bielorussi dalla competizione come invece hanno fatto lo scorso anno; i tennisti parteciperanno come atleti neutrali. Le parole del presidente Ian Hewitt (al suo ultimo Wimbledon come presidente, al suo posto ci sarà Deborah Jevans) nascondono una certa delusione per una politica evidentemente sbagliata. Ma ammettere di aver sbagliato è forse la cosa più difficile per l’essere umano.

 “Il nostro annuncio è stato fatto il mese scorso dopo un’attenta e profonda considerazione. All’epoca, abbiamo esposto le motivazioni che hanno ispirato la nostra decisione e perché. Tenendo conto di tutte le circostanze, riteniamo che questa sia la decisione migliore per Wimbledon quest’anno. È stata una decisione difficile e impegnativa, che è stata presa con il pieno sostegno del nostro governo britannico e degli organismi internazionali interessati al tennis, ma non diminuisce in alcun modo la nostra totale condanna dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia“.

 

In ogni caso, il supporto alla causa ucraina da parte della Wimbledon Foudation – l’organizzazione benefica collegata al torneo che quest’anno festeggia dieci anni di attività, sono tangibili.

“Siamo lieti di condividere che, in collaborazione con la LTA (la Federazione del tennis britannico), doneremo ai soccorsi ucraini una sterlina per ogni titolare di biglietto ai Campionati di quest’anno, il che si tradurrà in un contributo di oltre mezzo milione di sterline. Lavoreremo ancora una volta con i Consigli di Merton e Wandsworth e con la Croce Rossa britannica per invitare 1.000 rifugiati ucraini a unirsi a noi per un giorno a Wimbledon, inclusi biglietti, cibo e bevande e trasporti.”

E soprattutto, concreto sarà l’aiuto economico ai tennisti ucraini, già invocato da diverse tenniste come Elina Svitolina, Lesia Tsurenko, Marta Kostyuk e la numero uno Iga Swiatek. “Per i giocatori ucraini, l’All England Club e la LTA finanzieranno le spese di alloggio di due stanze per tutti i giocatori del tabellone principale e delle qualificazioni per l’intera stagione sull’erba. A quei giocatori verrà anche offerta l’opportunità di allenarsi sui campi dell’All England Club o tramite l’LTA sui campi di Surbiton tra la loro ultima partita al Roland-Garros e il sabato prima della settimana di qualificazione a Wimbledon”.

Alcune novità sono state introdotte anche per quanto riguarda il tennis giocato. Alla fine dello scorso anno era stata annunciata una modifica alla ferrea regola dell’abbigliamento bianco, con la possibilità per le tenniste di indossare pantaloncini di colore medio/scuro. La proposta avanzata dalla WTA è stata dunque confermata; restano ferme le regole già in vigore per l’utilizzo di altri indumenti e accessori.

Lo Slam sull’erba si adegua anche per quanto riguarda il formato del doppio maschile: come gli altri tornei Slam, si giocherà al meglio dei tre set invece del classico al meglio dei cinque. Anche il coaching fuori dal campo, adottato in tutto il circuito per un anno “di prova”, sarà concesso sui sacri prati di Church Road.

Il colosso bancario Barclays entra come sponsor ufficiale quest’anno con una generosa offerta (la più grande di sempre ma di cui non è stato reso noto l’importo) a favore della Wimbledon Foundation per diffondere la cultura sportiva come veicolo per migliorare positivamente la vita della persone.

Il tema ambientale è probabilmente il più caldo del momento e anche ai Championship viene recepita la necessità di ridurre in maniera significativa gli sprechi. Da quest’anno, insieme ad Evian – sponsor dell’evento da tre lustri, verranno fornite ai giocatori delle borracce e in campo verranno installati dei distributori di acqua per riempirle. L’obiettivo è diventare Environment Positive entro il 2030 anche grazie alla graduale sostituzione dei generatori utilizzati durante il torneo a favore di strumenti che utilizzano energie rinnovabili.

Come l’anno scorso, il Wimbledon Lawn Tennis Museum sarà aperto gratuitamente ai possessori di biglietti del torneo. La mostra speciale di quest’anno è intitolata “Michael Cole: Capturing the Moment. Cole ha frequentato Wimbledon come fotografo per più di 40 anni, scattando quasi mezzo milione di fotografie durante quel periodo e saranno visibili nella mostra le sue più iconiche immagini dal 1969 al 1984.

Alla vigilia di Wimbledon sarà anche il 50° anniversario della fondazione della Women’s Tennis Association. Billie Jean King e altri membri delle Original 9 saranno ospiti speciali durante il torneo e a loro verrà riconosciuto il contributo fondamentale che hanno svolto nello sviluppo del nostro sport.

Questo sarà anche il 50esimo e ultimo anno di Gerry Armstrong come Arbitro ufficiale di Wimbledon. Durante la sua carriera di, Armstrong ha arbitrato 13 finali di campionati a Wimbledon, tra cui quattro finali di singolo maschile e tre finali di singolo femminile. Prenderà il suo posto una donna, Denise Parnell. Ex giocatrice professionista e arbitro internazionale, Denise ha ricoperto il ruolo di Assistente Arbitro a Wimbledon dal 2006 e assumerà il ruolo di Arbitro dal 2024. L’edizione 2024 avrà così due nuovi volti, entrambi femminili, a guidare la complessa macchina organizzativa del torneo di tennis più iconico del mondo.

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Wimbledon cambia idea: russi e bielorussi potranno giocare come atleti neutrali. In campo Medvedev, Sabalenka e Rublev

Resta il divieto per i giocatori che sostengano l’invasione dell’Ucraina anche a livello di finanziamenti ricevuti. Soddisfazione per la decisione da ATP e WTA

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Il torneo di Wimbledon con il sostegno del Governo britannico e della LTA, ha rovesciato la decisione che nel 2022 aveva impedito agli atleti russi e bielorussi di partecipare ai Championships (e a tutti gli altri tornei giocati nel Regno Unito) in seguito all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina.

Lo ha comunicato il comitato organizzatore questa mattina:

“La nostra attuale intenzione è di accettare le iscrizioni di giocatori russi e bielorussi al prossimo torneo di Wimbledon a condizione che gareggino come atleti ‘neutrali’ e rispettino determinate condizioni. Saranno proibite manifestazioni di sostegno all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e sarà vietato l’ingresso di giocatori che ricevono finanziamenti dallo stato russo e/o bielorusso (inclusa la sponsorizzazione da società gestite o controllate dagli stati).

 

“Le condizioni sono state attentamente sviluppate attraverso un dialogo costruttivo con il governo del Regno Unito, l’LTA e gli organismi internazionali delle parti interessate nel tennis e sono in linea con le linee guida pubblicate dal governo per gli organismi sportivi nel Regno Unito”.

Ian Hewitt, presidente dell’All England Club, ha commentato: “Continuiamo a condannare totalmente l’invasione illegale della Russia, oltre a continuare a sostenere il popolo ucraino. Questa è stata una decisione incredibilmente difficile, non presa alla leggera. Considerando tutti gli elementi a nostra disposizione, crediamo che questa sia la decisione più appropriata per l’edizione 2023. Se le circostanze dovessero cambiare in maniera netta da qui all’inizio del torneo, analizzeremo la situazione e prenderemo decisioni di conseguenza“.

ATP e WTA hanno risposto con soddisfazione attraverso un comunicato congiunto:

“Siamo felici per il fatto che i giocatori russi e bielorussi potranno giocare Wimbledon e gli altri tornei LTA quest’estate. Ha richiesto un grande sforzo di collaborazione tra le parti arrivare a una soluzione adeguata che protegga la correttezza del gioco. Questa rimane una situazione estremamente difficile e vogliamo ringraziare Wimbledon e la LTA per i loro sforzi volti a raggiungere questo risultato, pur ribadendo la nostra ferma condanna della guerra della Russia nei confronti dell’Ucraina

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