Nell’attesa del derby azzurro serale, scende in campo Simona Halep, favorita n.1 del torneo e vincitrice della prima edizione del 2014, opposta alla bulgara Shinikova. Come lascia presagire la differenza di ranking, ben 156esima quest’ultima che ha guadagnato l’accesso al main draw tramite le qualificazioni, l’incontro non desta particolare curiosità. Dopo l’avvio lento del primo turno che le era costato un set ceduto alla Krejcikova, Halep condice quest’ottavo di finale con altro piglio e personalità. La differenza di gioco non trova una specifica espressione nel punteggio, ma la romena si aggiudica il primo parziale concedendo una sola palla break all’avversaria e dando un’impressione di solidità anche se non impegnata al massimo. Il secondo set si sviluppa per buona parte sui motivi del primo con Halep che si porta sul 4-1 “pesante”; da quel momento le giocatrici, probabilmente dimentiche dell’efficacia del servizio, concedono il break per quattro volte consecutive per chiudere il parziale e la partita sul 6-3 per Halep.
A parte la sicurezza dei bookmaker che danno Errani vincente con grande vantaggio, è difficile individuare una favorita considerando lo stato di forma di entrambe: Errani ha un bilancio di inizio anno molto deficitario e anche Schiavone non può vantare risultati di particolare rilievo. L’avvio del match va tutto a vantaggio di Schiavone che strappa il servizio all’avversaria portandosi sul 3-0; in quel cambio di campo Sara fa scendere Lozano dal tribuna per cercare rimedi ad un gioco non solo poco efficace ma anche falloso. Errani tiene il servizio ed impegna Schiavone sul suo servizio: la romagnola cerca di imprimere cambi di ritmo per contrastare il gioco dell’avversaria, sono efficaci ma non si sottrae alle accelerazioni di quest’ultima che si porta 4-1. Sara continua a soffrire sul proprio servizio soprattutto perché non riesce a comandare lo scambio che rimane nelle mani di Francesca che esibisce oggi un rovescio ispirato: sulla palla break Errani chiama a rete Schiavone con una palla corta ma non riesce a tenere in campo il colpo successivo concedendo alla sua avversaria il secondo break. Al servizio per il set, Schaivone chiude con quattro punti consecutivi un set per 6-1 durato solo 28’.
A parte ottimi colpi di Schiavone, colpisce particolarmente la reazione di Errani in occasione dei punti persi che sembra rammaricarsi non solo dell’errore ma più in generale di una propria incapacità a realizzare ciò che vorrebbe. Il secondo set inizia come era terminato il primo con Errani che è chiamata subito a fronteggiare due palle break nel terzo gioco, al termine del quale Schiavone chiama il fisioterapista per un dolore alla spalla. È il momento che indirizza la partita perché da quel momento, il gioco della milanese risulta fortemente condizionato dall’infortunio tanto da costringere la stessa a ritirarsi alla fine di un secondo set praticamente privo di gioco. Nei quarti Errani affronterà la lituana Sevastova.
Gli incontri degli altri turni segnano l’accesso ai quarti di finali delle giocatrici più accreditate: in due match senza particolari patemi e con un punteggio quasi deintico, Kovinic e Sevastova superano rispettivamente Leykina e Tig.
Risultati:
[1] S. Halep b. [Q] I. Shinikova 6-4 6-3
[6] D. Kovinic b. P. Leykina 6-3 6-2
[7] A. Sevastova b. P. Tig 6-2 6-2
[2] S. Errani b. [WC] F. Schiavone 2-6 6-2 rit.
Pierluigi Maienza