ATP Toronto interviste, N. Djokovic: “Avevo pensato di non partecipare a questo torneo”

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ATP Toronto interviste, N. Djokovic: “Avevo pensato di non partecipare a questo torneo”

ATP Toronto, secondo turno: N. Djokovic b. G. Muller 7-5 7-6(3). L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

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Considerando quant’è piena questa estate, avevi pensato di saltare questo torneo?
Ci avevo pensato, credo come la maggior parte dei top player, ma considerando come sono andate le cose nell’ultimo mese e la prematura sconfitta a Wimbledon questo mi ha dato più tempo. Onestamente penso che Toronto sia il modo migliore per prepararmi alle Olimpiadi ma voglio anche divertirmi perché mi piace sempre giocare in Canada.

Ti sei informato di più sul virus Zika? Quali sono le conclusioni che hai ottenuto?
Sì, mi sono informato al riguardo, e la mia decisione è di andare ai Giochi Olimpici perché dalle informazioni che ho ottenuto la situazione non è così grave come la rappresentano. Ovviamente c’è la possibilità di venire infettati ma tutto il rumore che c’è riguardo al virus è stato creato per altri motivi, però non voglio entrarci. Per me è sicuro abbastanza da farmi andare.

Voi 4 negli ultimi anni avete dominato questo sport ma ora, considerando la decisione di Federer più gli infortuni di Rafa e il risultato di Milos a Wimbledon, credi forse che nel prossimo anno inizi il ricambio?
Beh, ci sono state un paio di volte dove Raonic e Nishikori, ed anche altri giocatori, sono stati tra i migliori quattro ma comunque noi siamo stati molto fortunati a dominare questo sport negli ultimi 10 anni. Noi tutti siamo consapevoli del fatto che non durerà per sempre e ovviamente abbiamo una nuova generazione che sta arrivando che ha già raggiunto la top ten, come Nishikori, Raonic e ora Thiem. È il ciclo naturale della vita e dello sport, nuove facce che sfidano i migliori giocatori del mondo. Tutti loro hanno vinto contro di noi in alcune grandi occasioni e hanno mostrato di avere una buona qualità quindi la cosa sta per accadere. Se accadrà l’anno prossimo, fra due anni o nei prossimi tempi, questo è qualcosa che non sappiamo. Con il passare del tempo ci saranno sempre molti più giocatori che mi sfideranno per prendere il mio posto ma è questo che mi spinge ad andare avanti, quindi dovrò lavorare ancora più duramente per rimanere qui.

Durante questo anno Roger e Rafa non si sono visti molto. Tu pensi di aver dominato maggiormente? Noti una differenza?
Guarda, io amo molto questo sport e mi sto divertendo. Ho la sensazione di essere cambiato molto come tennista e come persona negli ultimi due anni. Ma se io ho dominato o se tu la vedi in questo modo, sono solo speculazioni che lascio fare alle altre persone. Prima di tutto penso che parlare bene di me e dei miei risultati non sarebbe una cosa carina; lascio agli altri parlare di questo. Io ho bisogno di trovare nuovi modi per restare ispirato e giocare a questo sport ogni giorno, perché non ci sono solo i match ufficiali che gioco in televisione bensì ti alleni 80, 90% dei giorni e hai bisogno di trovare un modo per restare motivato.

Come consideri la tua prestazione di oggi e cosa pensi del match di domani contro Radek?
Gilles Muller è un giocatore molto difficile da affrontare in condizioni veloci perché ruba il tempo all’avversario, gioca il serve and volley sulla seconda molto spesso ed è uno dei pochi giocatori a farlo. Io sono stato in grado di iniziare il match bene vincendo set e break, ma poi ho perso la battuta due volte durante il secondo parziale. Questo è stato solo l’aspetto negativo del match, oltre a ciò sono piuttosto soddisfatto del modo in cui ho gestito i miei nervi.

Recentemente ti sei unito al consiglio dei giocatori. Cosa ne è venuto fuori? C’è qualcosa che ti interessa particolarmente?
Io penso ci siano due ragioni per le quali l’ho fatto. La prima è perché sono stato eletto dai miei colleghi giocatori, la seconda ragione è perché avendo grande influenza posso cercare di usarla contribuendo in maniera positiva per questo sport. Roger e Rafa sono stati all’interno del consiglio per molto tempo. Penso sia importante per i campioni venir coinvolti in questo per fare una differenza verso le future generazioni.

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