Rio 2016: Marchenko, il tennista che stava per battere Seppi alle Olimpiadi

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Rio 2016: Marchenko, il tennista che stava per battere Seppi alle Olimpiadi

Ucraino, appassionato di giochi per il computer e action movie di Bruce Willis. La carriera di Marchenko non ha avuto picchi, solo la costanza di occupare le prime cento posizioni

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“Si può essere eroi per un giorno”, cantava David Bowie nella stracitata Heroes. Oppure, ambire dignitosamente a stare nei primi cento giocatori del tennis mondiale. È il caso dell’ucraino Illya Marchenko, cresciuto con l’ammirazione per Hewitt e Federer, che nel primo turno olimpico di Rio ha perso contro Andreas Seppi.

Figlio di ingegneri e fratello minore di Igor, ex pattinatore che prese parte nel 1998 ai Giochi invernali di Nagano, Marchenko familiarizza con la racchetta dall’età di sette anni. Quando la trascura, scopre che nella vita ci sono altre cose interessanti: i film di Bruce Willis, la musica rock e i giochi al computer. Diventa professionista nel 2006 e l’obiettivo è rimanere ancorato alle prime cento posizioni in classifica, con quel rovescio bimane e la predisposizione per il cemento.

Non tradisce mai le aspettative. Il primo agosto di quest’anno ha infatti ottenuto il miglior piazzamento della carriera: la numero 64, con un balzo settimanale di otto posizioni. In dieci anni di attività, prende lo scalpo del gregario ed ex numero tre mondiale David Ferrer. Il momento più entusiasmante raggiunto finora. Tutto si è volto mesi fa a Doha, in Qatar e in tre set. Per il resto, un altalena fra i primi turni dei tornei più importanti. Il tennis italiano, quello del circuito challenger, lo aveva già conosciuto lo scorso luglio. Nella finale giocata sul duro di Segovia, Luca Vanni prevalse in tre set e con il punteggio di 6-4 3-6 6-3. Prima ancora, Marchenko aveva battuto in finale a Recanati il bielorusso Ilya Ivashka.

Nelle olimpiadi tennisticamente più misere, per via delle assenze di Federer, Raonic, Thiem e Wawrinka, il cittadino di Donetsk non è riuscito a completare la rimonta. Dopo aver perso il primo e conquistato il secondo set sempre per 6-3, è stato sotto 4 a 0. L’altoatesino Seppi aveva la partita in mano, ma Marchenko gliela stava per strappare, servendo per il match sul 5 a 4. Break a zero per l’italiano, 6-5 e alla fine tie-break. Seppi ha bisogno di quattro match-point per concludere la partita, con uno striminzito 8-6.

Marchenko non verrà coperto di gloria, ma di applausi. E per una giornata possono bastare.

Francesco Cerminara

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