Rio 2016, beach volley: storica finale per Lupo e Nicolai, giovedì notte assalto all'oro

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Rio 2016, beach volley: storica finale per Lupo e Nicolai, giovedì notte assalto all’oro

La coppia italiana, Daniele Lupo e Paolo Nicolai si qualifica per la finale. Mai nessun altra coppia azzurra ci era riuscita. Il commento di Ubaldo. Ultimo ostacolo i fortissimi brasiliani

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Si tinge un po’ anche di azzurro l’arena del beach volley di Copacabana, Daniele Lupo e Paolo Nicolai hanno battuto nella loro semifinale i russi Viacheslav Krasilnikov e Konstantin Semeonov per 2 set a 1 con il punteggio di 15-21 21-16 15-13.

I muri di Semeonov ed un Lupo un po’ intimidito dalla prestanza dei due russi avevano reso la strada particolarmente in salita per la coppia italiana, che avevano ceduto il primo set. Ma le difese dello stesso Lupo e l’incisività al servizio di Nicolai sono riusciti a ribaltare la situazione ed a portare il match al terzo set, lottato punto a punto, deciso sul finale da un contrattacco di Nicolai su bella difesa di Lupo ed una piazzata dello stesso Lupo che ha chiuso il match.

Nella finale per la medaglia d’oro, i due azzurri incontreranno la fortissima coppia brasiliana composta da Alison Cerutti e Bruno Oscar Schmidt, che in semifinale hanno sconfitto gli olandesi Brouwer e Meeuwsen. Il match è in programma per giovedì 18 a mezzanotte (le 5 di venerdì mattina in Italia).

Ecco le dichiarazioni dei protagonisti. E prima un commento di Ubaldo:

Mi avevano dipinto Paolo Nicola come il vero “gigante”- in tutti i sensi per via della sua stazza, 2 metri e 4 centimetri –   del duo azzurro. E Daniele Lupo come il miglior compagno possibile fra i giocatori di beach volley in Italia, ma non un campione in grado di emergere a livello internazionale. In effetti quando l’attuale allenatore del beachvolley azzurro Matteo Varnier,  precedente compagno di Nicolai, aveva deciso di ritirarsi dopo tutta una sequela di infortuni, Paolo aveva penato a lungo prima di riuscire a trovarsi un compagno all’altezza. Per molti neppure il romano di Fregene Daniele Lupo pareva avere il talento necessario per fargli da spalla. Ma stasera lui ha smentito tutti.

Invece nel match contro i favoriti russi è stato proprio Lupo, particolarmente nel terzo set ma anche già nel secondo dopo un inizio poco brillante, a ergersi a protagonista. Infatti fin dall’inizio e prevedibilmente i russi battevano costantemente su lui, per evitare che fosse il “lungo”Nicolai a giocare il terzo pallone, schiacciandolo. Così a Lupo toccava svolgere prima il ruolo difensivo più impegnativo, di ricezione come capita nel volley tradizionale al  “libero” e poi anche di schiacciatore contro avversari molto più alti di lui, in particolare l’esperto Semeonov. Lupo, dopo aver sbattuto contro qualche muro di troppo nel primo set, ha cambiato completamente tattica nel secondo, alternando pallonetti a piazzate che hanno mandato in confusione i russi. E’ stato bravissimo. Un punto bellissimo e importantissimo nel terzo set lo ha fatto anche fintando un passaggio e colpendo invece un bagher vincente e spiazzante, con il quale aveva al contempo smorzato l’effetto di una schiacciata avversaria e indirizzato il pallone lungolinea, imprendibile per Krasilnikov.  Nicolai è stato costretto – ma ci è abituato evidentemente – a svolgere l’umile  ruolo dell’alzatore, lui che avrebbe le qualità e la predisposizione fisica e tecnica per schiacciate vincenti. Ma solo pochissime volte gli si è presentata l’occasione di schiacciare e, dovendolo fare appunto soltanto pochissime volte, non l ha nemmeno sempre fatte come sa. Per tenersi …in forma ha provato diverse volte quindi a schiacciare fin dal servizio, ed ha fatto anche diversi ace. Ma nel finale, dopo un paio di errori alla battuta, è stato più prudente. Anche perchè lui e il suo compagno erano stati in grado di assicurarsi un piccolo ma importante vantaggio, anche psicologico, quando hanno staccato gli avversari di due punti, sul 10-8 nel terzo set. E quei due punti hanno saputo mantenere fino alla fine.  Va anche detto, a merito di Nicolai, che alzare bene la palla perchè possa schiacciarla Lupo al cospetto di avversari più alti, è tutt’altro che facile. E, come dicevo, richiede anche una buona dose di umiltà. Contro i brasiliani, come sentirete dai vari audio che ho registrato, gli azzurri hanno sempre perso (“Ma di misura, a volte siamo stati vicinissimi a vincere” ha detto Nicolai) e rovesciare il pronostico in casa degli avversari sarà tutt’altro che facile, però dopo la rimonta di stasera tutto è possibile e mi è parso che soprattutto Nicolai sia moderatamente ottimista. “Loro avranno una gran pressione sulle loro spalle...” ha osservato, ed è certamente vero. Chi si trova qui in Brasile non può non rendersene conto. “Oggi non mi accontenterei dell’argento…,chiaro che se perdessimo con i brasiliani subentrerebbe un po’ di delusione” ha confessato Nicolai, ma anche Daniele Lupo è stato sincero quando ha detto: “Ma all’inizio del torneo l’argento lo avremmo sottoscritto di sicuro”.

Ubaldo Scanagatta

 

 

 

 

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