ATP Cincinnati: passa un Murray acciaccato, Coric si ritira dopo un set. Avanzano Raonic e Dimitrov

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ATP Cincinnati: passa un Murray acciaccato, Coric si ritira dopo un set. Avanzano Raonic e Dimitrov

Grigor Dimitrov conferma la sua ripresa a buoni livelli superando in due set anche il neo n.1 USA Steve Johnson. Il bulgaro torna in semifinale in un Masters 1000 dopo più di due anni, affronterà Cilic. Raonic supera Thiem senza problemi e sfiderà in semifinale Murray che batte Tomic e un infortunio alla schiena

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[1] A. Murray b. B. Tomic 6-4 6-4 (Paolo Di Lorito)

L’ultimo match che chiude il programma del centrale vede scendere il campo la testa di serie numero 1 Andy Murray opposto per la quinta volta in carriera a Bernard Tomic. L’australiano non è mai riuscito nell’impresa di batterlo e neanche oggi si verificherà la cosa, il nativo di Stoccarda non troverà mai il modo di imporre il suo gioco e in tutto il match piazzerà un solo ace.

Lo scozzese è subito costretto a fronteggiare una palla break ma riesce a salvarsi e successivamente, sfruttando tre errori dell’avversario tra cui un doppio fallo, passa avanti di un break. Dopo essersi difeso ancora una volta da una palla break con due prime vincenti nel decimo gioco, con uno dei punteggi più frequenti, 6-4, chiude il primo set. Un pallonetto perfetto permette a Murray di vincere il primo parziale nonostante non sia al massimo fisicamente per via di un problema alla schiena; Tomic può rimproverarsi il fatto di non aver attuato un piano tattico efficace e di aver giocato in maniera poco aggressiva restando troppo spesso piantato sul fondo del campo. Nel secondo parziale Bernard non cambia atteggiamento anche se il trascinarsi di Murray tra un punto e l’altro è sempre più vistoso. Nonostante ciò, quest’ultimo è capace di giocare un perfect game in 43 secondi a dimostrazione di quanto poco abbia sofferto oggi nei suoi turni di servizio. Il numero 21 del ranking mette in mostra tutta la sua inesperienza nel nono game dove gioca in maniera terribile e con tre gratuiti – di rovescio, di dritto e alla battuta – regala il break a 0 al campione olimpico concedendogli la possibilità di servire per il match. Ancora due ace nel game conclusivo e in un’ora e sedici minuti un doppio 6-4 pone fine all’incontro. Lontano dalla suo condizione fisica ottimale, Murray ottiene la sua ventunesima vittoria consecutiva, record personale, e la numero 200 in un Masters 1000. Con questo risultato accede come lo scorso anno in semifinale a Cincinnati e ora, con Raonic, si ripropone la finale di Wimbledon.

G. Dimitrov b. S. Johnson 7-6(8) 6-2 (Bruno Morobianco)

Il primo quarto disputatosi a Cincinnati, ha visto la vittoria del bulgaro Dimitrov ai danni del padrone di casa Johnson. E’ stata una bella partita, di quelle che avvicina gli spettatori a questo sport. Le premesse della vigilia sono state rispettate e in campo si è visto tanto equilibrio, molto tennis e pochi errori gratuiti. Primo set che ha visto gli sfidanti mantenere il proprio turno di servizio, grazie a importanti percentuali di prime al servizio. Il bulgaro ha prevalso solo negli ace, 5-1, e la conseguenza è stato il risolutore tie break. La condizione atletica al top di entrambi ha deliziato gli spettatori e la differenza l’ha fatta la maggiore determinazione del bulgaro, lontano parente di quello nervoso e frustato della finale di Istanbul. Tie break risoltosi al terzo set point perché la maggior voglia di vincere, di lasciarsi alle spalle un brutto periodo, ha prevalso sul bravo avversario. Galvanizzato dalla vittoria del primo set, Dimitrov ha trovato subito il break di vantaggio che ha segnato l’allungo decisivo in un secondo set a senso unico per il bulgaro. Con la vittoria di oggi, il ritrovato Dimitrov pareggia sul 2-2 negli scontri diretti e domani affronterà il vincente del derby croato tra Coric e Cilic.

[4] M. Raonic b. [8] D. Thiem 6-3 6-4 (Federico Carducci)

Milos Raonic raggiunge la semifinale del Western & Southern Open di Cincinnati superando in due set l’austriaco Dominic Thiem. Successo meritato quello del nordamericano, in una partita nella quale tutte le occasioni sono state dalla sua parte e il cui punteggio poteva essere anche più severo. Eppure le condizioni sembravano favorire la testa di serie numero 8, trovatasi proiettata nei quarti di finale senza giocare a causa del ritiro di Monfils, mentre Raonic era stato costretto al terzo set dal giapponese Sugita. Il primo set si decide nel sesto gioco quando, dopo cinque giochi in cui il giocatore al servizio aveva concesso quasi nulla, Thiem si vede costretto a fronteggiare due palle break: annulla la prima, ma non può nulla sulla seconda. Con Raonic portatosi avanti di un break il set procede senza ulteriori stavolgimenti, concludendosi sul 6-3 in meno di mezzora di gioco. Il tema del secondo set è molto simile, e già dal primo game si capisce che la partita si giocherà sui turni di servizio di Thiem: già nel primo gioco, infatti, l’austriaco si vede costretto a fronteggiare una palla break, riuscendo a portarsi 1-0 al termine di un game durato oltre 6 minuti. I turni di servizio di Raonic, al contrario vanno via veloci, ed in brevissimo tempo i due giocatori sono sul 2-2. Nel quinto gioco Raonic si procura altre due palle break, anche queste annullate da Thiem, ma per il canadese l’appuntamento con lo strappo decisivo è soltanto rimandato. Sul 3-3, infatti, Raonic strappa il servizio al suo avversario, anche grazie a Thiem stesso che, in occasione della seconda palla break, va totalmente fuori giri con il rovescio, mettendo in corridoio una palla non impossibile. Da questo momento in avanti gli scambi latitano e si arriva, senza grandi emozioni, al 6-4 finale. Un dato su tutti permette di leggere la sfida: Raonic chiude con 17 aces a fronte di soli 5 doppi falli, Thiem con 5 aces e altrettanti doppi falli. Il canadese aspetta in semifinale la testa di serie numero 1 e fresco campione olimpico Andy Murray, nel remake della finale dell’ultimo torneo di Wimbledon.

[12] M. Cilic b. B. Coric 6-2 rit. (Giovanni Vianello)

Aveva i caratteri dello scontro generazionale quello tra Marin Cilic e Borna Coric, nonché i caratteri del derby tra connazionali. Purtroppo, non abbiamo potuto assistere ad un grande spettacolo, il più giovane dei contendenti si è dovuto ritirare al termine del primo set. La partita si apre con Cilic che tiene il servizio a 15, mentre Coric va immediatamente sotto 30-40, e poi va due volte sotto ai vantaggi e la terza palla break è quella decisiva a favore del campione degli Us Open 2014, che sfrutta un serve and volley un po’ azzardato del suo più giovane connazionale. Con un altro ottimo game di servizio Cilic si porta avanti 3-0. Nel quarto game si scambia poco o niente e Coric tiene il servizio, muovendo così il proprio punteggio. Nel quinto game per la prima volta Coric arriva a 30 sul servizio di Cilic, ma Marin comunque tiene il servizio. Seguono altri due game interlocutori, con Cilic che si porta avanti 5-2. Nell’ottavo game Coric serve e commette molti errori in manovra che lo portano sotto 15-40. Cilic sfrutta il primo set-point. La partita si chiude qui, Borna si ritira al termine del primo set per un problema fisico. Indizio del fatto che Coric stesse poco bene può essere considerato il fatto che non si sedesse ai cambi campo. Approda così alle semifinali Marin Cilic, che sfiderà Grigor Dimitrov.

Risultati:

G. Dimitrov b. S. Johnson 7-6(8) 6-2
[12] M. Cilic b. B. Coric 6-2 rit.
[4] M. Raonic b. [8] D. Thiem 6-3 6-4
[1] A. Murray b. B. Tomic 6-4 6-4

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