Olimpiadi
Rio 2016, pallavolo maschile: Italia torna in finale dopo 12 anni, USA KO!
In un match rocambolesco l’Italia sovverte il pronostico e batte gli USA per 3-2 (30-28, 26-28, 9-25, 25-22, 15-9) e raggiunge la finale olimpica 12 anni dopo Atene

Commento a caldissimo di Ubaldo Scanagatta dopo la semifinale di pallavolo maschile vinta dall’Italia sugli USA alle Olimpiadi di Rio 2016
Che emozione ragazzi! Ah se il nostro tennis fosse riuscito in tempi recenti a regalarmene di uguali! Beh no, non è giusto dire così…all’US Open un anno fa anche ho vissuto emozioni indicibili con gli exploit di Flavia Pennetta e Roberta Vinci…ma per il resto, se non risalgo a Francesca Schiavone che vince il Roland Garros 2010, non ho sofferto e gioito tanto come questa volta.
Sarà perché secondo gli addetti ai lavori gli Stati Uniti, pur battuti in 4 set nel girone eliminatorio, erano considerati ancora più forti che il Brasile (già battuto anch’esso nel round robin ma mai prima di quella volta in tante Olimpiadi) e che la Russia, dal gioco meno creativo ma con degli attaccanti altissimi e campione olimpico in carica, ma mi sono quasi dimenticato che in fondo si trattava “soltanto” di una semifinale!
Se ascoltate il mio audio registrato pochi secondi dopo che l’Italia aveva conquistato la terza finale dopo quella persa con l’Olanda ad Atlanta 1996 e quella persa con il Brasile ad Atene 2004 troverete il riassunto di quanto è successo, con i continui capovolgimenti di fronte che spero questa volta, grazie all’orario finalmente favorevole per i telespettatori italiani, sia stato visto da tantissima gente. È stato un grande spot per la pallavolo italiana e queste Olimpiadi giocate spesso ad orari infelici per chi avesse voluto seguirle dall’Italia.
Come ha detto l’allenatore Blengini, bravissimo a mantenere la calma in ogni frangente anche super delicato, sono state tre partite in una. Nell’arco di due ore un quarto di gioco, per il primo incontro chiuso al tiebreak dell’intero torneo. L’Italia ha vinto un primo set per 30-28 che avrebbe dovuto perdere, visto che ha annullato ben cinque setpoint. I nostri non mollano, si diceva, ripensando ai 4 setpoint annullati nel primo set dei quarti all’Iran. Vinto quel set (34 minuti), in cui eravamo stati sotto anche di sette punti, 15-8, e ancora di quattro sul 23-19, siamo stati vicinissimi a poter quasi chiudere la partita nel secondo: eravamo avanti 18-15 e anche 21-18, ma ci siamo fatti riprendere 22-22 dopo aver sciupato diverse occasioni (Juantorena: “Ho sciupato un paio di opportunità, se perdevamo mi sarei suicidato!“).
Gli azzurri hanno avuto setpoint per il 2-0 ma dopo il servizio di Juantorena sul 25-24 il muro di Birarelli su Anderson è finito fuori. Insomma il secondo set è andato agli USA per 28-26, al terzo setpoint utile.
Il terzo set è stato disastroso, perso in appena 21 minuti e per 25 a 9. Roba da ammazzare un toro. Nel quarto c’è stato grande equilibrio fino a che dal 18 pari gli USA, formidabili in ricezione e al servizio, ma non sempre impeccabili nelle schiacciate sebbene gli azzurri non si fossero distinti per i muri – a fine secondo set ne avevamo fatti soltanto 3 contro i 14 degli americani! – si sono ritrovati avanti 22-19. Beh, lì è venuta fuori la grande classe di Ivan Zaytsev che ha sfoderato sei servizi ai confini dell’incoscienza: gli ultimi tre sono stati ace. (“mi era capitato già con gli USA una volta a Firenze nella world group, un’altra volta….; ascoltate gli audio, non lo ricordo più…n di Ubs). Così da 19-22 l’Italia ha vinto il quarto set 25-22 conquistando, dopo due ore esatte di gioco, un insperato tiebreak . Pazzesco!
Nel tiebreak equilibrio quasi perfetto nonostante il 2-4 iniziale e tante battute sbagliate (ma ascoltate il primo dei due audio di Giannelli, il figlio del maestro di tennis di Bolzano…anche se è il secondo quello che abbiamo impaginato a se stante perché più legato alla sua storia tennistica che ho scoperto casualmente), che spiega perché era giusto rischiare e perché gli italiani abbiano dato 5 punti con le battute in rete o fuori sugli 8 punti fatti dagli americani quando il punteggio era 10-8 per noi.
Ma con un ace di Juantorena siamo saliti sul 12-8, e abbiamo conquistato il 13-9 nientemeno che con un punto del nostro libero Massimo Colaci, complice Russell che ha lasciato cadere in campo credendolo fuori un pallone piuttosto innocuo. Il 14-9 d’arrivato da un errore USA, una schiacciata fuori non toccata dai nostri e il punto decisivo è arrivato da un muro di Buti.
Apoteosi, festa generale pazzesca, tutti che si abbracciano uno sull’altro a terra, avrei voluto buttarmi in mezzo anch’io. Abbiamo scatenato la nostra euforia, Vanni ed io, intervistando più o meno tutti i giocatori. Avrete sentito molte domande, e diverse anche in qualche modo legate al tennis, a Giannelli e a capitan Birarelli, eroico combattente nonostante la visibile zoppia. Stasera seguiremo Russia-Brasile senza sapere chi sarebbe meglio affrontare. Secondo Birarelli darebbe più soddisfazione, in caso di una vittoria mai raggiunta alle Olimpiadi dall’Italia, neppure ai tempi epici di Velasco, battere il Brasile in casa sua e in un’atmosfera probabilmente unica, ma sono sicuro che gli azzurri sarebbero più che contenti di conquistare l’oro anche se gli avversari fossero i russi. Forse soprattutto Zaytsev, nato da genitori russi ma in Italia, “mi sento più italiano di tanti italiani” dice con il suo accento romanesco pur crucciandosi, dopo tanti anni vissuti a Spoleto, di aver perso l’accento umbro. “Contro i russi forse ho una motivazione extra, Inconscia, perché ho sempre giocato bene“.
evidenza
L’Ucraina rimanda la decisione sul boicottaggio di Parigi 2024, mentre aumenta il pressing politico sul mondo dello sport
Venerdì prossimo i Ministri dello Sport europei si incontreranno a Londra per discutere la questione dell’ammissione di atleti russi e bielorussi sotto bandiere neutrali. Ma Kiev avverte: “Noi siamo fortemente contrari finché la guerra non cesserà”

Il Comitato Olimpico Nazionale Ucraino (NOCU) ha rimandato la decisione su un eventuale boicottaggio delle prossime Olimpiadi di Parigi 2024, nel caso in cui venga confermata dal CIO la partecipazione degli atleti russi e bielorussi alla rassegna a cinque cerchi. Il rinvio di tale presa di posizione è stato conseguenza della mancata “ufficialità” dell’iniziale apertura proposta dal Comitato Olimpico Internazionale e risalente allo scorso 25 gennaio. Inoltre, da Kiev non si sono voluti esprimere compiutamente prima della riunione che si terrà venerdì prossimo – il 10 febbraio – a Londra tra tutti i Ministri dello Sport dei Paesi europei. Il NOCU, dunque, per ora si è unicamente limitato ad approvare quei piani programmatici propedeutici ad infondere pressione sui vari dirigenti dei diversi comitati olimpici di tutto il mondo, per raggiungere il proprio obbiettivo: l’esclusione degli atleti di nazionalità russa e bielorussa dai Giochi Olimpici che andranno in scena nell’estate 2024.
Vadym Guttsait, Ministro dello Sport ucraino nonché Presidente del Comitato Olimpico Nazionale dell’Ucraina, ha spiegato che i membri dell’assemblea del NOCU hanno votato a favore di “consultazioni sulla prevenzione della partecipazione di atleti russi e bielorussi a tutte le competizioni internazionali e di un possibile boicottaggio dei prossimi Giochi Olimpici“. Il capo dello sport ucraino ha poi proseguito affermando: “L’idea del CIO sarebbe quella di permettere la partecipazione di sportivi russi e bielorussi a Parigi 2024 in quanto ‘atleti neutrali’, quindi privi di bandiere e inni nazionali. Noi siamo fortemente contrari a questa eventualità, finché la guerra non cesserà“.
Il NOCU si riaggiornerà per ridiscutere la questione, con un’assemblea straordinaria indetta ad hoc, tra due mesi.
IL VERTICE DI LONDRA
Ma come già preannunciato ad indirizzare la contesa in una direzione o nell’altra e quindi potenzialmente a far saltare definitivamente i cocci del vaso, potrebbe essere il vertice che andrà in scena tra meno di sette giorni nella capitale britannica. Il vertice di tutti i Ministri dello Sport delle nazioni del Vecchio Continente per cercare di dirimere una volta e per tutte l’annosa questione. A rivelare l’importanza di tale incontro, è lo stesso Guttsait nel corso della conferenza stampa a latere dell’assemblea del NOCU che ha rinviato ulteriormente la decisione sul boicottaggio: “La Gran Bretagna riunirà un vertice dei Ministri europei dello Sport per venerdì prossimo con l’obiettivo di discutere la questione dell’ammissione di russi e bielorussi. I capi dei Comitati olimpici nazionali di Lituania, Lettonia e Polonia sostengono l’Ucraina, questi tre Paesi hanno difatti già fatto una dichiarazione in tal senso“.
Dunque come si può facilmente dedurre, l’Ucraina è stata già supportata da altre tre nazioni europee nella richiesta al CIO di escludere russi e bielorussi da Parigi 2024. Il NOCU ha inoltre inviato al Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, ma anche alle Federazioni Internazionali delle varie discipline e ai vari Comitati Olimpici Nazionali, una serie di lettere formali volte a sollecitare il mantenimento in vigore delle sanzioni ai danni della Russia e della Bielorussia fin quando il conflitto non terminerà. Il Ministro dello Sport ucraino ha poi proseguito il suo intervento: “Tutto dipende da noi dirigenti sportivi – non solo dai membri del NOCU – e da come lavoreremo, perché non esiste una decisione ufficiale sulla partecipazione di sportivi russi e bielorussi a determinate condizioni. Dobbiamo intervenire tutti in questo processo, i comitati olimpici nazionali e i presidenti di tutte le federazioni. Dobbiamo lavorare su questo tema perché non dipenda solo dal CIO, ma anche dalle Federazioni internazionali di ogni sport. È molto importante che ogni membro della nostra famiglia olimpica lavori sulla propria posizione e metta in evidenza che non si possano vedere ed incontrare gli sportivi russi e bielorussi in competizioni internazionali“.
INTANTO BACH DICE NO ALL’INVITO DI ZELENSKY A BAKHMUT
Nel frattempo, le pressioni dell’Ucraina continuano su tutti i livelli. Per ora però con alterne fortune, infatti il Presidente del CIO Bach ha rifiutato l’invito del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky a far visita alla località di Bakhmut, una delle città colpite più duramente dalla guerra. Ciò è stato reso noto dallo stesso CIO tramite comunicato stampa, secondo cui: “al momento non esiste in programma un ulteriore viaggio in Ucraina“.
Zelensky aveva invitato Bach per mostrargli: “con i propri occhi che la neutralità non esiste“. L’ultima visita del Presidente del CIO nel Paese dilaniato dal conflitto risale allo scorso luglio. Va comunque precisato, che lo stesso Bach aveva espresso senza dubbi che a livello generale, quindi politico ed economico ma non a carattere sportivo, “le sanzioni contro i governi russi e bielorussi non sono negoziabili. Perché sia chiara una cosa, non stiamo parlando di atleti russi e bielorussi ma di atleti neutrali che rispettano le rigide condizioni che abbiamo stabilito, inclusa l’assenza di identificazione con il loro Paese e il con il loro Comitato Olimpico Nazionale ma anche il pieno rispetto delle norme anti-doping“.
LA POSIZIONE DEI COMITATI OLIMPICI DI STATI UNITI E PAESI BALTICI
Nelle ore che hanno preceduto la riunione del NOCU si sono registrate anche le prese di posizione dei Comitati Olimpici di altre nazioni. In particolare gli Stati Uniti sostengono il ban degli sportivi russi e bielorussi dalle prossime Olimpiadi di Parigi 2024, a meno che non sia “assolutamente chiaro” che non rappresentino i loro Paesi di appartenenza. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Katerine Jean-Pierre.
Sulla stessa linea, i Paesi Baltici con la Lettonia, la Lituania, l’Estonia e la Polonia forti e unite nel sostenere con decisione l’incessante richiesta dell’Ucraina di bandire – senza dunque alcun trattamento più morbido – i russi e i bielorussi dalle competizioni internazionali, compresa ovviamente la più importante di esse: i Giochi Olimpici. I Ministri dello Sport delle quattro nazioni sopra citate, in una nota congiunta si sono espressi contrariamente alle aperture del CIO perché consentono: “allo sport di essere utilizzato per legittimare le decisioni politiche distogliendo così l’attenzione dall’aggressione contro l’Ucraina“.
La pressione politica dell’Ucraina sulla questione è tuttavia attiva da diverse settimane, con svariati esponenti di spicco politici e atleti pronti a seguire la parola di Zelensky: “Non esiste neutralità quando è in corso una guerra come questa. E sappiamo quante volte le tirannie cercano di usare lo sport per i loro interessi ideologici“.
Questo invece l’intervento in merito alla vicenda della portavoce della Casa Bianca: “La sospensione degli organi di governo nazionale dello sport di Russia e Bielorussia dalle Federazioni sportive internazionali, la rimozione di individui strettamente allineati con gli stati di Russia e Bielorussia, inclusi funzionari governativi, ma anche coloro che godono di posizioni di influenza in federazioni sportive internazionali, come consigli di amministrazione e comitati organizzativi; sono interventi imprescindibili per rispondere compiutamente alle barbarie commesse dalla Russia. Inoltre in questi mesi si è reso anche necessario incoraggiare le organizzazioni sportive nazionali ed internazionali a sospendere le trasmissioni di competizioni sportive in Russia e Bielorussia. Quindi, se atleti russi e bielorussi dovessero partecipare alle Olimpiadi deve essere assolutamente chiaro che non rappresenteranno la Russia o la Bielorussia. Anche l’uso di bandiere, emblemi o inni deve essere vietato“.
Anche campioni dello sport continuano a far sentire la loro voce contraria alla partecipazione di russi e bielorussi a Parigi 2024, l’ultima in ordine di tempo è stata Elina Svitolina.
Flash
Olimpiade Parigi 2024: la finale maschile si giocherà al meglio dei 5 set
A Parigi, nello stadio del Roland Garros, la medaglia d’oro maschile verrà assegnata come in una finale Slam

Le prossime Olimpiadi si terranno nel 2024 a Parigi e per i tennisti sarà un ritorno a casa. L’impianto scelto per ospitare i tornei di tennis è ovviamente lo stesso del Roland Garros. Si giocherà sulla terra rossa come non accade da Barcellona 1992, dove a ottenere la medaglia d’oro furono lo svizzero Marc Rosset e l’americana Jennifer Capriati.All’ultima Olimpiade di Tokyo 2020, la finale è stata vinta da Alexander Zverev su Karen Khachanov 6-3 6-1. Il tedesco, nel suo percorso, battè Djokovic togliendogli il sogno del Golden Slam.
L’Olimpiade all’ombra della Tour Eiffel porta con sé anche una novità: la finale maschile che assegnerà la medaglia d’oro si giocherà al meglio dei cinque set, come avviene durante la stagione solo nei tornei del Grande Slam. Ma parliamo solo della finale: il resto del torneo, compresa la “finalina” per assegnare la medaglia di bronzo, si giocherà al meglio dei tre set.
Il presidente del comitato olimpico spagnolo Alejandro Blanco si è già sbilanciato, inserendo tra i favoriti per la vittoria della medaglia d’oro 2024 Rafael Nadal, già vincitore dell’oro a Pechino 2008 in singolare, e in doppio a Rio 2016 con Marc Lopez: “Se ci andrà, vincerà sicuramente una medaglia”.
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Ubi Radio Olimpiadi – Dodicesima giornata di Tokyo 2020: la debacle delle squadre
Lo straordinario oro nell’inseguimento di ciclismo su pista rende meno amaro il peggior risultato negli sport di squadra da Monaco ’72

Filippo Ganna e la squadra di inseguimento ha vinto una splendida medaglia d’oro nell ciclismo su pista, con una rimonta spettacolare nell’ultimo chilometro contro i campioni del mondo in carica della Danimarca.
Giornata da dimenticare per gli sport di squadra italiani: brutta sconfitta per la nazionale di pallavolo femminile, fermata 3-0 con la Serbia e autrice di una prova incerta e opaca. Sconfitto anche il settebello di pallanuoto, sempre dalla Serbia, non lasciando più nessuna squadra italiana in gara dopo i quarti di finale: non accadeva da Monaco ’72.
Le speranze sono ora concentrate sulla 10 chilometri di nuoto con Gregorio Paltrinieri, Elia Viviani nell’Omnium del ciclismo su pista e nella staffetta 4×100 metri di atletica nella quale corrono il neo campione Marcell Jacobs e la promessa Filippo Tortu.