Focus
Rio 2016, pallavolo maschile: ancora una volta fermati dal Brasile, l’Italia è d’argento (commento di Ubaldo)
Come ad Atene 2004, è il Brasile che ferma l’Italvolley ad un passo dal sogno. L’Italia cede 3-0 (25-22, 28-26, 26-24) una partita in cui ha giocato alla pari con gli avversari, mancando nei momenti più importanti

Ascolta le parole dei protagonisti
Ancora una volta la medaglia d’oro rimane tabù per la pallavolo italiana, ancora una volta, come 12 anni fa ad Atene, è il Brasile a sbarrarci la strada. Il risultato dice 3-0, ma tutti i set sono stati molto combattuti, gli azzurri hanno condotto per lunghi tratti e sono sempre stati in partita, per poi farsi superare sempre al fotofinish dagli avversari, forse più cinici, certamente più esperti, e sostenuti da una folla festante con tanti VIP in tribuna. Oltre ai membri delle precedenti nazionali brasiliane campioni olimpiche (abbiamo incrociato Negrao e Giba pochi minuti prima dell’inizio del match), era presente anche il calciatore Neymar, reduce dalla vittoria di sabato sera al Maracanà contro la Germania ai calci di rigore.
Durante i primi punti è evidentissima la tensione da parte di entrambe le squadre, un paio di errori molto insoliti rassicurano tutti i comuni mortali che anche questi grandi atleti sentono l’emozione nelle grandi occasioni. Ad uscire meglio dai blocchi è sicuramente l’Italia, attenta in difesa e precisa in contrattacco arriva sul +3 con un bel Juantorena. Ma è la battuta a far pendere la bilancia dalla parte dei verdeoro: Souza infila una serie di servizi che ribalta il set come un calzino dal 12-10 Italia al 16-12 Brasile. Blengini usa tutti e due i suoi timeout in pochi minuti, riesce a fermare l’emorragia, ma il solco non viene colmato, anche perché i nostri in ricezione subiscono parecchio (5 ace) e gli errori al servizio (8) sono davvero un po’ troppi.
L’Italia parte bene anche nel secondo set, con il primo ace del match (Juantorena) si porta 4-1. Il Brasile concede qualcosa al servizio, ma in difesa non molla un colpo. Il libero Sergio si esalta in un paio di recuperi d’annata, Lanza fatica molto il confronto fisico con i possenti muri brasiliani e punto a punto si arriva alla parità a quota 9. Lipe al servizio prova a guidare la fuga (14-11), ma Zaytsev ristabilisce immediatamente la parità (14-14) dopo che Antonov ha sostituito Lanza a fianco di Juantorena come martello ricettore. Birarelli stampa un muro su Wallace impedendo il +2 al Brasile, così come Giannelli un paio di scambi dopo si esibisce in un “mani e fuori” da veterano contro Lucas. Zaytsev ha la palla del 22-20 (mentre è proprio lui in battuta) ma non trova le mani alte del muro, stando a quanto deciso dagli arbitri, nonostante il video non sia così chiaro. Antonov non tiene nel campo italiano la ricezione e il Brasile sorpassa sul 23-22. Juantorena spedisce lungo un diagonale donando due set point al Brasile: il primo se ne va con un servizio lungo di Bruno, sul secondo Giannelli trova un palleggio magico dopo una difesa di Sottile (entrato in campo per la battuta). Un muro di Juantorena su Souza dà il set point all’Italia, che se lo vede cancellare da un contrasto vinto da Wallace su Giannelli. Un muro di Wallace su Zaytsev ed una ricezione sbagliata di Lanza (che nel frattempo era rientrato al posto di Antonov) danno il 2-0 al Brasile.
Le facce degli azzurri all’inizio del terzo set non sembrano promettere nulla di buono, ancora troppo immerse in quello che è successo qualche minuto prima. Riescono comunque a rimanere attaccati al Brasile, giocando punto a punto nonostante qualche errore di troppo in battuta. Un turno di battuta di Lucas causa il primo break, i verdeoro hanno anche la palla per il 14-11, ma una grande difesa corale dell’Italia prima ed un errore in attacco di Souza graziano gli azzurri, che poi si rimettono subito in parità con un muro di Giannelli su Lucarelli. Un’invasione aerea fischiata a Bruno dall’arbitro russo Zenovich manda su tutte le furie l’alzatore di Modena, e l’allenatore brasiliano, suo padre Bernardo, chiama timeout per farlo calmare. Non funziona troppo perché sulla battuta di Giannelli un muro di Zaytsev su Sousa porta l’Italia a +2 e sarebbe stato anche +3 se la seconda interpretazione arbitrale bizzarra del match non sottraesse un punto agli azzurri: Wallace, nell’attaccare una palla a fil di rete colpisce la mano di Juantorena protesa a muro e la porta a toccare la rete, con l’arbitro che assegna l’invasione agli azzurri ed il punto al Brasile.
Il nervosismo che ne segue vede qualche ricezione approssimativa di Lanza e Colaci ed una doppia in palleggio fischiata a Giannelli, ma il punteggio rimane comunque in equilibrio. Un tocco non visto del muro brasiliano sul primo tempo di Birarelli viene corretto dal challenge (che in partite-corrida come questa ha davvero cambiato sensibilmente le cose), negando il 23-21 al brasile. Sul 22-23 Zaytsev rimedia con un bel mani e fuori su Souza un’alzata bassissima di Giannelli. Il primo match-point per Brasile se ne va con un mani e fuori di Zaytsev fa posto 4 su alzata del libero Colaci. Il secondo match point però è quello buono perché è Zaytsev che si fa murare da Lipe, questa volta da posto 2.
È il terzo argento per l’Italia, che aggiunge questa piazza d’onore a quelle ottenute ad Atlanta ed Atene. Tra quattro anni ci si riproverà ancora una volta.
Commento di Ubaldo Scanagatta
Area test
Asics Gel Resolution 9: l’innovazione di un grande classico
Il modello di ASICS per chi ama giocare da fondocampo si rinnova: Gel Resolution 9 è una scarpa ancora migliore di prima. Il nostro test in campo

ASICS ha presentato i nuovi modelli 2023 delle scarpe GEL Resolution 9 e COURT FF 3, entrambe sviluppate in collaborazione con tennisti professionisti. Come sappiamo, ASICS ha studiato numerosi giocatori, pro e non, e ha individuato tre categorie principali di giocatori: chi gioca da fondo campo, chi ama sprintare verso la rete e la terza che è formata dal meglio di queste due tipologie.
La scarpa GEL Resolution è il modello dei cosiddetti baseliner, chi gioca prevalentemente da fondo campo; Matteo Berrettini e Iga Swiatek sono i testimonial principali di questa scarpa. Ma è una scelta super popolare per chi paga per averla, e questo fatto vale più di ogni recensione.
Nel proprio istituto di scienze sportiva, dove Asics progetta, innova e testa ogni modello prima di immetterlo sul mercato, hanno pensato di migliorare ancora di più quelle caratteristiche necessarie a stare al passo con il gioco “che si evolve con ritmi sempre più alti che richiedono movimenti altrettanto rapidi, recuperi rapidi e cambi di direzione repentini”, come ha affermato Azumi Taoka.
Per questo ASICS ha introdotto due sostanziali novità sulla Resolution 9. La prima è l’estensione del DYNAWALL (presente nella versione 8), la tecnologia che facilita i movimenti laterali del piede per poi favorirne il ritorno nella posizione di partenza, fin sotto il tacco della scarpa. Queste consente di avere movimenti più dinamici, una scelta arrivata proprio dopo lo studio dei movimenti dei tennisti in campo. E poi maggiore stabilità con la suola di nuova costruzione, che ora ha un contatto con il terreno più ampio per aumentare quindi la stabilità. ASICS dichiara una frenata migliorata del 4,4% rispetto alla Gel Resolution 8.
Altre tecnologie impiegate includono il classico GEL in zona rearfoot e forefoot, per ammortizzazione degli impatti al suolo e restituzione di energia, AHARPLUS nella suola per incrementarne la durata e PGUARD per rinforzare ulteriormente la zona del tallone.

TEST IN CAMPO
La Gel Resolution 9 è una scarpa pronta all’uso, e già questa è una prima differenza con la Resolution 8, che necessitava di qualche ora di gioco per trovare il comfort giusto. Adesso, con la nuova nuova tomaia più morbida ed elastica grazie alla tecnoogia DYNAWRAP, c’è un alloggiamento più comodo per quanto riguarda il piede e quindi fin da subito è una scarpa ready to play. Si percepisce subito anche il gran lavoro di supporto e stabilità frutto del sistema DYNAWALL. A livello estetico si nota il cambio del disegno della parte superiore della scarpa, lì dove non c’è contatto con il terreno e che quindi ASICS ha alleggerito ancora, usando meno materiale possibile proprio per contenere il peso e rendere ancora più morbida quella sezione. E cambia anche il sistema di allacciatura rispetto alla versione 8. Si percepisce un feeling di solidità maggiore rispetto al passato, si scivola sulla terra, si riparte duramente sul veloce per poi frenare all’improvviso per un cambio di direzione e la scarpa risponde prontamente, con un gran comfort e la sensazione di avere il piede protetto e sempre al sicuro. Detto della stabilità, che rimane la qualità principale di questo modello, riscontriamo un comfort migliorato e decisamente percepibile. Inoltre, la Gel Resolution 9 nella misura 44 è più leggera del modello precedente di circa il 2% (siamo sui 430 grammi circa). Infine le due suole, quella per tutte le superfici e quella specifica per terra battuta, hanno praticamente la stessa resa sui campi in terra. Abbiamo provato quella all-court sulla terra battuta e sull’erba sintetica, la scarpa non ha mai perso aderenza col terreno. Le scalanature classiche della suola da terra favoriscono ulteriormente la dispersione della terra rossa, ma come detto le differenze sono impercettibili giocando sul rosso.
CONCLUSIONE
La stabilità è sempre stata la caratteristica principale di questo modello e anche la versione 9 non fa che ribadirlo, specie chi vuole tenere al sicuro le proprie caviglie senza preoccuparsi dei movimenti repentini troverà in questa Gel Resolution 9 una fedele alleata.
ATP
Il tabellone maschile di Miami 2023: possibile un’altra semifinale Sinner-Alcaraz
Berrettini e Musetti hanno un bye: possibili secondi turni contro McDonald e Lehecka. Ci sono Fognini-Lestienne e Sonego-Thiem

Neanche il tempo di tirare le somme del primo Master 1000 della stagione, Indian Wells, che il circuito e il Sunshine Double si spostano in Florida, nella relativamente nuova location dell’Hard Rock Stadium, casa, nel resto dell’anno, della squadra locale di football americano, i Miami Dolphins. Quello che andrà in scena a Miami sarà un master 1000 sulla falsariga di quello che abbiamo visto in California: due settimane di gara, novantasei giocatori di altissimo livello coinvolti. Come ad Indian Wells, tuttavia, le assenze si faranno sentire: non saranno al via né Rafa Nadal (out per infortunio, tornerà a Montecarlo), né Novak Djokovic, il cui forfait è stato ufficializzato qualche giorno fa per la ricorrente problematica della mancata vaccinazione del numero uno serbo.
Presenti in ogni caso tutti gli altri top ten: a guidare il tabellone sarà Carlos Alcaraz, detentore del titolo, seguito da Stefanos Tsitsipas e Casper Ruud, finalista uscente. Poco più in basso ecco comparire Daniil Medvdedev, finalista come Alcaraz del BNP Paribas Open, indubbiamente il giocatore del momento.
Cinque, poi, gli italiani al via: guida la pattuglia azzurra Jannik Sinner, reduce dalla grande settimana californiana. Oltre a lui presenti Matteo Berrettini (eliminato ai quarti del challenger di Phoenix), ancora alla ricerca di una degna condizione, e poi Lorenzo Musetti (anche lui in un momento di crisi), Lorenzo Sonego ed infine, come ultimo ammesso al tabellone principale, Fabio Fognini.
Il tabellone – Parte Alta


Il tabellone – Parte Bassa


Ottavi teorici
(1) Alcaraz vs Paul (16)
(9) Fritz vs Rune (7)
(3) Ruud vs Zverev (13)
(10) Sinner vs Rublev (6)
(8) Hurkacz vs Norrie (11)
(15) De Minaur vs Medvedev (4)
(5) Auger-Aliassime vs Tiafoe (12)
(14) Khachanov vs Tsitsipas (2)
Primi turni degli italiani
[10] J. Sinner vs bye / 2T vs Qualificato / Djere
[19] M. Berrettini vs bye / 2T vs Galan / McDonald
[18] L. Musetti vs bye / 2T vs Coria / Lehecka
F. Fognini vs Lestienne
L. Sonego vs Thiem
Informazioni sul torneo
Tabellone a 96 giocatori (32 teste di serie con un bye al primo turno)
4 wild card
Copertura televisiva
Come per Indian Wells, Sky dedicherà due canali anche all’ATP di Miami: Sky Sport Uno e Sky Sport tennis.
Calendario di gioco
Mercoledì 22: primo turno
Giovedi 23: primo turno
Venerdì 24: secondo turno
Sabato 25: secondo turno
Domenica 26: terzo turno
Lunedì 27: terzo turno
Martedì 28: quarto turno
Mercoledì 29: quarti di finale
Giovedì 30: quarti di finale
Venerdì 31: semifinali
Sabato 1: finale di doppio
Domenica 2: finale di singolo
Punti/montepremi
Vincitore: 1000 punti/ $ 1,262,220
Finalista: 600 punti/ $662, 360
Semifinalista: 360 punti/ $ 352, 635
Quarti di finale: 180 punti/ $ 184, 465
Ottavi di finale: 90 punti/ $ 96, 955
Terzo turno: 45 punti/ $ 55, 770
Secondo turno: 25 punti/ $ 30, 885
Primo turno: 10 punti/ $ 18, 660
Record del torneo
Maggior numero di titoli in singolare: Andre Agassi, Novak Djokovic (6)
Maggior numero di titoli in doppio: Bob/Mike Bryan (6)
Campione più anziano: Roger Federer, 2019 (37 anni)
Campione più giovane: Alcaraz, 2022 (18 anni)
Ultimo campione casalingo: John Isner, 2018
ATP
Presentato a Torino il Piemonte Open Intesa Sanpaolo: “Un bel regalo per appassionati italiani”
Il torneo si disputerà nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma. Previsto un importante parco giocatori

Torino val bene un Super Challenger. Nella mattinata di oggi, lunedì 20 marzo, è stato presentato il nuovo “Piemonte Open Intesa Sanpaolo”, torneo in programma dal 14 al 20 maggio 2023 appartenente alla neonata categoria ATP Challenger 175, quella che comprende anche gli eventi di Phoenix (andato in scena nella settimana appena conclusa, con la vittoria di Nuno Borges) e Cagliari (si gioca dall’1 al 7 maggio). Si tratta di un ristrettissimo elenco di eventi “Premium” che si collocano di fatto a metà tra il circuito Challenger e quello ATP per punti, montepremi e parco partecipanti. L’idea, come noto, è stata quella di collocare questi tornei durante la seconda settimana dei Masters 1000 con tabelloni a 96 giocatori, in modo da consentire ai tennisti eliminati nei primi turni di avere una possibilità per rifarsi in tornei logisticamente collegabili. A Torino si giocherà dunque nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma.
Il Challenger 175 della capitale piemontese non è certo paragonabile alle ATP Finals, ma ne è in qualche modo parente, non foss’altro perché si gioca nella struttura che a novembre funge da Training Center per il torneo dei maestri. Ovviamente, cambia la stagione e la collocazione nel calendario, dunque la superficie sarà la terra rossa. “La prima edizione del Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ è una grande notizia per il Circolo della Stampa Sporting e per il movimento tennistico piemontese, per almeno tre motivi – dice Pietro Garibaldi, presidente del Circolo -. Innanzitutto il torneo segna il ritorno del grande tennis nel restaurato Campo Stadio del Circolo della Stampa Sporting che ospitò gli Internazionali del 1961 e degli incontri di Coppa Davis degli anni ‘70. Il secondo motivo riguarda il movimento tennistico piemontese; con il torneo di prequalificazione che si svolgerà presso il Circolo della Stampa Sporting a partire dal 23 aprile 2022, daremo a tutte le giovani leve tennistiche piemontesi e del resto d’Italia la possibilità di qualificarsi per un torneo internazionale di primo livello. Infine, il Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ conferma il ruolo del Circolo della Stampa Sporting come casa del tennis piemontese in stretto legame con tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto in questi anni: il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Camera di commercio di Torino, la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, le Fondazioni ex bancarie e lo sponsor Intesa Sanpaolo”.
Proprio nella forte presenza di Intesa Sanpaolo, title sponsor dell’evento, si ravvisa un altro elemento di contatto con le ATP Finals. Così Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo: “Nel percorso di sostegno al tennis intrapreso da Intesa Sanpaolo con le Nitto ATP Finals e le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals si apre oggi il nuovo capitolo del torneo Challenger 175. Gli atleti che si sfideranno al Circolo della Stampa Sporting, del quale sosteniamo il rilancio, esprimono capacità, energia, passione – le stesse della Banca nell’accompagnare ogni giorno lo sviluppo del Paese. Grazie a questo nuovo evento Torino si consolida come sede ideale per i grandi eventi sportivi e culturali”.
Direttore del torneo sarà Giorgio Di Palermo. “Il Challenger 175 ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ rappresenta un bel regalo per gli appassionati italiani e una nuova grande occasione per tutti i tennisti impegnati in quei giorni sulla terra rossa europea. I campioni usciti di scena nei primi giorni del Foro Italico avranno, infatti, l’opportunità di confrontarsi da domenica 14 a sabato 20 maggio al Circolo della Stampa Sporting; sugli storici campi torinesi troveranno le condizioni ideali per acquisire punti importanti per la classifica mondiale ATP. Questa nuova categoria premier garantisce, infatti, un alto tasso di qualità di tutti i partecipanti e rappresenta un’ottima opportunità per i giovani azzurri in rampa di lancio sul tour”, ha detto.
Le partite del torneo di Torino saranno trasmesse live sulla tv della Federazione Italiana Tennis e Padel SuperTennis Tv e sulla piattaforma digitale SuperTenniX. I biglietti per il torneo sono acquistabili a questo link: https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo/