WTA Wuhan: Petra Kvitova devastante, in finale affronterà Cibulkova

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WTA Wuhan: Petra Kvitova devastante, in finale affronterà Cibulkova

Un’incontenibile Petra Kvitova raggiunge meritatamente la finale lasciando le briciole a Simona Halep. Domani contenderà il titolo a Dominika Cibulkova. La slovacca ha battuto Kuznetsova dopo l’ennesima maratona della sua incredibile settimana

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Due ore e sei minuti lunedì, due ore e sedici martedì, tre ore e quaranta minuti ieri e due ore e trentacinque oggi. Ci si aspettava una Cibulkova a pezzi, dopo le dieci ore e mezza passate sui campi in soli cinque giorni e a sole nove ore dall’ultima battaglia, combattuta ieri quando in Cina era notte fonda e vinta sfruttando l’ultima stilla del suo inesauribile serbatoio di energia contro Barbora Strycova, alla fine di una giornata che l’aveva vista scendere in campo addirittura due volte. L’incessante pioggia abbattutasi sull’area negli ultimi giorni aveva infatti costretto la slovacca a sobbarcarsi un doppio impegno: il primo l’aveva risolto all’alba, contro Karolina Pliskova, e si era rivelato di fatto il meno gravoso dell’intera faccenda. Solo un’ora e un quarto le era occorsa per avere ragione della più quotata tra le avversarie affrontate nel torneo, ma le fatiche accumulate parevano francamente eccessive perché si potesse pensare a un’ altra impresa della finalista dell’Australian Open 2014. Se si eccettua la battaglia combattuta ieri contro “Aga la maga”, Kuznetsova si presentava all’incontro odierno fresca e brillantissima, pronta a sbranare senza pietà i resti della povera Dominika. Il responso del campo, al solito maligno con chiunque azzardi una qualsivoglia previsione, ha invece emesso un verdetto contrario a quello che chiunque si sarebbe aspettato. Non solo Cibulkova ha vinto al termine di un’altra lotta, ma lo ha fatto in rimonta, dopo aver perso nettamente il primo set, rimanendo in campo per un lasso di tempo che chiunque pensava le sarebbe stato fatale.

Svetlana, che certamente aveva chiaro il quadro della situazione, è parsa aver ben impresso nella mente un piano tattico preciso, e da subito l’ha applicato. Ha cercato di allungare gli scambi, di alzare le traiettorie, di sporcare ogni palla possibile. Ha provato ad allungare l’agonia dell’avversaria, sperando di sorprenderla in riserva. Per un po’ la strategia ha funzionato e il primo set è velocemente scivolato dalle parti di San Pietroburgo, ma alla lunga la propensione a snaturare in maniera così evidente il proprio gioco si è rivelata un boomerang. E quando Cibulkova ha deciso di giocare il tutto per tutto, tirando qualsiasi palla vedesse da ogni posizione, è stata la numero dieci del mondo ad andare in affanno. Dall’inizio della seconda frazione Dominika ha preso ad azzannare la preda e a comandare ogni singolo scambio, e sebbene siano stati molti i game decisi ai vantaggi era chiaro che l’inerzia del match avesse una padrona definita. Kuznetsova ha remato e remato ed è stata attaccata con i denti, ma i traccianti slovacchi, utili a produrre tre dozzine di vincenti negli ultimi due parziali, non le hanno dato scampo. Esausta e vincitrice, la trottola di Bratislava si è lasciata cadere sul cemento del centrale; lo stesso centrale che domani la vedrà contendere il titolo a Petra Kvitova.

La ceca ha vissuto l’ennesimo pomeriggio fantastico di questa sua settimana d’oro. L’aggettivo per definire la partita della due volte campionessa di Wimbledon può essere solo uno: incredibile. Se un alieno fosse atterrato proprio oggi su Wuhan, avrebbe pensato che quella vestita di bianco fosse una ragazzina della scuola tennis opposta alla giocatrice più in palla del circuito. Invece Halep è una top 5 e Kvitova, francamente non si riesce a capire come, è numero 16 del ranking e addirittura 21 della race. Non c’è stata partita: semplicemente, non si può giocare a tennis meglio di così. È persino superfluo abbozzare una cronistoria: Petra è subito fuggita sul 4-0 e ha concesso la prima palla game in risposta dopo venticinque minuti. Piuttosto tardi, considerato che il primo set si è concluso in mezz’ora di dominio. La rumena per lunghi tratti non ha potuto fare altro che osservare le saette che le sfrecciavano a non meno di due metri di distanza e, contrariata, ha fatto di tutto per abbreviare il più possibile la mattanza. Kvitova ha ottenuto il 79% di punti con la prima palla in campo e ha vinto più della metà (30 su 58) di quelli giocati in risposta, chiudendo in poco più di un’ora una prestazione magnifica che la qualifica alla prima finale della sua mesta stagione. Se la corsa alle finals di Singapore è sostanzialmente compromessa Petra deve cercare le colpe soprattutto in casa propria.

Risultati:

[10] D. Cibulkova b. [9] S. Kuznetsova 3-6 6-3 6-4
[14] P. Kvitova b. [4] S. Halep 6-1 6-2

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