ATP Tokyo: Muller coglie di sorpresa Berdych, si ritira Nishikori

ATP

ATP Tokyo: Muller coglie di sorpresa Berdych, si ritira Nishikori

Scosse sul tabellone del Rakuten Japan Open! Si ritira il padrone di casa Kei Nishikori, mentre Gilles Muller elimina Tomas Berdych. Marin Cilic vince in solidità su Fernando Verdasco, bene anche Goffin

Pubblicato

il

 

Pochi match ma buoni, nel mercoledì del più antico torneo dello swing asiatico – il Japan Open fa parte del tour ATP dal 1973. Si comincia con quello che completa la griglia dei primi turni, tra la testa di serie numero 3 Tomas Berdych e Gilles Muller. Per una combinazione del caso i due, pur militando con costanza nel circuito, non si affrontano da più di dodici anni. L’ultima sfida tra i due ebbe luogo al challenger di Besançon, nel marzo del 2004, e se la aggiudicò il primo per 6-4 6-4. Curiosità, quell’edizione del torneino francese aveva un tabellone che oggi sarebbe da ATP 500: in gara infatti vi erano tennisti quali Wawrinka, Simon, Tsonga, Tipsarevic, Benneteau, Almagro, Florian Mayer e Mahut (alcuni di questi in campo ieri proprio qui a Tokyo).

L’incontro non ha sussulti per la prima manciata di game. Poi la pioggia interrompe le ostilità per una mezz’ora, e al ritorno in campo spuntano le prime palle break. Muller però in battuta ha percentuali ottime – più di metà dei servizi non tornano alla sua metà del campo – mentre risposta non è incisivo, e quindi il set raggiunge il tie-break. Il lussemburghese spreca il mini-break di vantaggio, ottenuto in avvio con un bel passante, ma prevale ugualmente al terzo set point grazie ad un penetrante dritto mancino. In avvio di secondo set trova anche il primo break dell’incontro, grazie a due gratuiti di dritto da parte del campione di Shenzhen, che poi chiede time out medico per un fastidio al fianco sinistro. Non sembra tuttavia il problema fisico la ragione che lo porta a subire il secondo break: due doppi falli, in mezzo un altro dritto sballato, infine il passante a punire il suo chip and charge kamikaze. Muller serve per il match con successo, rimontando uno svantaggio di 0-30 per chiudere col serve and volley. Un Berdych poco convinto, e con un saldo vincenti-non forzati negativo, lascia anzitempo il Giappone.

Segue la sfida tra Marin Cilic e Fernando Verdasco, anch’essa sul campo centrale come tutti gli altri singolari in programma. Il croato serve per primo, ma dopo qualche scambio convincente si fa titubante e impreciso; l’iberico gli strappa la battuta, difende lungamente i propri game e poi il set si stabillizza, scivolando verso il mantenimento dell’unico break. A dispetto delle varie emozioni e di alcuni bei colpi, l’incontro ha poco da dire sul piano della varietà. Il dritto piatto ad aprire il campo di Cilic combatte quello più arrotato di Verdasco, che cerca di sfondare in profondità. La rete da vicino si vede di rado, se non per gli smash. I due set successivi – perché Cilic rimonta, e si aggiudica il match – seguono un andamento quasi identico tra loro: Verdasco si trova a inseguire, riacciuffa il set nel settimo game e poi perde il servizio sul 5-6, ad un passo dal tie-break. Le classiche imprecazioni ad alta voce di “Nando” contro se stesso, stavolta hanno ragione d’essere: costringere Cilic a due ore e venti di vera lotta non dev’essere una soddisfazione sufficiente, alla luce della sconfitta finale.

Deluso poco dopo anche il pubblico di casa: appena sette game giocati e arriva il clamoroso ritiro di Kei Nishikori, che deve abbandonare l’ottavo di finale in corso contro Joao Sousa. Il giapponese, beniamino e favorito per il titolo, era a caccia del terzo successo nel 500 nazionale dopo le edizioni 2012 e 2014. L’anno “pari” in corso sembrava fare per lui, e invece un problema alla schiena lo ha bloccato all’improvviso. Dopo che da 4-0 era stato rimontato fino al 4-3, il bronzo olimpico ha deciso a malincuore di lasciare il campo. È un altro piccoletto del tour invece, David Goffin, a raggiungere Sousa in quel quarto di finale: il belga risolve con Jiri Vesely in due set, nonostante una nuova interruzione per pioggia nel primo e il break di svantaggio nel secondo. Con la palla in gioco, cioè quando il mancino ceco non riesce a spazzarlo fuori dall’inquadratura con servizio e secondo colpo, è quasi sempre lui a primeggiare. I molti metri di spazio, ai lati e sul fondo del campo centrale di Tokyo, giocano a favore di una tattica come la sua.

In chiusura di programma Juan Monaco supera in due set il qualificato australiano James Duckworth, che ieri aveva approfittato del ritiro di Feliciano Lopez. Duckworth ha servito per il primo set, venendo breakkato senza giungere a set point – ne ha avuti invece tre nel game di risposta successivo, ma li ha falliti tutti. Sarà quindi “Pico” l’avversario di Marin Cilic nei quarti.

Risultati:

G. Muller b. [3] T. Berdych 7-6(7) 6-1
[4] M. Cilic b. F. Verdasco 4-6 7-5 7-5
J. Sousa b. [1] K. Nishikori 3-4 rit.
[5] D. Goffin b. J. Vesely 6-3 7-5
[PR] J. Monaco b. [Q] J. Duckworth 7-6(3) 6-3

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement