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ATP

ATP Basilea: Wawrinka sul filo di lana, Lorenzi ottimo. Fuori Raonic e Dimitrov!

BASILEA - Stan Wawrinka si salva al terzo nel derby. L'azzurro gioca un gran tiebreak nel secondo set e supera il transalpino. Al secondo turno sarà super sfavorito contro Kei Nishikori. Dimitrov si fa rimontare da Muller, Raonic va in confusione e perde con Berankis

Last updated: 26/10/2016 17:23
By Carlo Carnevale Published 25/10/2016
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14 Min Read

In contemporanea sul Centrale, separato da un bellissimo corridoio circolare che percorre tutto il ventre della Halle, Grigor Dimitrov perde la bussola sul finale di set decisivo e cede il passo al lussemburghese Muller. Il gigantesco Gilles, con il suo servizio mancino e le traiettorie in slice con continui approcci verticali, riesce a ribaltare una situazione pericolosamente intricata, calpestando i nervi del bulgaro che subisce il break decisivo al termine di una pregevole battaglia. Non basta a Grisha una ritrovata serenità personale, sa da lui specificata in recenti interviste, per evitare di capitolare nonostante un livello di gioco medio alto per tuta la durata dell’incontra, specialmente con il servizio e dritto. Il primo parziale perso sprecando set point nel tiebreak non scalfisce la seraficità di Muller, che continua a pressare l’avversario con splendide curve a uscire al servizio, seguite da asfissianti difese della rete. Dimitrov abbandona campo e torneo con sguardo corrucciato, nervoso tanto da rifiutare qualsiasi microfono dopo il match.

La sorpresa di giornata deve però ancora compiersi: Milos Raonic, testa di serie numero 2, subisce infatti il rientro di Ricardas Berankis e crolla al terzo set. Berankis si conferma infatti un ottimo colpitore, e quando prende le redini difficilmente le lascia andare. Raonic conquista il primo set scollinando oltre i 230 orari in più occasioni al servizio, piazzando l’unico break del parziale nel sesto gioco. Scambi rarissimi, ma quelli che si verificano giustificano il prezzo (pur contenuto in quanto un primo turno) del tagliando d’ingresso. Berankis reagisce e aumenta l’intensità dei fendenti a metà di seconda frazione, anticipando allo stremo le parabole alte che l’avversario gli propone in recupero, e inanella due risposte consecutive che fotografano Raonic per il break del 4-2 nel secondo set. Veemente l’esultanza del lituano, che alla poca simpatia abbina un dubbio gusto estetico dato l’improponibile maglia fucsia fluorescente: i game successivi sono burocrazia, Milos non si preoccupa di lottare e si va al terzo allo scoccare del settantesimo minuto di gioco. Il pubblico popola a macchie le capienti tribune del Centrale, e inizia a riscaldarsi con le prime avvisaglie di sorpresa: il canadese salva due palle break con il servizio appena rialzatosi dal cambio campo, ma è solo un rimandare l’insospettabile, con Berankis che trova il libretto d’istruzioni per le bordate dell’avversario. Un doppio fallo (dopo il quale si batte con forza il palmo della mano sul quadricipite) lo costringe a fronteggiare una terza difficoltà, e stavolta Ricardas è bravo a convertirla in realtà con un pregevole lob difensivo che fa le carezze alla linea di fondo. Raonic ciondola, Berankis si infiamma quando trova un bellissimo passante di dritto in corsa per andare sul 5-3: nel game successivo Milos mette definitivamente in folle, e il lituano può girarsi verso il proprio angolo stringendo il pugno con vigore.

E sarebbe potuto essere il caos totale, se Stan Wawrinka, primo favorito del torneo, non fosse rinsavito giusto in tempo per dare la spallata decisiva al connazionale Chiudinelli, nell’attesissimo derby di giornata. Wawrinka parte con un linguaggio del corpo pigro, forse conscio dell’enorme divario tecnico che lo separa dall’altro elvetico: ritmo da fondo al minimo indispensabile, servizio a tre quarti per aprirsi il campo senza strafare. Chiudinelli è galvanizzato dal pubblico di casa che lo sospinge a gran voce, senza affatto considerare il numero di Slam totali in campo. È Marco infatti, a sorpresa, ad andare avanti di un break, giocando con enorme aggressività e sfrontatezza, lasciando andare il braccio senza riflettere e più volte affacciandosi a rete, per il 4-2. L’allungo è breve, Stan si riassesta immediatamente e impatta nel gioco successivo, dando inizio ad una escalation qualitativa notevole: si susseguono demi-volèe che atterrano ad un dito dal nastro, passanti laser e scambi a velocità non comune, soprattutto per le abitudini di Chiudinelli. Si giunge giustamente al tiebreak, che si rivela un horror di serie B per Stan. 0-6 infarcito di gratuiti e primo set che va in tasca allo svizzero meno blasonato due punti più tardi. Diventa una bolgia, la folla, generalmente compita, si lascia andare in applausi ritmati e tambureggiamento di piedi che scuote le scrivanie della tribuna stampa: Wawrinka capisce che potrebbe essere arrivato il momento di togliere le pantofole e tira a lucido il dritto, infilzando l’avversario da ogni parte per una ripresa turbo, contro un Chiudinelli che sembra svuotato della travolgente adrenalina iniziale: basta poi rimandarla di là in slice in attesa dell’errore, 5-0, che diventa 6-1 dopo un’ora e mezza.

Nel parterre all’altezza del paletto della rete siedono Robert e Lynette, i genitori di Roger Federer. Il livello torna piatto nel terzo set, il pubblico incita Chiudinelli con boati assordanti ad ogni punto che non sia ordinario (pochi per la verità); pazzesco uno scambio in difesa vinto da Marco, che porta il suo metro e novanta a calpestare ogni riga prima di risolvere con un tracciante diagonale di rovescio, per il 4-3. Wawrinka rischia di incartarsi nel game successivo, quando si fa raggiungere sulla parità, prima di inchiodare una sbracciata diagonale da mani nei capelli, e arringare la folla con ampi gesti: sembra bastare per tirarsi fuori dai guai, ma Chiudinelli arriva addirittura due volte alla palla break che lo manderebbe a servire per chiudere il match. In entrambi i casi, Stan preme il grilletto con una potenza inaudita e disegna il campo, issandosi sul 4-4: è la resa per Marco, che nel gioco successivo cede la battuta a quindici. L’ultimo gioco regala ancora emozioni, Stanimal deve ricorrere al quarto match point prima di baciare l’incrocio con l’ultimo ace. Avrà Donald Young al secondo turno.

Risultati: 

M. Granollers b. [WC] H. Laaksonen 6-3 3-6 6-2
P. Lorenzi b. N. Mahut 6-4 7-6(4)
G. Muller b. [6] G. Dimitrov 6-7(9) 6-4 6-4
[Q] R. Berankis b. [2] M. Raonic 3-6 6-3 6-3
[1] S. Wawrinka b. [WC] M. Chiudinelli 6-7(1) 6-1 6-4
F. Mayer b. B. Paire 6-1 6-7(2) 6-4
[5] D. Goffin b. M. Baghdatis 6-4 7-6(4)

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