ATP Finals: Djokovic stenderà ancora Thiem? Raonic-Monfils sa già di spareggio

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ATP Finals: Djokovic stenderà ancora Thiem? Raonic-Monfils sa già di spareggio

Novak Djokovic non ha mai perso un set contro Dominic Thiem nei tre precedenti. Il match tra Milos Raonic e Gael Monfils potrebbe già valere la semifinale

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Cominciano oggi nella ormai consueta ma sempre suggestiva cornice della O2 Arena di Londra le ATP World Tour Finals, ultimo atto del circuito maschile. Ad aprire le danze, per quanto riguarda il singolare, saranno due match valevoli per il gruppo intitolato ad Ivan lendl. Non prima delle 15 ore italiane l’ex n.1 del mondo e 5 volte vincitore di questo torneo Novak Djokovic sfiderà il martellatore austriaco Dominic Thiem (più giovane giocatore nel lotto dei partecipanti) e, in serata, il bombardiere canadese Milos Raonic affronterà il francese Gael Monfils, esordiente in un Master a 30 anni.

Nei tre precedenti diretti Djokovic ha sempre battuto Thiem. O, per meglio dire, l’ha sempre annientato. Contro l’austriaco, Nole ha infatti vinto 7 set e non ne ha mai perso uno, lasciando complessivamente per strada solo 21 giochi. Peraltro due di questi match si sono giocati nella prima metà di questa stagione, quella in cui Thiem a suon di partite e vittorie si è guadagnato l’accesso a queste Finals: al Masters 1000 di Miami agli ottavi e, come in molti probabilmente ricordano, in semifinale al Roland Garros. Questi risultati dimostrano come Nole non sia affatto infastidito dal gioco di pressione del 23enne talento di Wiener Neustadt. Il fenomeno serbo infatti grazie alle sue straordinarie qualità difensive riesce ad arginare i colpi penetranti di Thiem, facendogli sempre prendere quel rischio in più che alla fine lo porta inevitabilmente all’errore. Insomma a Djokovic per ottenere il primo punto in questa edizione delle Finals dovrebbe bastare la solidità mentre Thiem è costretto agli straordinari, in particolare al servizio.Infine se è vero che il 12 volte campione Slam arriva a questo evento non al massimo della fiducia dopo un finale di stagione sottotono, bisogna d’altra parte dire che anche l’allievo di Gunther Bresnik sta pagando a caro prezzo una programmazione decisamente troppo densa e da qualche tempo sembra lontano parente del giocatore visto ad inizio anno.

È sicuramente più incerto l’esito del secondo singolare di giornata, quello tra Raonic e Monfils. I precedenti vedono i due tennisti in perfetta parità sul 3 pari anche se nel primo a San José nel 2011 il transalpino non si presentò. 3 di questi 6 incontri si sono disputati nel 2016: Raonic si è imposto nei quarti di finale agli Australian Open e ancora nei quarti ad Indian Wells, in quello che è stato il suo massimo periodo di forma, ma Monfils si è parzialmente rifatto infliggendo al suo avversario una sconfitta in Canada tra le mura amiche. La grande incognita di questo incontro sono le condizioni del 26enne nato di origine montenegrina che non è sceso in campo nella semifinale di Parigi-Bercy contro Murray per un problema alla coscia. In questo senso le dichiarazioni di Raonic non sono affatto incoraggianti. Se mai il big server canadese fosse in piena salute potremmo però avere un match molto interessante anche se dominato dai servizi. Raonic cercherà come al solito di abbreviare gli scambi e giocare la partita su pochi punti. Monfils dovrà essere efficace in risposta, preciso nello stuzzicare il rovescio dell’avversario e concentrato nei punti decisivi.

Quest’ultimo match oltre a presentarsi come piuttosto equilibrato potrebbe rivelarsi anche decisivo per gli equilibri del girone Lendl. Infatti anche un Djokovic sbiadito dovrebbe comunque vincere tutti i suoi incontri e Thiem, per via della sua inesperienza a questo livello e per del suo cattivo stato di forma, potrebbe essere la vittima sacrificale. Quindi in ballo tra Monfils e Raonic ci potrebbe essere molto di più di un semplice punto nel Round Robin. Ci potrebbe essere la semifinale di un Master.

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