da Londra, il nostro inviato
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I sette migliori Under 21 del mondo, più una wildcard che verrà assegnata forse ad un giovane italiano, si sfideranno per il titolo delle Next Gen ATP Finals, il nuovo torneo annunciato dalla ATP a Londra con sede a Milano. Una sorta di Masters dei più giovani per proclamare la star del futuro. Il format sarà lo stesso delle finali ATP in corso a Londra. Come conferma Diego Nepi Molineris, responsabile di CONI Servizi, l’impianto designato per ospitare l’evento sarà il Fiera Milano, con una capienza di circa 5.000 persone: accantonata l’ipotesi Forum di Assago, che avrebbe comportato un alto rischio di spalti vuoti con i suoi 12.000 posti e più. L’alternativa era il PalaLido, che però per motivi di restauro sarà indisponibile almeno all’inizio della partnership fra ATP e FIT: non si esclude però la possibilità di trasferirvisi una volta completati i lavori. L’edizione inaugurale si terrà dal 7 all’11 novembre 2017, cioè dal martedì al sabato compresi. L’accordo è stato firmato fino al 2021. Ma il SEO dell’ATP Chris Kermode ha anche detto trattarsi di “un Test”.
La qualificazione all’evento sarà possibile tramite un meccanismo analogo a quelle delle ATP World Tour Finals: un sistema di punteggio denominato Race to Milan, che terrà conto dei punti ottenuti nella singola stagione e sancirà quindi l’entry list del torneo. Uguale anche il format della competizione: due gironi da quattro, round robin che definiranno i semifinalisti. Non ci sarà il torneo di doppio. Martedì, mercoledì e giovedì si giocheranno quattro incontri al giorno. Venerdì le semifinali, sabato la finale. I match verranno teletrasmessi da Supertennis. La conferenza di presentazione si è tenuta subito dopo la semifinale thriller vinta da Murray su Raonic. Chris Kermode, presidente ATP, ha dichiarato: “E’ uno degli annunci più emozionanti che abbia mai fatto: abbiamo lavorato a questo evento per vari anni e l’enfasi è dovuta a più di un motivo. C’è grande crisi adesso che i top 4 stanno calando, e noi abbiamo al responsabilità di sponsorizzare molti più giocatori. L’incredibile “era” vissuta con queste superstar ha modificato radicalmente il tennis, che è diventato globale da ogni punto di vista, ma il cambio della guardia è dietro l’angolo e noi dobbiamo sostenerlo nel gioco e nelle personalità dei giocatori. Questi giovani sono il futuro e ce ne sono molti. Dobbiamo raccontare le loro storie a molte più persone, così che quando finiranno sul palcoscenico il grande pubblico già forse li conoscerà”.
Un milione e duecentocinquantamila dollari il montepremi (con la possibilità di investire ulteriore denaro in attività di sponsorizzazione) e, soprattutto, un’occasione per sperimentare novità che potrebbero essere introdotte nel circuito maggiore in futuro, motivo per cui non ci saranno in palio punti ATP. Kermode, a questo proposito, ha aggiunto: “C’era da scegliere tra il denaro e i punti: la prima soluzione ci è sembrata quella più utile per aiutare i giovani. Chiunque guardi lo sport ha un punto di vista proprio. Tutti propongono idee, io credo che un evento del genere possa servire a testare nuove concezioni e nuove prospettive. Abbiamo il dovere di guardare al futuro, anche per l’interazione con i fan della nuova generazione. Nuovi formati, nuovi stili, novità nel prodotto. Dobbiamo mantenere l’ATP al massimo livello, come lo è da anni. Questo sport produce nuove star e nuovi protagonisti in ogni epoca: questo è il gruppo di giovani più interessante che abbia mai visto. E una delle chiavi per lo sport globale è una distribuzione geografica omogenea di chi lo pratica: quello di ora è un momento perfetto per promuovere il tennis. Lo spot in calendario è ideale, tra il Masters 1000 di Parigi e le Finals di Londra: sarà vendibile in tutto il mondo”.
Sarà inoltre un evento obbligatorio per chi si qualifica: se un giovane dovesse farcela a salire tra i primi otto del mondo, parteciperà alle Finals di Londra. Se fosse n.9 o n.10 non potrà invece accettare il ruolo di “alternate” a Londra.,Dovrà giocare a Milano le NextGen Finals.
Le Challenger Finals, mini Masters per i migliori giocatori di categoria cadetta, non hanno effettivamente avuto successo, e questa idea correrebbe lo stesso rischio, ma Kermode non ha dubbi: “Sarà un evento di grande portata, sono sicuro che non avrà problemi a rimanere nel cuore degli appassionati”. C’era anche Sergio Palmieri, direttore degli Internazionali d’Italia: “Quando Chris ed io abbiamo parlato lo scorso anno di questa idea, per la prima volta, ho creduto subito nel progetto. Anche stavolta, come in passato, ci sarà un ricambio generazionale che non ci farà rimpiangere i vecchi giocatori. Ci saranno innovazioni e siamo certi che il tennis potrà recepire questa occasione al meglio. Siamo sicuri che sarà un evento di successo”. Francis Tiafoe, uno dei migliori sette under 21 della attuale classifica: “Sono entusiasta, ringrazio l’ATP per aver realizzato il progetto. Sarà bello vedere i più giovani confrontarsi tra loro”. Stefan Edberg, vincitore a 18 anni del torneo di Milano nel 1984 battendo in finale Mats Wilander – e fu il suo primo torneo, così come è stato anche il primo torneo “pro” vinto da Roger Federer nel 2001 – ha aggiunto: “Credo sia una grande idea, per il tennis, per i giovani che probabilmente avranno bisogno di più tempo e occasioni per arrivare al tempo. Ottimo il formato, sono convinto che si daranno battaglia durante tutto l’anno per qualificarsi. Il montepremi è invitante, insomma è una situazione dove tutti ci guadagnano. Se fossi uno dei giovani sarei contentissimo”.
I probabili protagonisti, stando al ranking ATP attuale: Alexander Zverev, Borna Coric, Karen Khachanov, Taylor Fritz, Danil Medvedev, Kyeong Chung, Francs Tiafoe, Jared Donaldson. A oggi i migliori italiani della classe ’96 sono Quinzi n.296, Pellegrino 413, Stefanini 451.
Dal sito della FIT riprendiamo le dichiarazioni del Presidente FIT Angelo Binaghi:
Siamo orgogliosi della scelta compiuta dall’ATP di assegnare all’Italia e a Milano una manifestazione così importante e soprattutto nuova”.
Ospitare il torneo di fine anno che raggrupperà i migliori giocatori di età inferiore di 21 anni è un riconoscimento delle nostre capacità organizzative – aggiunge Binaghi – capacità che hanno portato gli Internazionali d’Italia a diventare un evento di enorme successo, oltre che amatissimo dai top player di tutto il mondo. Per il tennis italiano un altro motivo di grande gioia che corona un decennio in cui tenniste e tennisti azzurri hanno colto successi di straordinaria importanza.
Ospitare le stelle che già oggi vivono di luce propria, ma che domani saranno i leader del circuito risponde poi perfettamente alla filosofia della nostra Federazione: rivolgersi in primo luogo ai giovani e ai giovanissimi, a coloro che già oggi si appassionano per i campioni che in un futuro ormai prossimo diventeranno i primi protagonisti del circus. Una scelta di campo con la quale l’ATP ha dimostrato la sua lungimiranza: l’idea di puntare fortemente sulla Next Generation è garanzia di proseguimento del grande spettacolo tennistico nei prossimi anni. Con l’Expo Milano è stata città leader nel presentare le risorse su cui la terra di domani potrà contare: ora è pronta a essere vetrina delle risorse su cui potrà contare il tennis del futuro”.