ATP Finals interviste, Djokovic: “Questa finale contro Andy sembra una storia da film”

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ATP Finals interviste, Djokovic: “Questa finale contro Andy sembra una storia da film”

ATP Finals interviste, semifinali. [2] N. Djokovic b. [5] K. Nishikori 6-1 6-1 L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

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È stato abbastanza semplice per te oggi. Immagino che tu sia abbastanza soddisfatto della tua prestazione.
Sì. La mia miglior partita del torneo è arrivata proprio al momento giusto. Tutto ha funzionato oggi. Mi sentivo molto bene. Ho iniziato con un grande ritmo, grande concentrazione, dettando il gioco e usando delle variazioni. Tutto è andato bene. Sono molto contento e mi sono divertito. D’altra parte, Kei naturalmente non ha giocato al suo meglio. Forse è stato condizionato dall’aver finito tardi ieri sera. È stata una stagione lunga per lui anche questo torneo è stato dispendioso. Probabilmente era un po’ stanco. In ogni caso ho cercato di fare sentire la mia presenza, fargli capire che avrei giocato fino all’ultimo punto, cosa che ho fatto. Anche avanti 6-1 5-1 ero concentrato. È stata un’ottima prestazione. Non vedo l’ora di giocare la finale di domani.

Una donna saggia una volta disse: “Non ti rendi conto di quello che hai finché non lo perdi”. Quanto sarebbe bello ritornare n.1 dopo gli ultimi mesi di alti e bassi? Quanto pensi di essere favorito considerato nella finale quanto Andy è stato in campo in queste Finals?
Ne abbiamo parlato così tanto negli ultimi due mesi, specialmente qua. Sappiamo tutti che la posta in palio è alta. Ma non posso prevedere come andrà a finire. Non mi aspetto nient’altro se non di andare in campo con la giusta attitudine e di giocare bene come ho fatto oggi. Questo è il mio obiettivo. Oltre a ciò mi sento onorato di far parte della storia. Ho sentito che questa è la prima volta nella storia della ATP che i due migliori giocatori del mondo si contendono la prima posizione nell’ultimo match dell’anno. Sono molto motivato e voglio dare il massimo.

Hai bene in mente tutte le finali che hai giocato quest’anno con Andy e le statistiche o domani è un’altra storia?
Non sono mai stato bravo in matematica. Lascio i numeri e le statistiche a qualcun altro. Tutto quello che posso fare è rimanere concentrato, dimenticare quello che ho fatto oggi, prendere le cose positive. Ci sono un sacco di cose positive nel mio match di oggi. Le porterò con me anche domani. Riguardo alle finali, domani sarà un po’ come al Roland Garros. Sono probabilmente le due finali più importanti che abbiamo giocato.

Tu e Andy avete fatto molta strada e ora siete qua a 29 anni a contendervi la prima posizione mondiale alle ATP Finals.
Sembra una storia da film. È incredibile.

Puoi rifletterci un po’?
È una lunga storia. È una romance (storia d’amore ndr) (risate).

Forse più una Bromance?
Sì, in effetti così suona meglio.

Sei felice che Andy non sia arrivato alla prima posizione mondiale vincendo contro di te e ora come ti senti sapendo che lo dovrà fare per mantenerla?
Come ho detto all’inizio del torneo riguardo alla classifica, ho la situazione nelle mie mani. Non dipendo da nessun’altro. Tutto ciò sul quale mi sono concentrato, ad essere onesto, è costruire il mio gioco, portarmi ad un livello superiore, alzare la qualità ad ogni match. Sto progredendo nel corso del torneo quindi sta funzionando. Spero di mantenere lo stesso livello anche domani e giocare come ho fatto nelle ultime due partite anche domani. Ad Andy non puoi togliere quello che ha fatto negli ultimi due quattro-cinque mesi. Sì non abbiamo giocato più contro ma il suo livello è stato fenomenale. Merita questa situazione. È numero 1 e un motivo c’è. Ha vinto più di venti match. Oggi è riuscito a venirne fuori proprio grazie a questa fiducia. Ha vinto davvero tanto. Ase ha avuto un paio di match molto duri negli ultimi giorni dubito che si senta stanco. È molto in forma, ha una grande etica del lavoro. Recupererà e sarà pronto per domani.

Hai notato lo spettatore che ha tentato di entrare in campo stasera?
Sì, ho visto quello che voi avete visto. Non so nulla di più.

Ti sei spaventato?
No. Penso che da come si stava avvicinando al campo volesse mandare un messaggio farsi vedere o mandare un messaggio qualcuno e non far del male ai giocatori. Sembro un detective in questo momento ma è giusto una intuizione. Ma sì in ogni caso non mi sono sentita spaventata.

Hai prima menzionato le 22 vittorie consecutive di Andy. Tu hai vinto 22 degli ultimi 23 match alla O2 Arena. Questo ti dà un po’ di fiducia in più per domani?
Certo che me la dà. Ho vinto un sacco su questo campo negli ultimi 5-6 anni. Ogni volta che ci entro ripenso a quei bei momenti. L’ 80% dei giocatori che affronto è lo stesso degli anni scorsi. Questo mi fa sentire a mio agio. Ma non è qualcosa che decide gli incontri.

Traduzione a cura di Valerio Vignoli

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