ATP Finals interviste, Murray: "Gli Slam la priorità, non credo ci sarà un'era Murray"

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ATP Finals interviste, Murray: “Gli Slam la priorità, non credo ci sarà un’era Murray”

ATP Finals interviste, finale. [1] A. Murray b. [2] N. Djokovic 6-3 6-4. L’intervista dopo partita ad Andy Murray

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Dove poni questa vittoria, nella classifica delle tue migliori performance?
Non credo Novak abbia giocato al meglio, credo ne abbiamo giocate di migliori. La fine del match è stata emozionante, ma entrambi abbiamo sbagliato molto. Credo che in carriera ho giocato partite migliori, ma sono stato solido quando dovevo, ho giocato bene tatticamente, anche se potevo risparmiarmi alcuni errori. Ovviamente è stata una buona prestazione, non batti Novak se non giochi bene.

Sei particolarmente soddisfatto per aver sancito il tuo numero 1 nel ranking battendo il giocatore che più di tutti ha dominato negli ultimi cinque anni?
Non credo che soddisfatto sia la parola adatta. Ovviamente è stata una grande vittoria contro un giocatore con cui ho giocato molti match, direi il mio maggiore rivale in carriera. Abbiamo giocato molte finali Slam, Olimpiadi, qui. Molte finali di Masters 1000, e siamo nati ad una settimana di distanza. Gran partita, molto importante per me.

Quanto è stato difficile servire per il match? Cosa ti passa per la mente in momenti del genere? 
Sì, il game sul 4-1 è stato duro da digerire, ero 30-15 e ho servito male, in realtà per tutto il match sono andato male con la seconda. Lui a quel punto ha iniziato a giocare molto meglio, io indietreggiavo, ma per fortuna nell’ultimo game ha fatto qualche errore. Ho servito bene in quella situazione, un punto in particolare in cui ho seguito a rete e chiuso una stop-volley.

Ivan ha detto che quando ti ritiri, è il numero di Slam vinti che ricorderai, invece delle settimane al numero 1. Per almeno due mesi sarai al numero 1, la priorità sarà rimanerlo o vincere altri Slam?
Vorrei provare a rimanere al numero 1 direi, gli ultimi cinque o sei mesi sono stati molto duri per arrivarci. So che sarà difficilissimo perché ho giocato un grande anno, ripetermi non sarà facile. Ma ora che ci sono, sarò motivato a rimanerci, ma ovviamente i Major sono lo stimolo maggiore. Quando mi alleno a dicembre lo faccio con gli Australian Open in mente, è quello che mi motiva.

Tendiamo a definire il tennis maschile con i giocatori di punta di ciascuna era. Abbiamo avuto l’era Sampras, l’era Federer. Quanto ti stimola la prospettiva di un’era Murray?
Non ci ho mai pensato. Voglio provare ad ottenere il massimo in questi prossimi anni perché non durerò per sempre, non credo riuscirò a giocare questo tipo di match oltre i trent’anni. Voglio rendere i prossimi anni i migliori della mia carriera, cercare di vincere il più possibile, ma sarà difficile perché invecchiando dovrò confrontarmi con i più giovani. Sarà difficile, ma ci proverò.

Vorrei sapere cosa pensi dello stato del tennis in questo momento. Molti giocatori si dicono contenti della situazione, i numeri smembrano confermarlo. Federer e Nadal torneranno il prossimo anno, ci sono alcuni buoni giovani.
Credo che quest’anno in un certo senso sia stato difficile, data l’assenza di Roger e Rafa. Hanno un enorme bacino di fan, non solo per i loro risultati in campo ma anche per il loro carisma e la loro popolarità. Spero che questi prossimi anni possano essere emozionanti, se loro due tornano e restano in forma incontreranno alcuni giovani interessanti e sarà divertente. Credo sia un buon momento.

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