ATP Sydney: De Minaur, 17 anni e non sentirli [AUDIO]

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ATP Sydney: De Minaur, 17 anni e non sentirli [AUDIO]

SYDNEY – Il giovanissimo australiano vince il suo primo match ATP. Muller spegne La Luce, mentre in cucina i giornalisti…

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dal nostro inviato a Sydney

Minaur canta Battisti

In Australia è ben nota una decisione della storia passata che ha segnato le sorti di questo paese. Avvenne ad opera di un colone britannico che decise di portare sull’isola con sé dodici conigli nel 1788. Conigli che, non essendoci all’epoca Facebook, cominciarono a riprodursi a dismisura. Quei dodici ora son divenuti 200 milioni e sono la più grande preoccupazione per l’economia, lo sviluppo, l’agricoltura dell’isola. L’errore di duecento anni fa è stato parzialmente riscattato oggi, grazie agli organizzatori del torneo che han deciso di far giocare sul centrale il 17enne locale Alex De Minaur.

De Minaur, attualmente numero 333 del mondo, ma in costante ascesa, ha avuto un’annata d’oro fra gli juniores nella stagione passata, con finale a Wimbledon persa al terzo set dal più mediatico (e al momento anche più forte) canadese Shapovalov, più due semifinali a Melbourne e New York. Gli organizzatori di Sydney lo han premiato con una wild card per il torneo di casa (è nato qui, anche se risiede in Spagna), come anche a Melbourne per gli Open che cominciano la settimana prossima. Lui ha legittimato la scelta con una gran prestazione a Brisbane, dove nelle qualifiche ha colto gli scalpi di Kukushkin e Tiafoe.

La partita è divertente, come tutte quelle in cui c’è Paire, nel bene e nel male. Il francese gigioneggia, prova drop shot e forse per l’eccessiva superficialità si distrae, concede un break al sesto game, lo recupera, lo riperde e il 17enne di Sydney ringrazia e si porta a casa un inatteso primo set. Nel secondo Benoit continua a giocare disinvolto ma aggiusta il mirino, anche se è il teenager ad aggiudicarsi lo scambio più bello del match, con entrambi a rete dopo che il nastro aveva rallentato un colpo interlocutorio di de Minaur. Il giovane aussie dimostra buona mano e ovvia generosità ma è ancora un po’ leggerino fisicamente (180cm per 69 chili). Con tre o quattro anni di sviluppo fisico ancora davanti a sé, di sicuro saprà dire la sua nella generazione dei vari Zverev, Shapolalov, Tsitispas e Aliassime.

Un altro scambio pregevole con Paire che finta uno smash e appoggia semplicemente la palla di là della rete fa risaltare la rapidità e la visione di gioco di de Minaur che si porta a casa il punto. Non basta però, perché Paire si aggiudica il secondo set 6-3. Nel terzo set de Minaur pare non averne più a livello mentale, prova a spingere ma i suoi colpi non fanno male a Paire, che si mette in un’inusuale modalità attendista e ottiene un subitaneo break. Sembrerebbe la fine del match, ma una volta di più il francese dimostra il suo misero killer instinct e invece di controllare come fatto finora, si perde di nuovo in finezze restituendo il break. Il numero di errori di Paire aumenta, De Minaur è un muro e tiene botta, portando il match ad un insperato tie break finale. Lì Paire, citando Agassi, va in un posto che nessuno conosce. Ma al contrario. Mette su la sagra dell’unforced e dall’1-1 sparisce dal gioco concedendo il tiebreak per 7 punti ad 1. Per De Minaur è la vittoria più importante in un main draw ATP, anche perché è la prima. Al prossimo turno avrà Kuznetsov, e Alex di certo vuole divertirsi “ancora un poco e se non tutto, e se non tutto almeno l’inizio”.

Nell’unico precedente match ATP dell’australiano, proprio la settimana scorsa a Brisbane, la sua cavalcata nelle qualificazioni fu arrestata al primo turno del main draw da Mischa Zverev. Il tedesco si è imposto su Almagro con il punteggio di 6-4 6-2 e al secondo turno avrà Carreno Busta.

Gilles è, la luce fu

Avrebbe meritato il centrale, almeno per la quantità di bel gioco e variazioni in campo, il match fra Muller e Dolgopolov. L’ucraino, chiamato anche da alcuni fan “La Luce”, splende nelle tenebre, c’è fra la barca degli abbagnale e la Germania Est, ma oggi ha alzato bandiera bianca contro Gilles. Il mancino Lussemburghese ha giocato un gran match, presentandosi a rete svariate volte con la sua meravigliosa copertura (è un’eresia dire che è il miglior volleatore in questo momento in circolazione? Soprattutto per la quantità di colpi difficili che riesce a trasformare in punti). Aiutato come al solito dal servizio, dopo un primo set di dominio avversario ha ottenuto un break all’inizio del secondo parziale convertendo l’unica chance a disposizione e ha messo il set in cascina portando la contesa al terzo.

L’ottavo gioco, con Muller alla battuta, è fondamentale, con diversi scambi rapidi a rete e Dolgopolov che trova contromisure in risposta negando al suo avversario ciò di cui più ha bisogno, ovvero punti diretti con il servizio. Ma Muller con un colpo di coda trova due ace che lo portano sul 4-4. Le certezze del numero 34 del mondo però sono minate, e al successivo decimo game, complice anche un doppio fallo, deve fronteggiare un match point, annullato con servizio e dritto, cui fan seguito i classici due ace. Le occasioni sprecate per “Dolgo” iniziano a essere troppe e, seguendo un vecchio adagio calcistico, al gol sbagliato segue quello subito: l’Ucraino gioca un game scadente, terminato da un doppio fallo e manda Muller a servire per il match. Gilles non si fa pregare e chiude un match meraviglioso e per pochi intimi, con gli spalti semivuoti dato il contemporaneo esordio sulla Ken Rosewall arena della numero uno femminile Angelique Kerber. Muller si accomoda al secondo turno, dove troverà il padrone di casa Matthew Barton.

La partita serale doveva essere una festa Australiana fra le due wild card locali Jordan Thompson e Thanasi Kokkinakis, che insieme hanno anche trionfato in doppio a Brisbane. Ma quest’ultimo ha dato di nuovo forfait, con un match solo (Olimpiadi di Rio) giocato in singolo negli ultimi 15 mesi. Almeno ha tolto agli spettatori l’imbarazzo su chi tifare. In campo è andato il lucky loser georgiano Basilashvili e ne è venuto fuori un match combattuto (nel primo parziale) pur se non esemplare, vinto da Thompson con il punteggio di 7-5 6-2.

Australian cuisine as a religious experience

Giornata senza nostri portacolori al maschile, solo Roberta Vinci ha giocato per il torneo WTA, facendosi prendere dalla Strycova nei momenti importanti (qui la cronaca). Ieri l’impresa di Lorenzi e la debacle di Fognini. Fabio ormai non sa se lo si nota di più se non viene ai tornei, oppure se viene e poi se ne sta in disparte, ma è ancora in gara in doppio con Carreno Busta.

Per l’angolo degli scoop, la Wozniacki è parsa scocciata. In apertura di conferenza stampa ha dichiarato: “Non gioco su un campo laterale da quando ero juniores”. Incomprensibile in effetti la scelta di mettere una ex numero uno del mondo su un campo con 150 posti a sedere, peraltro quasi desolati, per lasciare sul centrale la Gavrilova maltrattata dalla Konta, e sullo show court numero uno il match fra Giraldo e Granollers, che manco l’arbitro voleva guardare (se vi interessa, ma non vedo perché dovrebbe, ha vinto in tre set Granollers dopo 2 ore e 36 minuti). È raro vedere la danopolacca accigliata, ma possiamo capirla in generale, provateci voi ad essere cortesi e sorridenti dopo un match contro la Putintseva.

Riguardo alle entità che agiscono all’oscuro per la buona riuscita di un torneo, ecco a voi Teresa. La signora che si occupa di servire pranzo e cena (la cena è dalle 17, in perfetto stile australiano. In realtà è possibile cibarsi fino alle 19, ma dopo le cinque e mezza non restano che pizzette, i giornalisti australiani si son già spazzolati tutto, soprattutto la bionda annunciatrice di Channel 7 che deve avere il metabolismo di un colibrì). Teresa proprio per evitare scompensi, serve lei il cibo in porzioni minuscule, ma ogni tanto deve andare a cambiare i vassoi e scatta l’assalto al buffet incustodito. Per esperienza personale a Chennai e Budapest il cibo era ottimo e illimitato, qui ti tengono a stecchetto ed è tutta roba precotta, per cui se gli articoli mancano di brillantezza sappiate che la colpa non è del giornalista ma del catering.

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Risultati:

[8] M. Granollers b. [LL] S. Giraldo 6-7(5) 7-5 6-3
M. Zverev b. N. Almagro 6-4 6-2
[WC] A. De Minaur b. B. Paire 6-3 3-6 7-6(1)
A. Kuznetsov b. [7] M. Klizan 2-6 6-1 3-0 rit.
[WC] J. Thompson b. [LL] N. Basilashvili 7-5 6-2
[6] G. Muller b. A. Dolgopolov 3-6 6-3 7-5

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