Rassegna a cura di Daniele Flavi
Fognini, una sconfitta a nervi tesi. La Schiavone: «E’ il mio ultimo anno»
Riccardo Crivelli, la gazzetta dello sport del 10.01.2017
Il solito Fognini? L’anno è appena cominciato, Fabio vivrà una delle gioie più grandi della vita con la prossima paternità, ma intanto la prima uscita stagionale sul cemento di Sydney si chiude con una sconfitta corredata da tante occasioni mancate e dai soliti segnali di nervosismo, figli sicuramente della voglia di Fogna di riemergere da un’annata difficile. PAROLA DI TECNICO Fabio perde con Kohlschreiber dopo aver avuto palle break per allungare sia nel primo sia nel secondo set e, frustrato, prima si prende un warning al terzo tentativo di spaccare la racchetta, poi addirittura un penalty point nel primo punto del nono game del secondo set per un commento poco ortodosso dopo una discussione va in scena una discussione con l’arbitro che avrebbe corretto troppo tardi la chiamata out del giudice di linea. Il Falco chiesto dal ligure conferma però la chiamata arbitrale. Sulle prospettive di Fognini ha parlato nei giorni scorsi il nuovo tecnico Davin: «Nei suoi match ci sono momenti in cui perde 8-10 punti di fila ed esce dalla partita, invece non deve perdere la testa. Ha tanto talento e si affida all’intuizione ma solo con quella è difficile vincere con continuità: deve trovare stabilità. Diventare papà è positivo, a patto di organizzarsi bene. Ma non è solo questo: Flavia va ascoltata perché conosce il tennis e per Fabio è un grande vantaggio. Lui viene da un anno con diversi infortuni, ha preso anche qualche chilo. Lo scopo è metterlo nelle condizioni di entrare in top 10». Passano il turno invece Lorenzi (ora trova Troicki) e la Vinci (Strycova). CIAO LEONESSA Sempre dall’Australia, ma da Hobart (236.000 , cemento), arriva invece un annuncio imprevisto. Dopo la sconfitta 6-3 6-2 contro la croata Fett, numero 340 Wta e proveniente dalle qualificazioni, Francesca Schiavone, vincitrice a Parigi nel 2010, ha rivelato che questa sarà la sua ultima stagione: «Questo sarà il mio ultimo anno nel circuito, in questa stagione voglio tirare fuori e dare tutto quello che ho imparato negli ultimi 19 anni. E’ arrivato il momento di prendere una decisione anche se questo sport è una droga per me, amo giocarlo»
Binaghi: «Internazionali a Milano? Se son rose…»
Gianluca Cordella, il messaggero del 10.01.2017
Ci risiamo. Il presidente della Fit Angelo Binaghi e l’addio a Roma degli Internazionali: nuovo capitolo. «Abbiamo creato un nuovo ponte e asset su Milano e cominceremo a testarlo, i primi riscontri sono positivi. Abbiamo trovato un interesse da parte dell’assessore e del sindaco che qui a Roma non ci siamo mai sognati negli ultimi 15 anni: se son rose fioriranno…», dice il presidente federale a Gr Parlamento. Il nodo da sciogliere è noto. Più volte Binaghi ha lamentato un certo (pesante) disinteresse da parte dell’amministrazione capitolina. Spesso e volentieri lo ha fatto con l’avvicinarsi del torneo e quando in Campidoglio c’era un nuovo interlocutore da sollecitare. «A Roma c’è una nuova Giunta, con la quale ci siamo già incontrati e ci incontreremo nelle prossime settimane: vediamo se i buoni propositi illustrati si trasformeranno in azioni». Appunto. Le sirene del nord esistono e sono concrete da sempre, per un’area nella quale il tennis, a livello di movimento globale, è radicato più che nella Capitale. Ma Binaghi conosce bene l’appeal del Foro Italico e di Roma tutta, e, anzi, è proprio per quello che alza i toni. Il Colosseo più volte chiesto e mai concesso per i sorteggi dei tabelloni è solo uno dei crucci presidenziali. CAMPIDOGLIO DISPIACIUTO «La sindaca Raggi? Non ci siamo conosciuti, ma abbiamo un buon rapporto con l’assessore allo sport Frongia, sarà lui credo il nostro interlocutore». Sì, sarà lui. Perché proprio dalla bocca di Frongia arriva la replica. «Ci dispiace apprendere quanto dichiarato dal presidente Binaghi sulla creazione di un nuovo ponte e asset su Milano per gli Internazionali. «Nelle scorse settimane si è deciso con Mibact, Regione Lazio e Coni di indire un concorso internazionale per la copertura del Centrale e la sindaca ha scritto agli uffici per avere un’accelerazione sui tempi – spiega Frongia – Abbiamo già pensato a un incontro con tutti gli uffici di Roma Capitale coinvolti per preparare la città a questo intervento e agli eventi che ne seguiranno». Segnali di apertura decisa, su un altro dei fronti caldi per Binaghi, il tetto del campo principale. Ora sarà importante mettersi al lavoro in fretta anche perché dal 2019 l’Atp dovrebbe rivedere il calendario, varando anche nuovi format per i tornei, tra cui i mini Slam. «Siamo in pole position per la nostra categoria di tornei, i Masters 1000. Bisogna capire se l’Atp decide di creare questo nuovo format di torneo o no». E il fatto che si svolga a Roma o meno probabilmente il suo peso lo avrà.