Coppa Davis: Darcis eroico. Canada squalificato! Avanti Gran Bretagna e Spagna

Coppa Davis

Coppa Davis: Darcis eroico. Canada squalificato! Avanti Gran Bretagna e Spagna

Steve Darcis, eroe della squadra belga, batte anche Alexander Zverev e porta il Belgio ai quarti. Ora Argentina fuori o Italia in casa. La Spagna supera la Croazia, andrà in Serbia. Nadal-Djokovic nei quarti? Pospisil trascina il Canada al singolare decisivo ma Shapovalov si fa squalificare

Pubblicato

il

 

Coppa Davis World Group (1° Turno)

GERMANIA-BELGIO 1-3

S. Darcis b. A. Zverev 2-6 6-4 6-4 7-6(8) (Matteo Polimanti)

Zverev-Darcis

Giornata decisiva alla Fraport Arena di Francoforte, dove i padroni di casa sono costretti a vincere entrambi i singolari per superare il Belgio in una sfida diventata sorprendentemente complicata.Nel primo match scendono in campo i vincitori dei singolari del venerdì, Alexander Zverev e Steve Darcis. Anche lo scorso anno il giovane tedesco disputò in casa un match altrettanto importante e fu sconfitto in tre rapidi set da Lukas Rosol nel singolare decisivo della sfida di primo turno persa 2-3 contro la Repubblica Ceca, non riuscendo a reggere la pressione dell’evento.

Sasha parte benissimo, strappa per due volte il servizio al belga e si porta comodamente sul 3-0; le traiettorie lavorate di Darcis non sembrano dare fastidio al numero 22 del mondo, si gioca prevalentemente sulla diagonale sinistra dove il back del belga risulta inefficace contro il compatto rovescio bimane del tedesco; dopo 29 minuti il primo set è archiviato: 6-2 Germania. Il secondo parziale sembra procedere sulla stessa falsariga del primo, Zverev ottiene il break al terzo game e sale agevolmente 4-2. Da questo momento il match cambia radicalmente, Darcis comincia a trovare più profondità con il rovescio tagliato, riesce a variare la direzione del colpo andando a sollecitare il dritto non troppo sicuro del tedesco e nel giro di 15 minuti infila 4 game consecutivi e si aggiudica il secondo parziale, raggelando il pubblico accorso numeroso a sostenere la propria nazionale. L’incontro è diventato improvvisamente equilibrato, Alexander non riesce più a sfondare il muro eretto dal belga, break e contro break nel settimo e ottavo game fino ad arrivare al 5-4 per Darcis, con il tedesco costretto a servire per rimanere nel terzo set; nel decimo gioco Steve gioca alcuni punti deliziosi e alla prima occasione chiude la terza frazione con lo stesso punteggio della precedente. 2 set ad 1 per la formazione ospite.

Nel quarto si assiste ad un’autentica battaglia che incarna a pieno lo spirito della competizione, da una parte Darcis gioca un tennis delizioso fatto di discese e rete e variazioni, dall’altra Zverev non vuole mollare e torna a spingere mettendo pressione con entrambi i fondamentali. Nessuno dei due giocatori riesce a procurarsi palle break e la logica conclusione del parziale è il tie break. Si seguono i servizi fino al 5-4 Belgio, quando il tedesco commette un sanguinoso doppio fallo che porta Darcis a due match point; sul 6-4 un’insicura volèe di Zverev sembra terminare lunga, Steve si accascia a terra con la speranza di aver chiuso il match, chiama il challenge, ma la palla ha pizzicato la riga, la Germania è ancora viva! Sul 6-5 Darcis ha un altro match point con il servizio a disposizione, ma sciupa malamente l’occasione con una volee giocata con troppa insicurezza; sul 7-6 altro match point annullato da Zverev, che mantiene i suoi due turni e si porta a set point: 8-7 Germania. Il tedesco spreca la chance con un grossolano errore di rovescio e sul punteggio di 9-8 deve fronteggiare un altro match point; l’emozione è alle stelle, il pubblico cerca di sostenere in tutti i modi il giovane connazionale, ma Darcis alla quarta occasione riesce ad aggiudicarsi uno spettacolare incontro, regalando la vittoria alla sua nazionale. Il Belgio compie un’autentica impresa, grazie ad un gruppo unito e affiatato (tutti e 4 i convocati sono scesi in campo) che ha giocato libero da pressioni sapendo di non avere nulla da perdere vista l’assenza del loro numero 1 David Goffin. Ad aprile affronteranno la vincente della sfida di Buenos Aires tra Argentina e Italia. Se dovesse vincere la squadra azzurra si giocherebbe in casa dei belgi; in caso di vittoria albiceleste ci sarebbe un’altra difficile trasferta in terra sudamericana.

CROAZIA-SPAGNA 2-3 (Domenico Giugliano)

R. Bautista Agut b. F. Skugor 6-1 6-7(4) 6-3 7-6(6)

Roberto Bautista Agut è chiamato a regalare il pareggio alla Spagna nel primo singolare dell’ultima giornata del primo turno del World Group di Coppa Davis, ad Osijek, in casa di una Croazia davvero fantastica in questo week end. L’avversario del numero 16 del mondo è Franko Skugor autore del primo punto per la Croazia contro Carreno venerdì, in quella che è sicuramente una delle più grandi sorprese del week end.

Nel primo set non c’è partita. La maggior esperienza ad alti livelli di Bautista fa subito la differenza. Due break nel primo e nel quarto gioco siglano il punteggio sul 6-1 in appena 25 minuti di gioco. Nel secondo parziale Bautista non sfrutta nel secondo game ben tre palle break, annullate grazie ad un bel dritto e ad un ottimo servizio da Skugor. Il set prosegue sui binari dell’equilibrio fino al 5-5 quando Bautista, complice anche un errore non forzato, spreca due preziosissime palle break e porta Skugor al tiebreak. E nel tiebreak il croato, 223 della classifica mondiale, mostra per l’ennesima volta un grande carattere e si aggiudica il set con grande merito dopo un’ora e venti minuti di battaglia. Nel terzo set, Skugor paga le fatiche del parziale precedente. Nel quarto gioco cede la battuta e sul servizio dello spagnolo non riesce mai ad avvicinarsi a palla break. Bautista ne approfitta e chiude il set con il punteggio di 6-3 in 33 minuti, incanalando di nuovo il match nella giusta direzione. Nel quarto set lo spagnolo strappa subito il servizio all’avversario ma al momento di chiudere sul 5-4 commette due errori di dritto e uno di rovescio che consegnano il controbreak all’encomiabile Skugor. L’epilogo è il tiebreak. Skugor non sfrutta un set point e Bautista chiude dopo 3 ore e 30 minuti di battaglia per 8 punti a 6. Situazione, dunque, sul 2-2 e a decidere il passaggio del turno sarà l’ultimo singolare tra Mektic e Carreno.

P. Carreno Busta b. A. Pavic 7-6(4) 6-1 6-4 

Va in scena l’atto finale di questa intensissima sfida tra Spagna e Croazia. Carreno deve riscattare la brutta partita persa con Skugor venerdì. Il primo set vede uno scambio di break nei primi sei games, ben due per parte. La percentuale di prime è molto bassa per entrambi e sulla seconda si fa molta fatica. Nel finale di set, tuttavia, non ci sono possibilità di break e si arriva al decisivo tiebreak. Finalmente Carreno si dimostra lucido nei punti importanti e chiude senza troppi patemi con il punteggio di 7-4 il primo parziale 48 minuti di gioco. Nel secondo set non c’è partita. Pavic è molto falloso al servizio e soprattutto con il rovescio. Carreno, al contrario, lascia finalmente andare il braccio, nel set i vincenti saranno 10 contro i soli sei errori non forzati. Pavic offre palle break in tutti i turni di battuta e in 35 minuti lo spagnolo chiude 6-1 portandosi avanti due set a zero. La Spagna, dopo tante peripezie vede finalmente il passaggio del turno. Nel terzo set Pavic cerca con tutte le sue forze e i suoi mezzi, limitati, di reggere il confronto. Annulla due palle break sul 3-3, ma capitola sul 4-4 cedendo servizio e, praticamente, incontro e qualificazione. Carreno,infatti, non trema sul 5-4 e chiude dopo 2 ore e 15 minuti, portando la Spagna al secondo turno con grandissima fatica, troppa, vista la classifica e l’esperienza nel circuito di Skugor, Pavic e i doppisti Draganja e Mektic. Conchita Martinez, capitano di questa Spagna, dovrà riflettere molto dopo questi tre giorni, e sperare che Rafa Nadal torni presto a far parte della nazionale, dato che Bautista, Carreno e gli stessi Feliciano Lopez e David Ferrer, in questo momento non offrono grandi garanzie. Per la Croazia una sconfitta più che onorevole. Ha lottato fino all’ultimo con i pochissimi mezzi che aveva a disposizione. Cosa sarebbe successo con uno tra Cilic e Coric? Purtroppo ad avere ragione sono sempre i presenti, e la finalista della scorsa edizione, domattina, avrà tanti rimpianti, ma esce davvero a testa altissima grazie al cuore dei quattro giocatori scesi in campo nel catino di Osijek.

CANADA-GRAN BRETAGNA 2-3 (da Ottawa, Vanni Gibertini)

V. Pospisil b. D. Evans 7-6(3) 6-4 3-6 7-6(5)

Il Canada si gioca le sue chances fino in fondo: con un Pospisil versione “cuor di leone” che sovverte pronostico e classifica trascina questo primo turno al singolare decisivo. Un vero animale da Davis (come dice il nostro Tarantino) questo ragazzo di Vernon, British Columbia, che ha ignorato il dolore al ginocchio ed ha giocato una partita di grande generosità, risultando a tratti inavvicinabile sulla battuta ma soprattutto attaccando con grande sagacia il rovescio di Evans, che alla fine ha scricchiolato nei momenti decisivi

La partenza è tutta per il giocatore di Birmingham, che sembra continuare la partita tutta sostanza sfoderata venerdì contro Shapovalov, mentre Pospisil sembra piuttosto titubante, forse per via del ginocchio dolorante. Un bel lob liftato di rovescio ed una risposta al fulmicotone danno il primo vantaggio al britannico, che sembra avere tutta l’intenzione di chiudere qui la questione, ancor prima che i 6.000 del TD Place abbiano preso posto all’interno dell’arena, presi in contropiede dall’inizio anticipato alle 12 a causa del SuperBowl. Sulle ali dell’entusiasmo Evans arriva ad avere due palle per il 4-1 pesante, che però Pospisil annulla iniziando a giocare in maniera più sciolta ed applicando quella che sarà la tattica vincente per buona parte del match: risposte aggressive, rovesci molto lenti per tenere il ritmo basso ed attacchi sul rovescio dell’avversario. Già nel game seguente la ritrovata aggressività paga dividendi perché Evans commette un doppio fallo ed un errore gratuito di diritto, propiziando il controbreak canadese. Pospisil come per magia comincia a servire “alla Raonic”, diventa intoccabile sulla sua battua tenendo a zero tre turni consecutivi, ma anche Evans si aggiudica 11 punti su 12 sul suo servizio e si arriva al tie-break. Il livello gioco è elevato e lo spettacolo è molto gradevole: i due protagonisti non si tirano certo indietro quando si immediatamentcon la stessa moneta infilando un altrettanto magnifico passante di diritto in corsa “alla Lendl”. Un gratuito di rovescio dell’inglese consente a Vasek di staccarsi sul 4-2 ed il vantaggio si dimostra decisivo perché il canadese continua a sollecitare il rovescio di Evans ed a prendere la rete con grande senso del campo. Il primo parziale finisce 7-3 per continuare ad alimentare le speranze del Canada.

Sulla panchina del Canada anche il futuro membro della nazionale biancorossa, il 16enne Felix Auger Aliassime, sostiene i suoi connazionali, privi in questo weekend della propria punta di diamante Raonic. Una risposta di diritto di Pospisil ottiene il primo break del set, subito però annullato da Evans che, quasi a specchio, ottiene l’immediato controbreak con una pregevole risposta bloccata di rovescio. Ma è sul 2-2 che il match si infiamma: Pospisil continua a martellare in risposta ed a prendere la rete, e quando sul 15-40 sprinta verso rete per deporre una bella volée di rovescio nel campo vuoto, Evans celebra il terzo break consecutivo nel match con una distruzione degna del miglior Dimitrov. Il britannico è furibondo, ma Pospisil continua a servire come un ossesso, cancella le due chance del 5-5 con due servizi vincenti e s’invola sul 2 set a zero.

Quando Evans cede la battuta senza tenere un “quindici” sull’1-1 e si vede cancellare le due palle dell’immediato controbreak da due ace, in tribuna cominciano già i preparativi per il singolare decisivo. Nessuno sembra accorgersi che Pospisil comincia ad accusare la stanchezza delle tre partite giocate in tre giorni e piano piano perde incisività alla battuta. Sul 3-2 restituisce il break di vantaggio con un doppio fallo finale, e due giochi più tardi si imballa in cinque errori gratuiti (uno dei quali davvero clamoroso su un diritto al volo) e lascia rientrare Evans in partita. L’inglese infila sette giochi consecutivi, conquistando il terzo set per 6-3 e portandosi 2-0 nel quarto. Avrebbe anche la possibilità del 3-0 pesante, ma sul 15-40 Pospisil si desta dal suo torpore ed infila quattro servizi imprendibili. Il match non smette di regalare emozioni e capovolgimenti di fronte, e mentre con la sospensione per pioggia a Buenos Aires questo di Ottawa rimane l’ultimo incontro in bilico ancora in corso, gli occhi del mondo tennistico si spostano sulla capitale del Canada. Pospisil ritrova energie, riprende ad attaccare e con l’ennesima risposta vincente, questa volta di diritto, ristabilisce l’equilibrio sul 3-3. Due game più tardi ci sono due chance che manderebbero il canadese a servire per il match, ma sulla prima Evans viene a rete con coraggio sulla battuta, mentre sulla seconda Pospisil mette in rete una risposta di diritto su un servizio tutt’altro che irresistibile. La temperatura sale all’interno del TD Place (non soltanto perché il riscaldamento viene dall’alto e quindi chi come noi sta vicino al tetto è quasi pronto per il carrello dei lessi…), Evans recupera dal 40-0 a palla break su servizio Pospisil, ma un diritto vincente cancella questa minaccia per il Canada. Sul 6-5 Vasek si porta a due punti dal match (0-30): ormai il canadese tira qualunque cosa sul rovescio di Evans e poi la segue a rete, anche se con alterne fortune. Si arriva comunque al tie-break, dove è Pospisil il primo a concedere il minibreak con un diritto sbagliato, restituito da Evans due punti più tardi nello stesso modo. Il match si decide in un frastuono assordante quando sul 5-4 Pospisil trova un missile di diritto che centra la riga e poi, sul 6-5, trova un servizio esterno che manda in frantumi definitivamente il rovescio di Evans.

K. Edmund b. D. Shapovalov 6-3 6-4 2-1 squalifica

Una brutta fine ad una partita che prometteva, se non proprio grande spettacolo, certamente qualche emozione. Invece di emozioni ce ne sono state davvero poche, se non per l’episodio finale che ha determinato la squalifica del giovane Shapovalov, il quale in un gesto di stizza per aver subito il break nel terzo set, ha tirato una pallata in tribuna, finendo però per colpire l’occhio del giudice di sedia Arnaud Gabas. Fortunatamente nessun danno per l’ufficiale di gara, grande costernazione da parte di tutti i presenti, profonde scuse di Shapovalov, ma fine del match inevitabile.

La partita era comunque già ampiamente compromessa, dal momento che Kyle Edmund era sceso in campo con una calma da veterano ed aveva spento sul nascere ogni velleità di Shapovalov di diventare l’eroe del Canada. Zero palle break concesse nell’ora e 18 minuti di gioco, grande aggressività, soprattutto con il diritto, e capacità di mantenersi sempre vicino alla linea di fondo, cosa che non aveva fatto nel primo singolare contro Pospisil. Un doppio fallo di Shapovalov aveva determinato il break decisivo nel primo set, quattro gratuiti del canadese avevano segnato il break nel secondo, e dopo il servizio perduto nel terzo set, il fattaccio che ha messo fine al match ed a questo incontro di Davis. Peccato, perché ci potevano essere più emozioni, ma alla fine ha vinto il giocatore migliore, ed ai quarti di finale accede la squadra che probabilmente nel corso delle tre giornate ha meritato di più.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement