ATP Sofia: Seppi c'è e vince, Goffin costretto al terzo. Bene Troicki

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ATP Sofia: Seppi c’è e vince, Goffin costretto al terzo. Bene Troicki

L’azzurro passa in tre set nonostante il lungo viaggio dall’Argentina. Troicki facile, Goffin e Bautista lottano

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da Sofia, il nostro inviato Ivan Mrankov

Nel primo incontro della terza giornata il programma prevede il match tra il georgiano Nikoloz Basilashvili (n. 87 del mondo) e il francese Adrian Mannarino (n. 56 del mondo). I primi game sono di studio per entrambi. Tutti e due rimangono restano a fondo senza osare avventurarsi nei pressi della rete. Mannarino gioca coi piedi attaccati alla linea mentre Basilashvili ama arretrare anche di un metro e mezzo per poter giocare con più sicurezza i suoi potenti dritti in topspin. Nel sesto game il georgiano gioca un pessimo turno di servizio e cede il suo turno di battuta. Sul 5-3 Mannarino va a servire per il set ma con un doppio fallo e alcune scialbe giocate regala il break al suo avversario. Senza altri patemi si arriva al tiebreak. Basilashvili con una partenza sprint strappa subito due mini-break e si porta sul 4-0. Il francese mostra segni di frustrazione ma non si arrende e vince i seguenti 5 punti portandosi sul 4:5. Gli scambi si fanno sempre più intensi. Mannarino serve molto bene ma è costretto a cedere un mini break su una fantastica risposta di rovescio del suo avversario. Basilashvili vince 9-7 e incamera il primo set. Il francese inizia molto carico il secondo set. Si fa molto aggressivo durante i suoi turni di risposta e strappa il servizio all’avversario nel terzo game. Il georgiano sembra in confusione: nel quinto game, con 2 doppi falli concede 3 palle break al suo avversario e quando non gli entra l’ennesima prima tira una seconda al massimo per la frustrazione. Secondo break e 4-1 pesante per Mannarino. Il secondo set sembra segnato ma Basilashvili comincia a tirare ogni colpo a tutto braccio e a prevalere in quasi tutti gli scambi; vince i successivi quattro game riprendendosi entrambi i break concessi. Il francese ritrova la prima di servizio e riesce a stabilizzarsi durante i suoi turni di battuta. Nel dodicesimo gioco è costretto ad annullare un match point ma alla fine riesce a rifugiarsi nel tiebreak. Il pallino del gioco è però sempre in mano a Basilashvili che comanda gli scambi da fondo e al cambio campo il risultato è 5-1 a favore del georgiano. Mannarino non riesce a ribaltare il risultato e anche il secondo tiebreak va a Basilashvili col risultato di 7-3.

Nikoloz Basilashvili - Sofia 2017 (foto Ivan Mrankov)

Nikoloz Basilashvili – Sofia 2017 (foto Ivan Mrankov)

Il secondo match del giorno vede affrontarsi la ventunenne wild card turca Cem Ilkel (n. 328 del mondo) contro il sempre temibile veterano serbo Viktor Troicki (n. 37 del mondo). Troicki inizia con sicurezza il match: saggia i colpi del suo avversario per capire se può essergli d’ostacolo e capisce subito che non ha molto di cui preoccuparsi; appena alza il ritmo il giovane turco va fuori giri. Il serbo strappa la battuta a Ilkel nel quarto game e si disinteressa dell’avversario concentrandosi sui propri turni di servizio. Chiude il set 6-3 senza concedere palla break. Un paio di break nel secondo set e il serbo chiude 6-2 quello che per lui è stato poco più di un allenamento. Questa era l’ultima wild card rimasta. In questo torneo i tre inviti a disposizione dell’organizzazione sono stati concessi a giocatori piuttosto acerbi. Nei tre match da loro disputati non hanno vinto un set e non hanno mai veramente impensierito i loro avversari, se i punteggi non sono stati più imbarazzanti è solo perché il campo è veloce e concede un certo vantaggio a chi serve. Sarebbe bello se queste wild card fossero concesse a giocatori più meritevoli capaci di offrire sfide meno scontate invece di guardare solamente agli interessi nazionalistici di organizzatori e sponsor.

Viktor Troicki - Sofia 2017 (foto Ivan Mrankov)

Viktor Troicki – Sofia 2017 (foto Ivan Mrankov)

Il terzo incontro del programma si presenta alquanto interessante: il brevilineo trentunenne israeliano Dudi Sela (n. 72 del mondo) contro il colosso polacco Jerzy Janowicz (precipitato a causa di numerosi infortuni al n. 267 del mondo). Li separano ben 195 posti in classifica, in campo la differenza è di appena 28 cm: 1,75 m. l’israeliano contro i 2,03 m. del polacco. La contrapposizione di stili è evidente fin dall’inizio: i potentissimi colpi di Janowicz contro la difesa ad oltranza dell’agile Sela. L’israeliano sa che è essenziale non concedere break perché in un indoor veloce come Sofia strappare il servizio al polacco potrebbe essere quasi impossibile se questi è in giornata buona. Per mantenere i suoi propositi Sela a dispetto dell’altezza gioca molto aggressivo al servizio, prendendo anche rischi sulla seconda pur di non concedere l’iniziativa all’avversario. Janowicz tira la prima costantemente sui 220 Km/h. Le seconde invece vanno molto più piano ma sono cariche di effetti velenosi che rendono comunque la vita difficile al povero Dudi.

Jerzy Janowicz - Sofia 2017 (foto Ivan Mrankov)

Jerzy Janowicz – Sofia 2017 (foto Ivan Mrankov)

Nel settimo game l’aggressività dell’israeliano non basta a contenere la potenza del polacco e complice un doppio fallo sanguinoso è costretto a capitolare. Janowicz si invola e senza concedere palle break per tutto il set chiude per 6-4. La prima palla break del match arriva per Sela nel quarto game del secondo set grazie a due doppi falli del polacco. L’israeliano la sfrutta giocando con grande caparbietà e si porta sul 3-1. Purtroppo per lui nonostante il game giocato in maniera svagata Janowicz è sempre più centrato e a dispetto della generosità con la quale Sela si difende, quando i potenti colpi di Jerzy rimangono in campo fanno sempre malissimo. Il polacco non si scompone per il break subìto e riprendendo a macinare il suo gioco vince i quattro game successivi portandosi sul 5-3. L’israeliano tiene il suo ultimo turno di servizio ma in quello dell’avversario può fare poco o nulla e capitola per 6-4. Troppo favorito Janowicz su una superficie del genere. Grigor dovrà essere perfetto al servizio e variare molto perché se pensa di fare a pallate con il polacco ha pochissime chance.

Dudi Sela - Sofia 2017 (foto Ivan Mrankov)

Dudi Sela – Sofia 2017 (foto Ivan Mrankov)

Come ultimo match sul campo secondario gli organizzatori hanno collocato l’incontro tra il nostro Andreas Seppi e il bosniaco Damir Dzumhur. Fino all’ultimo non sapevamo se l’italiano avrebbe partecipato o dato forfait visto che lunedì sera era ancora in Argentina con la squadra di Coppa Davis. L’incontro inizia subito con un’intensità ancora non vista durante i primi match del torneo. Tutti e due i giocatori spingono tantissimo da fondo e giocano molto profondo. Sembra una partita su terra rossa ma a velocità doppia. Gli scambi sono da subito molto lunghi. Nel terzo game Seppi alza ulteriormente il già notevole livello del gioco e con una risposta vincente di rovescio si procura una palla break su cui Dzumhur commette doppio fallo. Nel game successivo l’altoatesino restio a servire delle prime è costretto a salvare tre palle break per riuscire a tenere la sua battuta e portarsi sul 3-1. L’intensità degli scambi resta molto alta, ciononostante entrambi i giocatori riescono a tenere i propri turni di servizio. Sul 5-4 Seppi va a servire per il set, ma continua a giocare senza prime e il bosniaco si procura una palla break sul quale l’italiano tenta un drop shot che affonda malinconicamente in rete. I due arrivano cosi al tiebreak. Qui l’altoatesino cambia marcia: 4 servizi su 5 sono vincenti che l’avversario appena sfiora e con grande solidità negli scambi Andeas strappa 3 mini break che gli regalano il tie-break col punteggio di 7:3. Il match è comunque molto duro. Seppi comincia a sembrare meno reattivo mentre Dzumhur continua ad incalzarlo e a farlo correre.

Damir Dzumhur - Sofia 2017 (foto Ivan Mrankov)

Damir Dzumhur – Sofia 2017 (foto Ivan Mrankov)

Nel terzo game del secondo set l’italiano fatica a reggere il ritmo del bosniaco e concede il break. Dzumhur non solo non gli concede alcuna palla break per tutto il set ma nel nono game strappa una seconda volta la battuta all’altoatesino e vince il set per 6-3. Le cose sembrano mettersi al peggio per Andreas ma la partita svolta improvvisamente a suo favore. Nel primo game il bosniaco commette due doppi falli e concede un break point che però annulla. Nel terzo game regala altri due doppi falli. Seppi si procura due break point non consecutivi e riesce a sfruttare il secondo. Poi, non volendo in quanto a generosità sembrar meno di Dzumhur concede il controbreak a zero. Il game successivo torna a giocare benissimo e strappa di nuovo la battuta al bosniaco, portandosi sul 3-2. Riesce a tenere il servizio mentre a Dzumhur cedono i nervi e farne la spesa è la sua racchetta.Sul 5:3 grazie ad una risposta vincente e ad un gran rovescio riesce a strappare per l’ennesima volta la battuta all’avversario e vince il set 6-3 Domani lo aspetta una sfida difficile contro il belga Steve Darcis, prossimo avversario di Davis ad aprile.

Risultati:

A. Seppi b. D. Dzumhur 7-6(3) 3-6 6-3
J. Janowicz b. D. Sela 6-4 6-4
N. Basilashvili b. A. Mannarino 7-6(7) 7-6(3)
[Q] D. Brands b. M. Chiudinelli 6-7(4) 7-6(4) 6-2
[2] D. Goffin b. R. Albot 6-2 6-7(7) 6-3
[4] R. Bautista Agut b. [Q] C. Stebe 7-6(4) 6-3
[9] V. Troicki b. [WC] C. Ilkel 6-3 6-2

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