ATP Quito: Lorenzi in semi, Estrella Burgos ferma Gaio

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ATP Quito: Lorenzi in semi, Estrella Burgos ferma Gaio

Con un’altra prestazione convincente, Paolo batte in due set l’americano Rajeev Ram. Giocherà contro Ramos-Vinolas. Niente da fare per Gaio, Estrella Burgos lo supera con un doppio 6-4

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Dopo la convincente prestazione di ieri, Paolo Lorenzi torna in campo per un posto nelle semifinali, raggiunte qui nella passata edizione. Sulla sua strada trova Rajeev Ram, statunitense che predilige le superfici veloci: è sull’erba che ha vinto i suoi due titoli ATP, omaggiando così le sue origini indiane. Ora 137° in classifica ma al n. 56 lo scorso anno, evita il più possibile la terra battuta ma non quella di Quito, confermando, se mai ce ne fosse ancora bisogno, le particolari condizioni del tennis in altitudine. Nell’unico precedente, sul duro indoor, l’italiano ha avuto la meglio in tre set.

Lorenzi serve per primo con un piano di gioco semplice: tenere l’avversario nell’angolo del rovescio dove difficilmente può far male con lo slice ed evitare che colpisca da fermo con il suo dritto piatto e potente. Da parte sua, Ram, 193 centimetri, non intende certo entrare nello scambio con l’italiano e segue a rete ogni servizio, uno dei suoi punti di forza. Dopo i primi turni di battuta senza problemi per entrambi, all’ottavo gioco Lorenzi strappa il servizio a Ram, procurandosi tre palle break con altrettante ottime risposte; Ram le annulla servendo alla grande, ma è ancora la risposta del senese a procurargli un’altra opportunità che sfrutta con il passante di rovescio. Conquista poi il set con un turno di servizio autoritario. Nel secondo parziale, è ancora Paolino a strappare il servizio all’americano, questa volta al terzo gioco, grazie a due passanti e a due errori di Ram. Si distrae nel game successivo concedendo una palla break che farebbe rientrare Rajeev nel match, ma ritrova prontamente la concentrazione e si porta sul 3-1. Ancora tre game facili per chi serve, poi Lorenzi deve affrontare altre due palle break che Ram è bravissimo a conquistarsi; anche questa volta, però, l’azzurro mette l’attenzione necessaria e scampa il pericolo. Come nel primo set, Paolino serve per chiudere senza concedere un quindici all’avversario. Giocherà la semifinale contro Ramos-Viñolas, oggi autore di una prestazione decisamente opaca.

Il mancino spagnolo, testa di serie numero 2 e semifinalista lo scorso anno, ha bisogno di quasi tre ore per superare il connazionale Roberto Carballes Baena proveniente dalle qualificazioni. È il classico incontro “terraiolo”, impoverito dal vento e dai troppi errori. Dopo aver incamerato il primo set brekkando l’avversario sul 6-5, Ramos cede il servizio al terzo game del secondo e non riesce a recuperare nonostante le 7 palle break nell’arco di tre giochi. Bravo Carballes a restare concentrato sul 5-4 e 30-15 quando l’arbitro gli annulla un ace scendendo dalla sedia con ritardo e forse indicando il segno sbagliato. Nel terzo set, Ramos si ricorda di essere un top 30 e, senza peraltro impressionare, chiude 6-2.

Primo quarto di finale ATP per Federico Gaio. Prima di questo torneo, il ventiquattrenne di Faenza aveva giocato solo due incontri nel circuito maggiore, perdendoli entrambi. Questo risultato, però, non arriva per caso: è la naturale conseguenza di una scalata della classifica magari senza balzi eclatanti, ma incredibilmente costante negli ultimi anni. Qui, oltre a un ottimo tennis, ha dimostrato condizione atletica e solidità mentale imponendosi sempre al terzo fin dalle qualificazioni. A sbarrargli la strada, l’incredibile Victor Estrella Burgos a cui risulta impossibile perdere a Quito, neanche se Karlovic serve con match point a favore.

Dopo i primi giochi tenuti facilmente dal giocatore al servizio, due errori di dritto da parte di Gaio nel quinto gioco aprono la strada al break che il dominicano conferma tenendo a zero il proprio turno di battuta. Federico non batte ciglio, rimane in scia, e sul 4-3 trascina ai vantaggi l’avversario che, tuttavia, non concede occasioni per il contro-break. Quando Estrella va a servire per il 6-4, si porta con facilità sul 40-0, ma quattro punti consecutivi del faentino sembrano riaprire il set. Invece, un ace sulla palla break seguito da un dritto e una volée vincenti permettono al dominicano di aggiudicarsi il primo parziale. Nel secondo, Gaio si guadagna subito una palla break con due vincenti di tocco e uno di potenza ma, di nuovo, Estrella Burgos conquista tre punti di fila. Dopo aver tenuto tre turni di servizio a zero, tocca a Gaio salvare il game e lo fa annullando le due palle break con altrettante prime. Non riesce però il salvataggio sul 4-4 e il faentino perde il servizio complici due volée di rovescio imprecise. Sul 5-4, Estrella Burgos lascia il primo 15, ma conquista i successivi quattro punti. Dopo lo splendido torneo, Gaio termina con una buona prova ma, contro Estrella Burgos a Quito, due piccole sbavature sono fatali. In semifinale, Victor troverà Thomaz Bellucci.

Nessun problema per il brasiliano nel quarto di finale durato 53 minuti. Il suo avversario, l’argentino Renzo Olivo, ottava testa di serie, non è mai entrato in partita. Bellucci, numero 4 del seeding, si dimostra solido al servizio e mette pressione all’avversario con un’ottima profondità dei colpi, a partire dalla risposta. Diventa ben presto chiaro che il trattamento medico a cui è ricorso Olivo al termine del terzo gioco a seguito di una caduta era solo un’avvisaglia delle sue condizioni. La già debole resistenza opposta dall’argentino nel primo set svanisce nel secondo, con addirittura il medico in campo a pochi punti dal termine.

Risultati:

[2] A. Ramos-Viñolas b. [Q] R. Carballes Baena 7-5 4-6 6-2
[3] P. Lorenzi b. R. Ram 6-3 6-3
[4] T. Bellucci b. [8] R. Olivo 6-2 6-1
V. Estrella Burgos b. [Q] F. Gaio 6-4 6-4

Michelangelo Sottili

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