ATP Memphis: a Harrison e Young i derby USA, fuori Darcis

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ATP Memphis: a Harrison e Young i derby USA, fuori Darcis

Ben due derby a stelle e strisce nel mercoledì di Memphis: fuori Querrey e il giovane Opelka. Darcis accusa un po’ di stanchezza

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DOMINIO KAZAKO – La giornata a Memphis inizia con gli ultimi due match dei sedicesimi di finale che ancora devono disputarsi. Il georgiano Basilashvili lascia appena tre game all’australiano Thompson, quasi a voler lasciare che l’attenzione si sposti su match di maggior lignaggio. Mikhail Kukushkin (103 ATP) invece sfida Benjamin Becker (139 ATP) entrato in tabellone come lucky loser dopo la defezione del “tedesco con i dreadlock” Dustin Brown. Nel primo gioco di servizio Benjamin Becker sale subito a 40-15 ma 3 punti consecutivi di Kukushkin, conquistati al termine di scambi lunghi da fondo campo, portano al primo break dell’incontro. Il russo prende il controllo dell’incontro e conferma la supremazia con un altro break al 5°gioco che gli consente di portarsi 5-1 tenendo il successivo turno di servizio. Becker ha un sussulto e nell’ottavo gioco, sfruttando l’unica palla break del primo set, accorcia le distanze, ma poi rovina tutto nel turno successivo consentendo all’avversario di chiudere il set per 6-3. Il tedesco è molto falloso e non riesce a sostenere gli scambi prolungati che gli vengono proposti da Kukushkin. Secondo set sulla falsariga del primo, stesse scelte tattiche da parte del russo, che lo ripagano con un break al 4° gioco che gli consentono di andare 5-2 (annullando 3 palle break a Becker), nel successivo turno di servizio, quando serve per chiudere il match, il suo avversario riesce ad ottenere la 5ª palla break e si riavvicina ma nel gioco successivo concede ben 2 match point che Kukushkin trasforma al primo tentativo, chiudendo la contesa dopo 1 ora e 2 minuti di gioco.

DERBY USA – Il match successivo si gioca tra Donald Young (che ha provocato la prima sorpresa del torneo eliminando la testa di serie n°6 Adrian Mannarino) e Reilly Opelka (WC) che danno vita al match forse più equilibrato della giornata. Primo set dominato dai servizi (nei primi 4 giochi nessun risponditore riesce a realizzare più di un punto!) poi Young riesce a conquistarsi 3 palle break nel quinto gioco che però non trasforma, Opelka riesce a conquistare il gioco e servendo con maggiore attenzione riesce ad arrivare al tie break, dove però Young fa valere la maggior esperienza e se lo aggiudica per 7 punti a 3. All’inizio del secondo set la wild card del torneo cerca di sorprendere il connazionale seguendo con maggior convinzione il servizio a rete e si conquista ben 3 palle break nel primo gioco: Young annulla con ottimi servizi. Nel quinto gioco Opelka può nuovamente tentare di strappare il servizio all’avversario ma senza successo, mentre nel gioco successivo Young non si lascia sfuggire l’occasione e conquista il break che gli permette di portare in porto la sfida “fratricida” tra connazionali aggiudicandosi il set per 6-3.

ISNER, INIZIO CON BRIVIDO – John Isner (n. 2 del seeding) scende in  campo contro Yoshihito Nishioka (99 ATP) il quale dimostra di non avere nessun timore reverenziale e sorprende l’americano nel primo gioco, conquistando subito il break che gli consentirà, annullando 3 palle per il contro break nel 4° gioco, di accaparrarsi il primo set. Nel frattempo Long John ha calibrato perfettamente il suo servizio e fin dall’inizio del secondo set non concede praticamente più nulla, strappando il servizio il giapponese al secondo gioco e proseguendo a suon di aces (saranno 26 alla fine, diversi sopra le 125 miglia orarie) fino al 6-3 in 31’ minuti. La marcia dell’americano prosegue nello stesso modo nella terza frazione, lasciando briciole all’aversario nei suoi turni di servizio ed approfittando dell’unica palla break concessa da Nishioka nel settimo gioco per allungare e chiudere al decimo gioco (dopo aver mancato 2 match point nel nono). Risultato finale 4-6 6-3 6-4 dopo 1 ora e 49 minuti di gioco rapido, con pochi scambi, Isner ha cominciato bene la sua marcia di avvicinamento al probabile scontro in finale con l’altro “bombardiere” Ivo Karlovic.

QUERREY E DARCIS, CHE DELUSIONE – Incontro senza storia tra gli americani Querrey (n. 3 del seeding) e Ryan Harrison, proveniente dalle qualificazioni: dal risultato finale si direbbe che il tennista più in alto in classifica dovrebbe essere proprio Harrison (attualmente 62 ATP), effettivamente gli sono stati sufficienti 58 minuti per rifilare un netto 6-3 6-1 al più titolato connazionale che non ha attenuanti, se non quella di aver magari calibrato la preparazione per essere in condizione per i Master 1000 americani… Primo set con Harrison che gioca molto bene, servendo con precisione e rispondendo in maniera efficace tanto da riuscire a portarsi sul 5 a 0 in pochi minuti, a questo punto Querrey con un sussulto di orgoglio recupera un break ma il set si chiude sul 6-3. Nel secondo ci si aspetterebbe una reazione da parte della testa di serie n.3 ma invece Harrison continua implacabile e si ritrova sul 4-0 senza che il suo avversario riesca ad elevare il suo livello di gioco, il gioco più lungo del set risulta essere il 7° che va ai vantaggi (3° gioco in tutto il match) e che Harrison riesce a chiudere al secondo match point. Sbatte invece contro la solidità di Damir Dzumhur il prossimo avversario dell’ItalDavis, il belga Steve Darcis. Il tennis “vecchio stampo” di Steve appare fin da subito in difficoltà contro le traiettorie secche del bosniaco, più performante anche a servizio. Il belga va subito sotto 1-4, riesce a rimontare e con fatica porta la sfida al tie-break dove Dzumhur cambia marcia e conquista il primo parziale. Meno battaglia nel secondo e incontro che si chiude senza troppi sussulti.

Risultati primo turno:

N. Basilashvili b. J. Thompson 6-3 6-0
Kukushkin b. [LL] B. Becker 6-3 6-4

Risultati primo turno:

[Q] D. Young b. [Q] R. Opelka 7-6(3) 6-3
[2] J. Isner b. Y. Nishioka 4-6 6-3 6-4
Harrison b. S. Querrey 6-3 6-1
D. Dzumhur b. [7] S. Darcis 7-6(2) 6-4

Andrea Franchino

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